Il fisco ci spier? il conto E' ufficiale: ok del garante - fisco, conto, corrente, evasione, fiscale, garante, privacy, attilio, befera, agenzia, delle, entrate, saldo, addebiti, accrediti, importi - Libero Quotidiano
Il fisco ci spier? il conto E' ufficiale: ok del garante
Via libera dell'Autorit? per la privacy allo schema di Befera: tutti i nostri movimenti (saldo, accredibiti e addebiti) verranno conservati dalle Entrate per
6 anni
Ci spieranno nei conti correnti. E' arrivato anche l'ultimo via libera, quello dell'Autorit? Garante per la privacy, che ha espresso l'atteso parere favorevole sullo schema del provvedimento di Attilio Befera, il Direttore dell'Agenzia delle entrate, che stabilisce le modalit? con le quali gli operatori finanziari dovranno trasmettere all'Agenzia, a fini di controllo fiscale, le informazioni contabili relative ai conti correnti (ossia saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti) e ai rapporti finanziari per la cossiddetta "comunicazione integrativa annuale". Niente pi? segreti, insomma. In nome della guerra all'evasione fiscale i nostri conti in banca verranno monitorati 24 ore su 24 da "Serpico", il cervellone elettronico incaricato di spiarci. E questi dati resteranno per sei anni in dotazione dell'Agenzia delle Entrate.
I dati - Lo schema - ricorda il Garante in una nota - tiene conto delle osservazioni e delle richieste avanzate dall’Autorit?, in un precedente parere del 17 aprile 2012, finalizzate all’adozione da parte dell’Agenzia di pi? elevate misure di sicurezza a protezione dei dati dei contribuenti, considerata l’enorme concentrazione di informazioni presso l'Anagrafe tributaria e il potenziale di rischio difficilmente riscontrabile in un ordinario esercizio dell’attivit? finanziaria o bancaria. Cos? ? stato elaborato un nuovo schema, che prevede che i dati vengano trasmessi attraverso una nuova infrastruttura, il "Sistema di interscambio" (Sid), e non pi? con il servizio Entratel inizialmente individuato. Il nuovo sistema consente di realizzare procedure di trasmissione totalmente automatizzate: i nostri dati verranno trasmessi "in automatico". Banche e operatori finanziari dovranno utilizzare due sistemi alternativi di intercambio informatizzato con il Sid: o mediante un server FTP, cio? un "nodo" di colloquio con l’Agenzia, o mediante il servizio di Posta elettronica certificata (Pec), utilizzabile in caso di file di piccole e medie dimensioni.
Dati conservati per 6 anni - La predisposizione dei file da trasmettere all’Agenzia dovr? essere effettuata - sottolinea il Garante della Privacy - esclusivamente dall’operatore finanziario che non potr? avvalersi di intermediari fiscali e dovr? utilizzare meccanismi automatizzati di estrazione, composizione, compressione e cifratura. Il file cifrato dovr? essere conservato nei nodi Ftp per il tempo strettamente necessario allo scambio dei dati. Come richiesto dal Garante, il provvedimento definisce anche il periodo di conservazione dei dati: non potr? superare i 6 anni, allo scadere dei quali le informazioni saranno automaticamente cancellate. Per pi? di un lustro, insomma, Serpico sapr? tutto di noi.
Le misure di sicurezza - Nell’esprimere parere favorevole, il Garante ha chiesto all’Agenzia di adottare alcune misure di sicurezza, prevedendo innanzitutto che il protocollo Ftp utilizzato per l'intercambio dei dati sia cifrato. L’Autorit? ha, inoltre, individuato le misure e gli accorgimenti che l’Agenzia e gli operatori finanziari, chiamati a svolgere un ruolo rilevante nella messa in sicurezza del nuovo canale di trasmissione, dovranno adottare al fine di minimizzare i rischi di accessi abusivi e trattamenti non consentiti. Nel prescrivere queste misure, il Garante ha tenuto conto delle esigenze dei piccoli operatori che non riescono ad automatizzare completamente la procedura di estrazione e invio.
