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sentirsi vivi cercando la morte
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Originally posted by ponteHRCOriginally posted by missmela? stato appurato anche da alcuni psicologi:
il desiderio di velocit? (vivibile soprattutto in moto, dove non hai protezioni come in un'auto) ? segno di paura della morte, di ci? che noi vivi-esseri-umani, non possiamo ancora capire per mancata esperienza.
Allo stesso tempo, questa sensazione, ci d? vita, perch? stimola le ghiandole dell'adrenalina (causa-paura-effetto-stimolo-adrenalina-piacere), la quale arrivata al cervello, e libera a sua volta le sostanze che ci danno la sensazione di piacere.
Semplice, no?
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Originally posted by missmela? stato appurato anche da alcuni psicologi:
il desiderio di velocit? (vivibile soprattutto in moto, dove non hai protezioni come in un'auto) ? segno di paura della morte, di ci? che noi vivi-esseri-umani, non possiamo ancora capire per mancata esperienza.
Allo stesso tempo, questa sensazione, ci d? vita, perch? stimola le ghiandole dell'adrenalina (causa-paura-effetto-stimolo-adrenalina-piacere), la quale arrivata al cervello, e libera a sua volta le sostanze che ci danno la sensazione di piacere.
Semplice, no?
E poi ? una cosa molto soggettiva... ad esempio io quando andavo un p? 'in allegria' su strada... mi tenevo margine perch? avevo cmq. di farmi male o di (peggio) far male agli altri...
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Originally posted by mito22Originally posted by missmela? stato appurato anche da alcuni psicologi:
il desiderio di velocit? (vivibile soprattutto in moto, dove non hai protezioni come in un'auto) ? segno di paura della morte, di ci? che noi vivi-esseri-umani, non possiamo ancora capire per mancata esperienza.
Allo stesso tempo, questa sensazione, ci d? vita, perch? stimola le ghiandole dell'adrenalina (causa-paura-effetto-stimolo-adrenalina-piacere), la quale arrivata al cervello, e libera a sua volta le sostanze che ci danno la sensazione di piacere.
Semplice, no?
E poi ? una cosa molto soggettiva... ad esempio io quando andavo un p? 'in allegria' su strada... mi tenevo margine perch? avevo cmq. di farmi male o di (peggio) far male agli altri...
E poi tu, Dav, hai gi? il tuo problema con il Chin? Energy... ESCIDAQUELCORPOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
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Originally posted by MASSYR1Questo parlare leopardiano non capisco da cosa scaturisca....
Se hai fatto riflessioni del genere e non hai la consapevolezza di cio' che fai,lascia perdere e riprendi la passione quando sara' di nuovo viva dentro te....
Giacomo Leopardi
Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Per? l'inganno estremo,
Ch'eterno io mi credei. Per?. Ben sento,
In noi di cari inganni,
Non che la speme, il desiderio ? spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non val cosa nessuna
I moti tuoi, n? di sospiri ? degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango ? il mondo
T'acqueta omai. Dispera
L'ultima volta. Al gener nostro il fato
Non don? che il morire. Omai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che, ascoso, a comun danno impera
E l'infinita vanit? del tutto
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Duecentocinquanta
- Jul 2003
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- Maschio
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- Birreria Forst di Merano (BZ)
- Tecnico
- Appiedato
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Sentirsi vivi sfidando la morte ? un po? il padre di tutti i conflitti interiori che governano l?uomo.
C?? di tutto. Una pizza-tutto in cui ognuno assaggia ci? che piace di pi?.
Desiderio di onnipotenza, desiderio di libert?, di sentirsi svincolati da tutto e tutti, desiderio di dominare incondizionatamente e di domare qualcosa di oggettivamente potente, e quindi affermare la nostra superiorit?, di far eseguire i nostri ordini a qualcosa di forte che potenzialmente non vorrebbe seguirli.
E guidare una macchina, una moto, un aereo riassume in un solo mezzo tutti i desideri umani (pi? o meno inconci) difficilmente realizzabili.
C?? un po? di tutto questo in ognuno di noi.
Pilotare una moto ? diverso da guidare una bicicletta
Una bicicletta va avanti grazie alla forza delle nostre gambe, quindi in un certo senso la sua potenza dipende da noi. E? una suddita ubbidiente (per forza e per natura) ai nostri comandi.
E non si prova mai gusto a dare ordini (e vederli eseguire) a qualcuno che ? sottomesso.
Quello che d? estrema soddisfazione ? dare ordini (e vederli eseguire!) a qualcuno potente, naturalmente potente, la cui forza non dipende direttamente da noi e che, potenzialmente non obbedirebbe.
Riuscire a domare la potenza di una moto, ? quindi, inconsciamente, come domare e dominare un ?pari grado? o ?superiore?. Fantastico, che soddisfazione!
E poi la velocit?, l?ebbrezza della velocit? ? inconsciamente legata alla possibilit? di superare i limiti. Alla curiosit? di andare oltre, vedere il mondo sotto un?altra prospettiva, sfidare il mondo in un certo senso. E sfidare la vita, facendole vedere di essere capaci di andare pi? forte, di non avere paura, di riuscire ad osare e di vincere la sfida.
E di supplire egregiamente con la moto alle mancanze che la vita stessa ha dato.
C?? poi una sorta di imprinting della velocit?. La lentezza non ? mai stata un pregio. La velocit? si. Quanto gusto c?? nel dire ?io sono pi? veloce!? Tanto. Perch? presuppone inconsciamente una vittoria, arrivar primi, davanti a tutti. E quindi affermare la propria identit? su quella altrui.
E poi?quanta libert? d? sentirsi da soli e correre. Fa sentire onnipotenti. Come se la nostra vita dipendesse solo e unicamente da noi stessi ( e in un certo senso ? cos?!). Come se la morte non fosse possibile, come se contemplarla fosse peccato perch? la libert? estrema rende cos? invasati da non riuscire a considerare ipotesi meno felici.
E? bello sentirsi lontani da ogni vincolo, dipendenti solo da noi stessi.
E, cosa pi? importante, senza nessuno che dipende da noi.
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c'era quella cosa di dino buzzati a riguardo.. ma nn riesco a trovarla...
si dice che con la velocit? si voglia allo stesso tempo avvicinare alla morte (ma non con lo scopo di raggiungerla) e allo stesso tempo rallentare il tempo... perch? si combatte coi secondi, coi decimi, i millesimi... frazioniamo un minuto in tante piccole parti.. quando magari, mentre siamo "a piedi" un minuto nn basta nemmeno per allacciarci una scarpa.
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