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Non ditelo a mikiff

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    #1

    Non ditelo a mikiff

    E' un topic ironico innanzitutto e deriva da un problema di cui si discuteva qui.


    Il video (divertente) prende un p? in giro un paio di economisti che da qualche anno sono un p? "i responsabili" anche dei nostri casini per stare leggeri e che hanno proposto una ricetta che per molti ? razionale ma per chi ha studiato un p? di economia ed ? in buona fede ? controintuitiva...

    [YOUTUBE]qr_bypQ7kes&feature[/YOUTUBE]


    Se siete disoccupati o il vostro fatturato ? sceso adesso sapete con chi prendervela...


    ...Ovviamente c'erano alcuni scemi che avevano dato qualche ricetta diversa e che da qualche anno contestano l'austerit?, ma sapete che a Bruxelles e a Berlino lo fanno per il nostro bene...

    Krugman: i profeti dell'austerity hanno scoperto di essere finiti in trappola (ma non accettano le critiche) - Il Sole 24 ORE


    Per sti poveretti qui invece, no comment: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013...-figli/584177/

    Se ste notizie girano e se ne parla, magari riusciamo a farci prendere meno per il naso ma ovviamente, non ditelo a mikiff!

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    #2
    Spiegalo anche in italiano:

    Quel ragazzo, prossimo alla laurea in economia, doveva fare un compitino per il professore e cio? dimostrare di essere in grado di "replicare" uno studio fatto da altri. Solo che i suoi calcoli non coincidevano mai e pensava di essere lui lo stupido, cos? chiese informazioni direttamente agli autori R&R che gentilmente gli diedero il loro materiale originale. Alch? il ragazzo al centesimo ricontrollo dei calcoli ha scoperto che gli idioti erano gli autori dello studio e cio? due massimi economisti mondiali che con quello studio hanno influito pesantemente sulle scelte politiche europee.

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      #3
      Originally posted by alfetta View Post
      Spiegalo anche in italiano:

      Quel ragazzo, prossimo alla laurea in economia, doveva fare un compitino per il professore e cio? dimostrare di essere in grado di "replicare" uno studio fatto da altri. Solo che i suoi calcoli non coincidevano mai e pensava di essere lui lo stupido, cos? chiese informazioni direttamente agli autori R&R che gentilmente gli diedero il loro materiale originale. Alch? il ragazzo al centesimo ricontrollo dei calcoli ha scoperto che gli idioti erano gli autori dello studio e cio? due massimi economisti mondiali che con quello studio hanno influito pesantemente sulle scelte politiche europee.

      A me il video appare sottotitolato, forse basta attivare i sottotitoli...

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        #4
        Trovati i sottotitoli, ma va guardato su you tube, qui li copre la banda nera.

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          #5
          Si perch? mancano gli strumenti you tube.


          Guardatelo sul tubo.

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            #6
            letto tutto, nient'altro da aggiungere

            anzi una cosa: i chicago boys (i prodromi del disastro attuale) che accusano i keynesiani....ma

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              #7
              Originally posted by Anima998 View Post
              letto tutto, nient'altro da aggiungere

              anzi una cosa: i chicago boys (i prodromi del disastro attuale) che accusano i keynesiani....ma
              Se ste robe le sapessimo tutti cos'? che verrebbe fuori??

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                #8
                Originally posted by x-erre View Post
                Se ste robe le sapessimo tutti cos'? che verrebbe fuori??
                probabilmente un'Italia che si toglie il giogo dell'euro e che comincia a fare la voce grossa a bruxelles

                edit: e che magari si riprende il suo posto tra le potenze industriali
                Last edited by Anima998; 06-05-13, 13:54.

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                  #9
                  ci vuole + europa...

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                    #10
                    ? tutto falso e va tutto bene :gaen:


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                      #11
                      Axxo c'entro io?

                      Come se io fossi pro austerity.



