Originally posted by Luka79
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Briatore chiude il Billionaire
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Un commento all'articolo del corriere che condivido
"ma si guardi un po' la biografia di Briatore... se il successo a tutti i costi (anche a costo della legalit?, del rispetto delle regole e forse anche della vita altrui) ? l'obiettivo supremo a cui aspira, allora le auguro veramente di fare successo all'estero. Perch? l'Italia ha bisogno di gente onesta..."
Tanto per conoscere meglio il personaggio, da Wikipedia
Flavio Briatore - Wikipedia
I suoi genitori erano maestri di scuola elementare. Dopo essere stato bocciato due volte nell'istituto pubblico, si diplom? come geometra da privatista con il minimo dei voti, con una tesina sulla costruzione di una stalla. Successivamente lavor? come istruttore di sci e gestore di ristoranti prima di arrivare ad aprirne uno suo, iniziando cos? di fatto la sua carriera imprenditoriale. Battezz? il locale con il suo stesso soprannome, "Trib?la", ma il ristorante dovette chiudere per debiti.
Dopo aver fatto il promotore assicurativo a Saluzzo e dintorni, negli anni settanta collabor? con un finanziere e costruttore edile di Cuneo, Attilio Dutto, che aveva rilevato la Paramatti Vernici, azienda gi? di propriet? di Michele Sindona. Il 21 marzo del 1979 Dutto venne assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto, una dinamica che fece scalpore nella tranquilla cittadina piemontese; la verit? sul caso non fu mai accertata. In seguito alla scomparsa di Dutto, Briatore si trasfer? a Milano, dove inizi? a frequentare l'ambiente della Borsa.
A Milano conobbe Achille Caproni (Caproni Aeroplani), che gli affid? la gestione della CGI (Compagnia Generale Industriale), la holding del gruppo Caproni. I risultati ottenuti da Briatore per? furono negativi: la Paramatti, acquistata nel frattempo da Caproni su consiglio dello stesso Briatore, fin? in un "crac" ed il pacchetto azionario dell'impresa fu venduto alla statale Efim; inoltre diverse altre societ? del gruppo fallirono, provocando la cassa integrazione di molti operai del gruppo ed un buco di 14 miliardi di lire tra banche e creditori.
Conclusasi la collaborazione con Caproni, Briatore si present? per un breve periodo come agente discografico, spesso in compagnia di Iva Zanicchi, per poi dedicarsi ad affari connessi a bische clandestine e gioco d'azzardo, che lo portano ad essere condannato in primo grado ad un anno e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Bergamo e a tre anni dal Tribunale di Milano. In particolare i giudici di Milano lo ritennero essere a capo del cosiddetto Gruppo di Milano, uso ad agganciare clienti facoltosi a scopo di truffa ai tavoli verdi. Secondo gli inquirenti che scoprirono il giro, la truffa era organizzata da malavitosi di rango, malavitosi eredi di Francis Turatello, il cosiddetto re della mala milanese. L'attivit? del gruppo si interruppe grazie alle inchieste giudiziarie, che portarono ad una serie di arresti e ai due processi di Bergamo e Milano che, oltre a Briatore, coinvolsero tra gli altri anche l'amico Emilio Fede, assolto poi per insufficienza di prove. A cadere nella rete del gruppo di Milano furono anche alcuni nomi noti, tra cui l'imprenditore Teofilo Sanson, il cantante Pupo, l'armatore Sergio Leone, l'ex vicepresidente di Confindustria Renato Buoncristiani e l'ex presidente di Confagricoltura Giandomenico Serra. Briatore riusc? ad evitare il carcere rifugiandosi a Saint Thomas, nelle Isole Vergini, per poi tornare in Italia dopo un'amnistia. Durante la latitanza alle Isole Vergini, grazie all'amicizia con Luciano Benetton (conosciuto negli anni milanesi), apr? alcuni franchising Benetton, facendo poi rapidamente carriera nel gruppo dirigente dell'azienda di Ponzano Veneto.
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Originally posted by Virgo View Postbello per? anche sto punto di vista:
E? l?Italia che ha cacciato Briatore, non lui che va via ? Emiliano Liuzzi - Il Fatto Quotidiano
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