Le verifiche - L'Autorit?, visto l’attuale stato di avanzamento della realizzazione del Sid, si ? comunque riservata di verificare nel dettaglio il completamento delle funzionalit? della nuova infrastruttura informatica, anche prima della messa in esercizio. Per quanto riguarda infine il provvedimento del Direttore dell’Agenzia con il quale saranno individuati i criteri per la formazione delle liste selettive dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l’Agenzia ha dichiarato che sar? sottoposto preventivamente al Garante. La procedura di verifica preliminare dovr? comunque essere prevista per ogni ulteriore utilizzo dei dati collegato ad altre finalit? (es. controlli Isee).
il tutto ? legato a questo....giusto per chi non avesse seguito...
Il governo persegue la sua politica di terrorismo fiscale e, in ticket con l'Agenzia delle Entrate, sventola il vessillo del nuovo redditometro, sul quale per? ? necessario fare ancora chiarezza. Uno dei punti pi? controversi ? quello del "peso del denaro". In soldoni - giusto per restare in tema - cento euro potrebber non essere sempre cento euro. Possibile? Per il fisco, s?. Gi?, perch? se li utilizziamo per un bene di lusso quale una beauty farm ? un contro, mentre se vengono sfruttati per beni meno "elitari" ? un altro. In termini spicci, i cento euro usati per concedersi un vizio sono un primo indicatore: dietro alla scelta potrebbe esserci un evasore. Una sorta di morsa che spacca anche chi l'ha ideata, perch? - se ? chiaro che alcune voci del redditometro, molto diverse tra loro, non possono essere pesate allo stesso modo -, l'assurdit? ? che il valore fiscale delle singole spese potrebbe cambiare all'interno della stessa voce o almeno della stessa categoria. La sperimentazione del sistema-stasi prosegue da circa un anno, ma si deve ancora stabilire definitivamente se sfruttarlo soltanto nella cosiddetta "fase uno" (l'autonoma verifica che pu? effettuare un singolo contribuente per correggere il 730) o anche nella "fase due" (quella in base alla quale le Entrate faranno scattare eventuali controlli).
Sette categorie - Ma tant'?. Lo strumento, come ampiamente anticipato, sar? invasivo ai massimi livelli: il redditometro conterr? cento voci di spesa, dagli alberghi fino agli immobili passando per gioielli e bauty farm. Cento parametri per scovare gli evasori fiscali. Le 100 voci si potranno aggregare in 7 differenti categorie. E le Entrate hanno elaborato tre soglie (massima, intermedia e minima) in base alle quali far scattare, o meno, gli accertamenti presuntivi. Andiamo a vederle nel dettaglio.
Soglia massima - Si tratta della massima soglia di rischio, una sorta di allarme rosso che scatta quando il redditometro registra uno scostamento molto significativo tra la stima effettuata e la dichiarazione che una famiglia ha intenzione di presentare alle Entrate. Se poi gli indicatori specfici di spesa non confermasser l'incoerenza tra calcolo presuntivo del redditometro e la reale dichiarazione, la posizione del contribuente verrebbe declassificata nella categoria inferiore. Se, al contrario, gli indicatori confermassero l'incoerenza si diventerebbe in automatico, senza nessuna eccezione, il bersaglio di un controllo fiscale approfondito.
Soglia intermedia - Si tratta di una sorta di semaforo giallo: meglio rallentare, altrimenti si incorre in accertamenti e sanzioni. Le Entrate considerano un nucleo familiare composta da due coniugi (di et? compresa tra i 35 e i 64 anni) e due figli a carico, che viene valutato nel redditometro in base alle cento voci di spesa (le macroaree sono: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni, istruzione, attivit? sportive e ricreative, investimenti immobiliari e spese significative di vario genere). In base a tutti questi parametri, il redditometro potrebbe stimare una "soglia di coerenza" pari a 107 mila euro. Se i coniugi decidessero di dichiarare un reddito sensibilmente inferirore rientrerebbero nella fascia di rischio medio - scatterebbe insomma il semaforo giallo -, una fascia segnalata per eventuali accertamenti di natura preventiva.
Soglia minima - Semaforo verde, nessun pericolo n? accertamento: avviene quando la dichiarazione dei redditi risulta coerente o si discosta di poco dal calcolo del redditometro. Insomma, non si accende alcuna spia d'allarme. Il reddito familiare infatti viene stimato prima della dichiarazione e pu? essere confrontato con quello che si ha intenzione di dichiarare. Sono stati calcolati 55 gruppi omogenei di contribuenti valutati in base al nucleo familiare, e ogni categoria viene divisa in tre fasce: tutte le tipologie avranno coefficienti diversi a seconda dell'area geografica di provenienza.