                      Io ritengo GIUSTO che ci facciano il culo perch? non abbiamo fatto le riforme opportune, con le quali non solo loro non avrebbero avuto nessun appiglio per specularci contro, ma noi potremmo vivere meglio, senza il carico fiscale distribuito a danno dei lavoratori e imprese private per far ingrassare il settore pubblico inefficiente e parassitario.

                      Invece abbiamo 27mila guardie forestali in Sicilia ed il resto.

                      No austerity, ma spesa pubblica completamente da rivedere.

                      Dentro o fuori Europa ? indifferente.

                      Ma se il rispetto dei trattati pu? accelerare il cambiamento, meglio.

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                        #12
                        scusa x-erre, ma un conto ? dire che le politiche di austerity sono sbagliate, un altro che la spesa pubblica va mantenuta alta a prescindere, senza limitare gli sprechi, e tassare ingiustamente aziende, lavoro e propriet? per mantenere dei nullafacenti...

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                          #13
                          Originally posted by MiKiFF View Post
                          Axxo c'entro io?

                          Come se io fossi pro austerity.



                          Io ritengo GIUSTO che ci facciano il culo perch? non abbiamo fatto le riforme opportune, con le quali non solo loro non avrebbero avuto nessun appiglio per specularci contro, ma noi potremmo vivere meglio, senza il carico fiscale distribuito a danno dei lavoratori e imprese private per far ingrassare il settore pubblico inefficiente e parassitario.

                          Invece abbiamo 27mila guardie forestali in Sicilia ed il resto.

                          No austerity, ma spesa pubblica completamente da rivedere.

                          Dentro o fuori Europa ? indifferente.

                          Ma se il rispetto dei trattati pu? accelerare il cambiamento, meglio.

                          :gaen:

                          Voci dall'estero: EURO: un cambiamento significativo


                          EURO: un cambiamento significativo
                          Il primo sostenitore dell'euro che a sinistra cambia idea ? un tedesco: Oskar Lafontaine, padre tedesco dell'euro, si pente e lo dichiara insostenibile causa dumping salariale dei tedeschi. Inizia la frana, e chi non si sbriga a capirlo sar? seppellito. Un bel commento di Jacques Sapir e la dichiarazione di Lafontaine






                          La dichiarazione di Oskar Lafontaine del 30 aprile scorso ? un evento storico [1] . E' la prima volta che un ex attore di primo piano nella creazione dell'euro ammette che ? stato un errore. Questa dichiarazione segna un cambiamento nella posizione dell'?lite europea di cui Oskar Lafontaine fa parte. Preannuncia che ormai altre affermazioni dello stesso tipo si moltiplicheranno nei prossimi mesi.


                          Le ragioni del cambiamento

                          Questa dichiarazione ? particolarmente interessante per quel che riguarda i motivi della sua conversione ad un'uscita dall'euro. Ricordiamo che Oskar Lafontaine, come presidente del SPD, ? stato uno dei pi? ferventi sostenitori della moneta unica negli anni '90. Ha anche detto esplicitamente di aver creduto in un sistema di unificazione dei salari su scala europea, ma che questo meccanismo ? stato svuotato del suo contenuto per l'azione di diversi governi. La posizione di Oskar Lafontaine non ? quindi una posizione di rifiuto della moneta unica per principio. Ma egli osserva che nella configurazione attuale dei rapporti di forza in Germania, non vi ? alcuna possibilit? di un'inversione dell'attuale politica di dumping salariale. Da questo punto di vista, conviene citare esattamente il testo:

                          "La situazione economica sta peggiorando di mese in mese, e la disoccupazione ha raggiunto un livello che mette sempre pi? in crisi le stesse istituzioni democratiche.
                          I tedeschi non hanno ancora capito che gli europei del sud, tra cui la Francia, presto o tardi saranno costretti dall'impoverimento economico a contrattaccare l'egemonia tedesca. Essi sono particolarmente sotto pressione per il dumping salariale della Germania in violazione dei trattati europei sin dall'inizio dell'unione monetaria. Merkel si sveglier? dal suo sonno del giusto quando i paesi che soffrono il dumping salariale tedesco si metteranno d'accordo per imporre un cambiamento nella politica di gestione della crisi a scapito delle esportazioni tedesche ".

