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Ma è sempre meglio partecipare no?
Quando, in tempi non sospetti, dissi che il vento qui stava cambiando mi son preso del menagramo....
Ora non si ride poi molto... Anzi... Ora fan a gara col "ah ma noi sapevamo ma nessuno ci cagava..."
Quando, in tempi non sospetti, dissi che il vento qui stava cambiando mi son preso del menagramo....
Ora non si ride poi molto... Anzi... Ora fan a gara col "ah ma noi sapevamo ma nessuno ci cagava..."
che bello non sentirsi soli....
cmq anche Lele ed altri esprimevano dubbi....da tempo.
Alle oltre 700 aziende che "sono scappate" all'estero si aggiungano quelle che non hanno potuto o non sono riuscite a farlo.
Solo nell'ambito del Tribunale di Milano, dal 1? gennaio 2012, sono state dichiarate fallite oltre 500 aziende!
Considerando che non tutte le aziende possono fallire, che alcune fanno richiesta di procedure alternative e che altre sono riuscite a chiudere dopo delle fasi di liquidazione...ecco, il "quadretto" si fa pi? interessante!
Se va avanti cos? il problema sulla riforma del lavoro si risolve alla fonte...perch? se le aziende chiudono e/o falliscono non c'? pi? lavoro da tutelare...
Tanto il problema ? sempre dei dipendenti che rimangono senza lavoro ... i manager e gli imprenditori, come si vede, si riciclano sempre. Hanno 7 vite, ne hanno perso una in Italia, sfruttano la seconda vita in un nuovo Paese e poi in un terzo e cos? via.
Tanto il problema ? sempre dei dipendenti che rimangono senza lavoro ... i manager e gli imprenditori, come si vede, si riciclano sempre. Hanno 7 vite, ne hanno perso una in Italia, sfruttano la seconda vita in un nuovo Paese e poi in un terzo e cos? via.
balle ..
quelli che si riciclano sono quelli che hanno gestito alitalia-trenitalia-telecom-fiat-piaggio .. ecc.
non quelli che si sono suicidati e quelli che non possono scappare via per problemi familiari ecc..
Tanto il problema ? sempre dei dipendenti che rimangono senza lavoro ... i manager e gli imprenditori, come si vede, si riciclano sempre. Hanno 7 vite, ne hanno perso una in Italia, sfruttano la seconda vita in un nuovo Paese e poi in un terzo e cos? via.
non ? vero sugli imprenditori.. quoto cocis sui manager di aziende "pubbliche", ma molti imprenditori non ti credere che abbiano un bottino con cui scappare.
Avrete sicuramente ragione voi, che devo dire.
Io per? leggo questo: FIAT : stabilimenti aperti in Polonia, Serbia, Russia, Brasile, Argentina. Persi in Italia 20.000 posti di lavoro passando da i 49.350 del 2000 ai 31.200 occupati al 31/12/2009 in Italia.(Espresso 11/03/2010) DAINESE:due stabilimenti in Tunisia, circa 500 addetti; produzione quasi del tutto cessata in Italia, dove sono occupati un centinaio di responsabili. GEOX: stabilimenti in Brasile, Cina e Vietnam; su circa 30.000 lavoratori solo 2000 sono Italiani. BIALETTI: fabbrica in Cina, ed i lavoratori di Omegna vengono licenziati. OMSA: stabilimento in Serbia, cassa integrazione per 320 lavoratrici italiane. ROSSIGNOL: stabilimento in Romania, 108 esuberi a Montebelluna. DUCATI ENERGIA: stabilimenti in India e Croazia, chiuse le fabbriche in Italia. BENETTON: stabilimenti in Croazia. CALZEDONIA: stabilimenti in Bulgaria. STEFANEL: stabilimenti in Croazia.
Poi se parliamo delle piccole aziende e degli artigiani, il discorso forse ? diverso.
Tanto il problema ? sempre dei dipendenti che rimangono senza lavoro ... i manager e gli imprenditori, come si vede, si riciclano sempre. Hanno 7 vite, ne hanno perso una in Italia, sfruttano la seconda vita in un nuovo Paese e poi in un terzo e cos? via.
Converrai che la questione non ? se hanno torto o ragione a delocalizzare, ? una scelta.
Scelta che ha la conseguenza di lasciare i dipendenti senza lavoro non potendo questi ultimi contare su una economia che offre altre opportunit? di lavoro.
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