Purtroppo essendo al 57? posto sulla qualit? dell'informazione queste notizie non passano o passano in modo marginale senza scaturire una discussione.
La detassazione del lavoro ? una carattatteristica del modello tedesco ritenuto vincente e auspicabile ma la domanda ? per chi ? vincente?
In un interessante articolo sui mini-job in Germania, il Wall Street Journal affronta un dibattito sempre pi? sentito nel paese che si appresta alle elezioni di settembre.
Invidiato dai paesi europei in difficolt?, il lavoro in Germania, o Jobwunder, ? criticato sempre pi? dalle fasce di popolazione che si sentono esclusi dal successo economico del loro paese. Il tasso di disoccupazione tedesco anche a maggio ? rimasto invariato al 6.9 %, per il settimo mese consecutivo, ma quasi un lavoratore tedesco su cinque, circa 7.4 milioni, ? impiegato con un cosiddetto "minijob", una forma di occupazione marginale che permette di guadagnare fino a 450 ? mensili esenti da tasse e che ha permesso agli imprenditori di tenere basso il costo del lavoro.
I critici sostengono che il ricorso ai minijob non faccia altro che ampliare il divario fra ricchi e poveri, una tendenza che minaccia il contratto sociale alla base dell'economia sociale di mercato. "I minijob non hanno centrato l'obiettivo", ha dichiarato Werner Eichhorst, il vice direttore dell'istituto indipendente IZA. "Sono strutturati in modo da non fornire al datore di lavoro alcun incentivo per la trasformazione di questi contratti in un regolare lavoro full-time, anche i dipendenti non hanno alcun incentivo a lavorare di piu'. E' un 'dead-end-job'".
Voci dalla Germania: The dark side of the boom
La detassazione del lavoro ? una carattatteristica del modello tedesco ritenuto vincente e auspicabile ma la domanda ? per chi ? vincente?
In un interessante articolo sui mini-job in Germania, il Wall Street Journal affronta un dibattito sempre pi? sentito nel paese che si appresta alle elezioni di settembre.
Invidiato dai paesi europei in difficolt?, il lavoro in Germania, o Jobwunder, ? criticato sempre pi? dalle fasce di popolazione che si sentono esclusi dal successo economico del loro paese. Il tasso di disoccupazione tedesco anche a maggio ? rimasto invariato al 6.9 %, per il settimo mese consecutivo, ma quasi un lavoratore tedesco su cinque, circa 7.4 milioni, ? impiegato con un cosiddetto "minijob", una forma di occupazione marginale che permette di guadagnare fino a 450 ? mensili esenti da tasse e che ha permesso agli imprenditori di tenere basso il costo del lavoro.
I critici sostengono che il ricorso ai minijob non faccia altro che ampliare il divario fra ricchi e poveri, una tendenza che minaccia il contratto sociale alla base dell'economia sociale di mercato. "I minijob non hanno centrato l'obiettivo", ha dichiarato Werner Eichhorst, il vice direttore dell'istituto indipendente IZA. "Sono strutturati in modo da non fornire al datore di lavoro alcun incentivo per la trasformazione di questi contratti in un regolare lavoro full-time, anche i dipendenti non hanno alcun incentivo a lavorare di piu'. E' un 'dead-end-job'".
Voci dalla Germania: The dark side of the boom
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