                          Questo passaggio ? particolarmente istruttivo perch? mostra come la politica attuale, la cui origine sta in quella che Lafontaine chiama l'"Egemonia tedesca", porter? a dividere l'Europa in due e riunir? contro la Germania i paesi dell'Europa meridionale e la Francia. La preoccupazione di Lafontaine ? dunque quella di evitare un conflitto di questo tipo che realmente rovinerebbe la costruzione europea. E' quindi proprio per salvare l'Europa che egli considera la fine dell'euro, una posizione io avevo difeso in un documento del luglio 2012 che era stato inviato al Presidente della Repubblica [2] . Anche in questo lavoro veniva considerata la possibilit? di forti aumenti salariali e di una fiammata inflazionistica in Germania. Ma si dimostrava come questi meccanismi non avessero in realt? alcuna possibilit? di verificarsi e se ne deduceva la necessit? di una forte svalutazione.

                          La conversione di Oskar Lafontaine alla dissoluzione della moneta unica non ? poi cos? sorprendente. Oskar Lafontaine crede nell'Europa, ma, lui, non vive nel mondo incantato di cui si compiacciono i socialisti di tutte le tendenze, compreso il Front de Gauche, l'equivalente francese di Die Linke, il partito a sinistra della SPD di cui Lafontaine ? stato uno dei fondatori. E' per senso di realismo che Lafontaine arriva alla soluzione di uno scioglimento dell'eurozona.
                          Come procedere a uno scioglimento della zona euro

                          Egli parte dalla constatazione che le svalutazioni interne (le politiche deflazionistiche come si sarebbe detto negli anni '30) da sole non saranno in grado di cambiare la situazione. Esse dovrebbero essere accompagnate da un aumento volontario di TUTTI i salari tedeschi di almeno il 20%, il che ? impossibile oggi, a causa dello stato dei rapporti di forza in Germania. Egli precisa poi come concepisce questa dissoluzione della zona euro e, in particolare, considera la necessit? di un controllo dei capitali (e senza dubbio inizialmente un controllo dei cambi) per realizzare questa politica. Qui ? sorprendente constatare come un politico possa concordare con le posizioni espresse dagli economisti accademici e come concepisca, ancora una volta in modo molto realistico, un meccanismo di cui l'Europa ha gi? dato esempio con la crisi di Cipro. Ancora una volta, vale la pena citare Oskar Lafontaine per esteso:

                          "Se i riaggiustamenti reali verso l'alto o verso il basso non sono possibili, diventa necessario abbandonare la moneta unica e tornare a un sistema che rende possibili le svalutazioni e rivalutazioni, come ? avvenuto con il predecessore della moneta unica, il sistema monetario europeo (SME). Si tratta fondamentalmente di rendere di nuovo possibili delle svalutazioni e rivalutazioni attraverso un sistema di cambi controllati dall'Unione europea. A tal fine, un rigoroso controllo dei capitali sarebbe la prima misura inevitabile, per tenere sotto controllo i flussi dei capitali. Dopo tutto, l'Europa ha gi? attuato questa misura a Cipro."

