Il cappellano del carcere di San Vittore, don Alberto Barin, ? stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su sei detenuti. Inoltre, il sacerdote ? indagato per il reato di concussione. A eseguire l'ordinanza di custodia cautelare sono stati gli uomini della polizia penitenziaria di Milano e della squadra mobile. Il gip: "Era ossessionato dalle sue pulsioni sessuali".
Il sacerdote ? stato accusato, per l'esattezza, di violenza sessuale pluriaggravata e continuata nei confronti di sei carcerati stranieri, tutti extracomunitari, prevalentemente africani, tra i 22 e i 28 anni, in carcere per reati di piccola entit?, quali furti e rapine, a eccezione di uno di loro accusato di omicidio. Le prestazioni sessuali sarebbero state ottenute in cambio di favori, "come compenso per la fornitura di generi di conforto o per interessamento alla loro posizione carceraria".
Praticamente nel giro di cinque anni, a partire dal 2008, il cappellano avrebbe usufruito della sua posizione per fornire beni di necessit? come spazzolini, shampoo, sigarette e saponette ai detenuti per ottenere in cambio prestazioni sessuali.
A far scattare le indagini nei confronti di don Barin il racconto di una delle vittime, che antecedentemente aveva denunciato un abuso da parte di un altro detenuto. L'extracomunitario ha, poi, rivelato anche le violenze del cappellano.
Gli investigatori a quel punto hanno messo di nascosto alcune videocamere per capire il modus operandi del sacerdote. Dalle immagini ? emerso cos? che le violenze non erano solamente presunte. Tra i carcerati coinvolti solo uno non ha voluto raccontare i fatti ma a parlare chiaro sono state le immagini.
Il 51enne usava la sua posizione per incutere timore reverenziale nei riguardi dei carcerati. Don Barin ? stato portato nel carcere di Bollate, in attesa del processo, mentre i sei detenuti sono stati trasferiti in altri penitenziari.
La Curia offre la massima collaborazione per le indagini
La Curia di Milano ha espresso la "massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e la disponibilit? alla collaborazione per le indagini", in relazione all'arresto del cappellano di San Vittore don Alberto Barin. La Curia ha voluto esprimere anche "il proprio sconcerto e il dolore per l'arresto e per i fatti che al cappellano della Casa circondariale di San Vittore sono contestati".
Il sacerdote ? stato accusato, per l'esattezza, di violenza sessuale pluriaggravata e continuata nei confronti di sei carcerati stranieri, tutti extracomunitari, prevalentemente africani, tra i 22 e i 28 anni, in carcere per reati di piccola entit?, quali furti e rapine, a eccezione di uno di loro accusato di omicidio. Le prestazioni sessuali sarebbero state ottenute in cambio di favori, "come compenso per la fornitura di generi di conforto o per interessamento alla loro posizione carceraria".
Praticamente nel giro di cinque anni, a partire dal 2008, il cappellano avrebbe usufruito della sua posizione per fornire beni di necessit? come spazzolini, shampoo, sigarette e saponette ai detenuti per ottenere in cambio prestazioni sessuali.
A far scattare le indagini nei confronti di don Barin il racconto di una delle vittime, che antecedentemente aveva denunciato un abuso da parte di un altro detenuto. L'extracomunitario ha, poi, rivelato anche le violenze del cappellano.
Gli investigatori a quel punto hanno messo di nascosto alcune videocamere per capire il modus operandi del sacerdote. Dalle immagini ? emerso cos? che le violenze non erano solamente presunte. Tra i carcerati coinvolti solo uno non ha voluto raccontare i fatti ma a parlare chiaro sono state le immagini.
Il 51enne usava la sua posizione per incutere timore reverenziale nei riguardi dei carcerati. Don Barin ? stato portato nel carcere di Bollate, in attesa del processo, mentre i sei detenuti sono stati trasferiti in altri penitenziari.
La Curia offre la massima collaborazione per le indagini
La Curia di Milano ha espresso la "massima fiducia nel lavoro degli inquirenti e la disponibilit? alla collaborazione per le indagini", in relazione all'arresto del cappellano di San Vittore don Alberto Barin. La Curia ha voluto esprimere anche "il proprio sconcerto e il dolore per l'arresto e per i fatti che al cappellano della Casa circondariale di San Vittore sono contestati".
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