Ovvero - famiglia con 2 figli a carico = reddito di 107.000 euro annui o oltre vedi la "soglia di coerenza".
Il fisco ci spier? il conto E' ufficiale: ok del garante
Via libera dell'Autorit? per la privacy allo schema di Befera: tutti i nostri movimenti (saldo, accredibiti e addebiti) verranno conservati dalle Entrate per
6 anni
Ci spieranno nei conti correnti. E' arrivato anche l'ultimo via libera, quello dell'Autorit? Garante per la privacy, che ha espresso l'atteso parere favorevole sullo schema del provvedimento di Attilio Befera, il Direttore dell'Agenzia delle entrate, che stabilisce le modalit? con le quali gli operatori finanziari dovranno trasmettere all'Agenzia, a fini di controllo fiscale, le informazioni contabili relative ai conti correnti (ossia saldo iniziale e finale, importi totali degli accrediti e degli addebiti) e ai rapporti finanziari per la cossiddetta "comunicazione integrativa annuale". Niente pi? segreti, insomma. In nome della guerra all'evasione fiscale i nostri conti in banca verranno monitorati 24 ore su 24 da "Serpico", il cervellone elettronico incaricato di spiarci. E questi dati resteranno per sei anni in dotazione dell'Agenzia delle Entrate.
I dati - Lo schema - ricorda il Garante in una nota - tiene conto delle osservazioni e delle richieste avanzate dall’Autorit?, in un precedente parere del 17 aprile 2012, finalizzate all’adozione da parte dell’Agenzia di pi? elevate misure di sicurezza a protezione dei dati dei contribuenti, considerata l’enorme concentrazione di informazioni presso l'Anagrafe tributaria e il potenziale di rischio difficilmente riscontrabile in un ordinario esercizio dell’attivit? finanziaria o bancaria. Cos? ? stato elaborato un nuovo schema, che prevede che i dati vengano trasmessi attraverso una nuova infrastruttura, il "Sistema di interscambio" (Sid), e non pi? con il servizio Entratel inizialmente individuato. Il nuovo sistema consente di realizzare procedure di trasmissione totalmente automatizzate: i nostri dati verranno trasmessi "in automatico". Banche e operatori finanziari dovranno utilizzare due sistemi alternativi di intercambio informatizzato con il Sid: o mediante un server FTP, cio? un "nodo" di colloquio con l’Agenzia, o mediante il servizio di Posta elettronica certificata (Pec), utilizzabile in caso di file di piccole e medie dimensioni.
Dati conservati per 6 anni - La predisposizione dei file da trasmettere all’Agenzia dovr? essere effettuata - sottolinea il Garante della Privacy - esclusivamente dall’operatore finanziario che non potr? avvalersi di intermediari fiscali e dovr? utilizzare meccanismi automatizzati di estrazione, composizione, compressione e cifratura. Il file cifrato dovr? essere conservato nei nodi Ftp per il tempo strettamente necessario allo scambio dei dati. Come richiesto dal Garante, il provvedimento definisce anche il periodo di conservazione dei dati: non potr? superare i 6 anni, allo scadere dei quali le informazioni saranno automaticamente cancellate. Per pi? di un lustro, insomma, Serpico sapr? tutto di noi.
Le misure di sicurezza - Nell’esprimere parere favorevole, il Garante ha chiesto all’Agenzia di adottare alcune misure di sicurezza, prevedendo innanzitutto che il protocollo Ftp utilizzato per l'intercambio dei dati sia cifrato. L’Autorit? ha, inoltre, individuato le misure e gli accorgimenti che l’Agenzia e gli operatori finanziari, chiamati a svolgere un ruolo rilevante nella messa in sicurezza del nuovo canale di trasmissione, dovranno adottare al fine di minimizzare i rischi di accessi abusivi e trattamenti non consentiti. Nel prescrivere queste misure, il Garante ha tenuto conto delle esigenze dei piccoli operatori che non riescono ad automatizzare completamente la procedura di estrazione e invio.
Le verifiche - L'Autorit?, visto l’attuale stato di avanzamento della realizzazione del Sid, si ? comunque riservata di verificare nel dettaglio il completamento delle funzionalit? della nuova infrastruttura informatica, anche prima della messa in esercizio. Per quanto riguarda infine il provvedimento del Direttore dell’Agenzia con il quale saranno individuati i criteri per la formazione delle liste selettive dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l’Agenzia ha dichiarato che sar? sottoposto preventivamente al Garante. La procedura di verifica preliminare dovr? comunque essere prevista per ogni ulteriore utilizzo dei dati collegato ad altre finalit? (es. controlli Isee).
il tutto ? legato a questo....giusto per chi non avesse seguito...