                          Tutto questo ? preso in considerazione senza drammi, ben lontano dalle previsioni catastrofiche a cui si abbandonano i politici francesi, compreso M?lenchon, che avrebbe fatto meglio a ispirarsi alle riflessioni del suo amico Lafontaine piuttosto che a condividere in pieno Attali. Ancora, il testo di Lafontaine fa eco in maniera singolare alle proposte contenute nel nostro documento di lavoro del luglio 2012, quando menziona la necessit? di garantire un sostegno ai paesi del Sud Europa per consentire loro di avere successo nelle loro svalutazioni [3]. ? esattamente lo stesso percorso da seguire. Su questo punto, posso solo ripetere qui quello che ho scritto nel luglio 2012:

                          " Gli ultimi negoziati europei hanno avuto il merito di far prendere coscienza degli enormi ostacoli sulla strada di una possibile sopravvivenza della moneta unica.Le istituzioni dell'UE potrebbero, tuttavia, svolgere un ruolo significativo nell'attuazione dello scioglimento della zona euro. E' importante che questo scioglimento sia presentato come un elemento della politica europea, concertato e combinato, e non come un ritorno al "ciascuno per s?". La popolazione francese potrebbe essere preparata all'idea di uno sciglimento della zona euro valorizzando l'alternativa tra una recessione prolungata o una depressione, e una regolazione molto pi? rapida attraverso una svalutazione con significative prospettive di crescita nel medio termine. Tuttavia, tale soluzione comporterebbe:

                          ? (A) Una decisione collettiva, dopo un vertice UE. Sembra quasi impossibile poter tenere segreta questa decisione per pi? di 24 ore. Potrebbe essere presa un Sabato o una notte tra Sabato e Domenica. E' quindi importante che il governo abbia gi? preparato un piano su come agire in questo caso.

                          ? (B) La trasformazione del MES in parte in fondi di stabilizzazione bancaria e in parte in un "Fondo monetario europeo" il cui compito sarebbe quello di risolvere le crisi di bilancia dei pagamenti nei paesi europei (che era il compito originale del FMI) che potrebberoo sorgere in seguito, e la trasformazione della BCE in un organismo di controllo sulle regole comuni e le nuove parit? annunciate da parte degli Stati e approvate dal Consiglio europeo (ECOFIN). Queste parit? dovrebbero essere riviste annualmente per tener conto dei diversi andamenti di inflazione strutturale e dei guadagni di produttivit?. La BCE potrebbe anche amministrare l'Unione banca per l'adozione di norme prudenziali comuni in particolare per i servizi bancari alla clientela.

                          ? (C) Il sistema monetario europeo sarebbe ripristinato provvisoriamente per garantire delle fluttuazioni comuni dei tassi di cambio. Sarebbe tuttavia diverso dallo SME, in quanto sarebbe accompagnato da misure di controllo dei flussi di capitali per evitare attacchi speculativi. E' possibile che uno o pi? paesi rifiutino queste condizioni, e il nuovo SME potrebbe iniziare a funzionare su un gruppo pi? ristretto di paesi rispetto all'Euro attuale. Tuttavia, i benefici in termini di stabilit? del ricostituito SME dovrebbero essere sufficienti per attirare gradualmente pi? valute."

                          Confrontiamo il testo di Lafontaine:

                          "Durante un periodo di transizione, sar? necessario aiutare i paesi le cui valute soffriranno di sicuro una svalutazione per sostenere il cambio, anche per mezzo di un intervento da parte della Banca Centrale Europea, al fine di evitare un collasso."

                          Questa dichiarazione costituisce un evento politico importantissimo nella crisi dell'euro. Essa preannuncia ulteriori conversioni. La proliferazione dei partiti e dei politici che prendono posizione in Europa per una "fine dell'Euro", ? oggi un fatto importante. E' chiaro, da questo punto di vista, che come il movimento si intensificher? nei prossimi mesi, i primi a fare il grande passo beneficeranno di una qualche credibilit? presso l'opinione pubblica e i loro elettori.


