Charlize Theron: "Facendo l?attrice ho imparato a vincere la mia insicurezza"
Lanciata nel 1993 dallo spot televisivo di una nota bevanda alcolica, lontanissima dallo stereotipo di bionda senza cervello tipica del dorato mondo dello star-system, la vulcanica Charlize Theron - la cazzutissima Meredith Vickers di Prometheus che prossimamente vedremo nei panni dell?imperatrice Furiosa di Mad Max: Fury Road - si racconta a Max, da domani 4 ottobre in edicola. Ecco un?estratto dell?intervista.
Orgogliosamente Afrikaans. Guidatrice di trattori in tenera et?. Single perenne al liceo con tanto di occhiali da nerd. Con Hollywood ha messo subito le cose in chiaro: ?Un regista molto famoso mi invita a casa sua di sera, per propormi un ruolo nel suo film? - svela l?attrice trentasettenne - ?Arrivo e mi apre la porta in pigiama stile Hefner. Dopo poco, ho capito quello che stava succedendo, e non ho avuto alcun problema a mandarlo a quel paese, con un ?Wrong girl, amigo. Fuck off!? Le mie prime parole a Hollywood??.
Bionda s?, ma dura e pura: ?Ho imparato a guidare il trattore che ero ancora bambina? - racconta a MAX - ?a casa mia non c?era mai tempo per essere tristi, mia madre mi ha sempre insegnato che potevo avere momenti di crisi, ma avrei dovuto superarli perch? stando male non avrei mai risolto niente?.
Sicura di s?, ma anche dei propri limiti: ?Parlare davanti a una folla mi terrorizza, mi pietrifica. Alcune persone sono performer naturali, altri devono creare dei muri intorno a se stessi e fingere che al di l? non esista nulla. Sono due metodi diversi per ottenere la stessa cosa. Io appartengo alla seconda categoria, quella dei cagasotto?. Un passato da bruttina: ?Al liceo portavo degli occhiali spessi che mi facevano sembrare una secchiona. Non ho mai avuto un fidanzato, ero innamorata di un ragazzo che non mi ha mai notata?. Ma da quelle difficolt? dice d?aver imparato cosa fosse importante: ?Per me essere bella significa avere fiducia in me stessa. Comunque sia, non passo troppo tempo davanti allo specchio. Preferisco mettermi un paio di jeans e saltare in sella alla mia Harley??.
Di essere bella, invece, l?ha capito solo grazie alla moda italiana che la lanci?: ?? grazie a voi e al mondo della moda italiana che ho capito che non ero poi cos? da buttare, anzi?. Neo mamma adottiva, sognava di esserlo fin da piccola: ?Ho sempre voluto avere figli. Recentemente mia madre ha trovato una lettera che scrissi quando avevo 8 anni, dove le chiedevo di portarmi all?orfanotrofio perch? volevo adottare un fratellino. Quindi la mia non ? stata una decisione presa alla leggera. Quando stringo il mio bambino tra le braccia dimentico qualsiasi problema. Lo amo, mi rende dolce, serena?. La recitazione come cura all?insicurezza: ?Facendo l?attrice invece ho imparato a vincere la mia insicurezza. Cerco di usare tutte le opportunit? possibili per migliorarmi. Guardo i film che faccio, sono strumenti per imparare ed evitare di ripetere gli stessi errori. Prendo il mio lavoro molto seriamente?.
Lanciata nel 1993 dallo spot televisivo di una nota bevanda alcolica, lontanissima dallo stereotipo di bionda senza cervello tipica del dorato mondo dello star-system, la vulcanica Charlize Theron - la cazzutissima Meredith Vickers di Prometheus che prossimamente vedremo nei panni dell?imperatrice Furiosa di Mad Max: Fury Road - si racconta a Max, da domani 4 ottobre in edicola. Ecco un?estratto dell?intervista.
Orgogliosamente Afrikaans. Guidatrice di trattori in tenera et?. Single perenne al liceo con tanto di occhiali da nerd. Con Hollywood ha messo subito le cose in chiaro: ?Un regista molto famoso mi invita a casa sua di sera, per propormi un ruolo nel suo film? - svela l?attrice trentasettenne - ?Arrivo e mi apre la porta in pigiama stile Hefner. Dopo poco, ho capito quello che stava succedendo, e non ho avuto alcun problema a mandarlo a quel paese, con un ?Wrong girl, amigo. Fuck off!? Le mie prime parole a Hollywood??.
Bionda s?, ma dura e pura: ?Ho imparato a guidare il trattore che ero ancora bambina? - racconta a MAX - ?a casa mia non c?era mai tempo per essere tristi, mia madre mi ha sempre insegnato che potevo avere momenti di crisi, ma avrei dovuto superarli perch? stando male non avrei mai risolto niente?.
Sicura di s?, ma anche dei propri limiti: ?Parlare davanti a una folla mi terrorizza, mi pietrifica. Alcune persone sono performer naturali, altri devono creare dei muri intorno a se stessi e fingere che al di l? non esista nulla. Sono due metodi diversi per ottenere la stessa cosa. Io appartengo alla seconda categoria, quella dei cagasotto?. Un passato da bruttina: ?Al liceo portavo degli occhiali spessi che mi facevano sembrare una secchiona. Non ho mai avuto un fidanzato, ero innamorata di un ragazzo che non mi ha mai notata?. Ma da quelle difficolt? dice d?aver imparato cosa fosse importante: ?Per me essere bella significa avere fiducia in me stessa. Comunque sia, non passo troppo tempo davanti allo specchio. Preferisco mettermi un paio di jeans e saltare in sella alla mia Harley??.
Di essere bella, invece, l?ha capito solo grazie alla moda italiana che la lanci?: ?? grazie a voi e al mondo della moda italiana che ho capito che non ero poi cos? da buttare, anzi?. Neo mamma adottiva, sognava di esserlo fin da piccola: ?Ho sempre voluto avere figli. Recentemente mia madre ha trovato una lettera che scrissi quando avevo 8 anni, dove le chiedevo di portarmi all?orfanotrofio perch? volevo adottare un fratellino. Quindi la mia non ? stata una decisione presa alla leggera. Quando stringo il mio bambino tra le braccia dimentico qualsiasi problema. Lo amo, mi rende dolce, serena?. La recitazione come cura all?insicurezza: ?Facendo l?attrice invece ho imparato a vincere la mia insicurezza. Cerco di usare tutte le opportunit? possibili per migliorarmi. Guardo i film che faccio, sono strumenti per imparare ed evitare di ripetere gli stessi errori. Prendo il mio lavoro molto seriamente?.
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