Il governo persegue la sua politica di terrorismo fiscale e, in ticket con l'Agenzia delle Entrate, sventola il vessillo del nuovo redditometro, sul quale per? ? necessario fare ancora chiarezza. Uno dei punti pi? controversi ? quello del "peso del denaro". In soldoni - giusto per restare in tema - cento euro potrebber non essere sempre cento euro. Possibile? Per il fisco, s?. Gi?, perch? se li utilizziamo per un bene di lusso quale una beauty farm ? un contro, mentre se vengono sfruttati per beni meno "elitari" ? un altro. In termini spicci, i cento euro usati per concedersi un vizio sono un primo indicatore: dietro alla scelta potrebbe esserci un evasore. Una sorta di morsa che spacca anche chi l'ha ideata, perch? - se ? chiaro che alcune voci del redditometro, molto diverse tra loro, non possono essere pesate allo stesso modo -, l'assurdit? ? che il valore fiscale delle singole spese potrebbe cambiare all'interno della stessa voce o almeno della stessa categoria. La sperimentazione del sistema-stasi prosegue da circa un anno, ma si deve ancora stabilire definitivamente se sfruttarlo soltanto nella cosiddetta "fase uno" (l'autonoma verifica che pu? effettuare un singolo contribuente per correggere il 730) o anche nella "fase due" (quella in base alla quale le Entrate faranno scattare eventuali controlli).
Sette categorie - Ma tant'?. Lo strumento, come ampiamente anticipato, sar? invasivo ai massimi livelli: il redditometro conterr? cento voci di spesa, dagli alberghi fino agli immobili passando per gioielli e bauty farm. Cento parametri per scovare gli evasori fiscali. Le 100 voci si potranno aggregare in 7 differenti categorie. E le Entrate hanno elaborato tre soglie (massima, intermedia e minima) in base alle quali far scattare, o meno, gli accertamenti presuntivi. Andiamo a vederle nel dettaglio.
Soglia massima - Si tratta della massima soglia di rischio, una sorta di allarme rosso che scatta quando il redditometro registra uno scostamento molto significativo tra la stima effettuata e la dichiarazione che una famiglia ha intenzione di presentare alle Entrate. Se poi gli indicatori specfici di spesa non confermasser l'incoerenza tra calcolo presuntivo del redditometro e la reale dichiarazione, la posizione del contribuente verrebbe declassificata nella categoria inferiore. Se, al contrario, gli indicatori confermassero l'incoerenza si diventerebbe in automatico, senza nessuna eccezione, il bersaglio di un controllo fiscale approfondito.
Soglia intermedia - Si tratta di una sorta di semaforo giallo: meglio rallentare, altrimenti si incorre in accertamenti e sanzioni. Le Entrate considerano un nucleo familiare composta da due coniugi (di et? compresa tra i 35 e i 64 anni) e due figli a carico, che viene valutato nel redditometro in base alle cento voci di spesa (le macroaree sono: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni, istruzione, attivit? sportive e ricreative, investimenti immobiliari e spese significative di vario genere). In base a tutti questi parametri, il redditometro potrebbe stimare una "soglia di coerenza" pari a 107 mila euro. Se i coniugi decidessero di dichiarare un reddito sensibilmente inferirore rientrerebbero nella fascia di rischio medio - scatterebbe insomma il semaforo giallo -, una fascia segnalata per eventuali accertamenti di natura preventiva.
Soglia minima - Semaforo verde, nessun pericolo n? accertamento: avviene quando la dichiarazione dei redditi risulta coerente o si discosta di poco dal calcolo del redditometro. Insomma, non si accende alcuna spia d'allarme. Il reddito familiare infatti viene stimato prima della dichiarazione e pu? essere confrontato con quello che si ha intenzione di dichiarare. Sono stati calcolati 55 gruppi omogenei di contribuenti valutati in base al nucleo familiare, e ogni categoria viene divisa in tre fasce: tutte le tipologie avranno coefficienti diversi a seconda dell'area geografica di provenienza.
Ovvero - famiglia con 2 figli a carico = reddito di 107.000 euro annui o oltre vedi la "soglia di coerenza".
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