                          TESTO di Oskar Lafontaine

                          Oskar Lafontaine : Abbiamo bisogno di un nuovo sistema monetario europeo

                          La politica europea di Angela Merkel ? sempre pi? sotto pressione. Il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, ma anche il primo ministro italiano Enrico Letta, hanno criticato la sua politica di austerit? che domina l'Europa e che conduce al disastro. I leader europei sanno che le cose non possono continuare cos?. La situazione economica sta peggiorando di mese in mese, e la disoccupazione ha raggiunto un livello che mette sempre pi? in crisi le istituzioni democratiche.

                          I tedeschi non hanno ancora capito che gli europei del sud, tra cui la Francia, presto o tardi saranno costretti dall'impoverimento economico a contrattaccare all'egemonia tedesca. Essi sono particolarmente sotto pressione per il dumping salariale della Germania in violazione dei trattati europei sin dall'inizio dell'unione monetaria. Merkel si sveglier? dal suo sonno del giusto quando i paesi che soffrono il dumping salariale tedesco si metteranno d'accordo per imporre un cambiamento nella politica di gestione della crisi a scapito delle esportazioni tedesche

                          Una moneta unica avrebbe potuto essere sostenibile se i partecipanti avessero concordato una politica salariale coordinata e orientata verso la produttivit?. Negli anni '90 pensavo che un tale coordinamento sarebbe stato possibile ed ero d'accordo con la creazione dell'euro. Ma i governi hanno eluso le istituzioni create per questo coordinamento, in particolare il dialogo macroeconomico. Le speranze secondo cui la creazione dell'euro avrebbe portato a un comportamento economico razionale da parte di tutti sono state vane. Oggi il sistema ? fuori controllo. Come Hans-Werner Sinn ha scritto di recente in Handelsblatt, paesi come la Grecia, il Portogallo e la Spagna devono tagliare i costi di circa il 20-30% rispetto alla media dell'Unione europea per raggiungere un livello approssimativamente equilibrato di competitivit? e la Germania dovrebbe aumentare il livello salariale di circa il 20%.

                          Abbandonare la moneta unica

                          Tuttavia, gli ultimi anni hanno dimostrato che una tale politica non ha alcuna possibilit? di essere attuata. Un aumento dei salari, necessario nel caso della Germania, non ? possibile con le organizzazioni dei datori di lavoro e il blocco dei partiti neoliberisti, formato da CDU / CSU, SPD, i liberali e i Verdi, che non fanno che seguirli. Una diminuzione dei salari, che significa una perdita di reddito nell'Europa meridionale, e anche in Francia, dal 20 al 30%, porter? al disastro, come vediamo gi? in Spagna, Grecia e Portogallo.

                          Se i riaggiustamenti reali verso l'alto o verso il basso non sono possibili, diventa necessario abbandonare la moneta unica e tornare a un sistema che rende possibili le svalutazioni e rivalutazioni, come ? avvenuto con il predecessore della moneta unica, il sistema monetario europeo (SME). Si tratta fondamentalmente di rendere di nuovo possibili delle svalutazioni e rivalutazioni attraverso un sistema di cambi controllati dall'Unione europea. A tal fine, un rigoroso controllo dei capitali sarebbe la prima misura inevitabile, per tenere sotto controllo i flussi dei capitali. Dopo tutto, l'Europa ha gi? attuato questa misura a Cipro."

                          Durante un periodo di transizione, sar? necessario aiutare i paesi le cui valute soffriranno di sicuro una svalutazione a sostenere il cambio, anche per mezzo di un intervento da parte della Banca Centrale Europea, al fine di evitare un collasso.

                          Una condizione per il funzionamento di un sistema monetario europeo sarebbe di riformare il settore finanziario con una rigorosa regolamentazione, ispirandosi alle casse di risparmio pubbliche. Gli speculatori devono scomparire.

                          Il passaggio a un sistema di svalutazioni e rivalutazioni controllate sarebbe graduale. Si sarebbe gi? potuto cominciare con la Grecia e Cipro. L'esperienza del "Serpente monetario europeo" e dello SME avrebbero dovuto essere prese in considerazione.

                          30, aprile 2013.

                          [1] Il testo originale si trova nel giornale Neues Deutschland ? l?indirizzo seguente : 01.05.2013: Wir brauchen wieder ein europ?isches W?hrungssystem (neues-deutschland.de) e anche sul blog di Oskar Lafontaine : Wir brauchen wieder ein europ?isches W?hrungssystem
                          [2] J. Sapir, ? La dissolution de la zone Euro : une solution raisonnable pour ?viter la catastrophe ?, Document de Travail, CEMI-EHESS, juillet 2012.
                          [3] Idem. A questo stadionon ho nessuna informazione su una possibile traduzione in tedesco di questo testo e non posso che constatare les impressionanti convergenze di vedute tra la dichiarazione di Lafontaine et il documento di lavoro.

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                            #14
                            Originally posted by MiKiFF View Post
                            Axxo c'entro io?

                            Come se io fossi pro austerity.



                            Io ritengo GIUSTO che ci facciano il culo perch? non abbiamo fatto le riforme opportune, con le quali non solo loro non avrebbero avuto nessun appiglio per specularci contro, ma noi potremmo vivere meglio, senza il carico fiscale distribuito a danno dei lavoratori e imprese private per far ingrassare il settore pubblico inefficiente e parassitario.

                            Invece abbiamo 27mila guardie forestali in Sicilia ed il resto.

                            No austerity, ma spesa pubblica completamente da rivedere.

                            Dentro o fuori Europa ? indifferente.

                            Ma se il rispetto dei trattati pu? accelerare il cambiamento, meglio.

                            Perch? ad un certo punto nel video si dice che bisogna aumentare la spesa pubblica e il giovane econometrico spiega il meccanismo +spesa + redditi...

                            E invece non ? giusto! Nessuno deve imporsi sugli altri dopo aver violato i trattati guadagnando competitivit?!

                            Poi scusa, quando parlano di riforme in tv non dicono mai in cosa consistono e allora te lo dico, taglio dei salari via disoccupazione, secondo te ? una cosa accettabile??

                            Lo sai tra l'altro perch? dal 96 le tasse aumentano??

                            Perch? cercano di deprimere i consumi per allineare i livelli di inflazione a quelli tedeschi!

                            I primi anni dell'euro la germania era il malato d'europa con un debito pubblico crescente e un persistenza allo sforamento del defict/pil nonch? del patto di stabilit?.

                            Siccome siamo un unione e non ci dovremmo rompere le palle l'un l'altro berlusconi (ma l'avrei fatto anch'io) non si oppose agli sforamenti tedeschi (come invece oggi loro fanno verso di noi).

                            E allora??

                            I trattati si rispettano quando fa comodo alla germania ma se la germania non li rispetta ? tutto ok??

                            Poi dentro o fuori l'europa sarebbe indifferente??

                            Non dovendo rispettare assurdi parametri o politiche monetarie che non si allineano ai nostri findamentali sai quanto meglio staremmo??

                            Originally posted by LoreXS View Post
                            scusa x-erre, ma un conto ? dire che le politiche di austerity sono sbagliate, un altro che la spesa pubblica va mantenuta alta a prescindere, senza limitare gli sprechi, e tassare ingiustamente aziende, lavoro e propriet? per mantenere dei nullafacenti...
                            Attenzione, io non ho detto che a prescindere lo stato deve spendere, io ho detto che adesso ? il momento che lo stato spenda e preciso possibilmente impiegando le risorse nel modo pi? efficiente possibile.

                            Preciso altres? che i soldi sono sprecati quando si buttano dentro l'etna ma anche quando li prende un nullafacente l'economia gira, ovviamente non ? quello che io auspico ma in modo pi? o meno efficente la spesa pubblica ? sempre produttiva!

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                              #15
                              Il Fmi avverte Atene:

                              Il Fmi avverte Atene: ?Servono misure pi? dure?




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