In Europa il 63% degli automobilisti viaggia con pneumatici a pressione troppo bassa
Pubblicato: 27 mar 2012 da Omar Abu Eideh autoblog.it
Un?approfondita indagine condotta da Bridgestone su 46.000 automobili in 11 Paesi dell?Unione Europea nel corso del 2011, ha evidenziato che il 63% degli automobilisti viaggia con pneumatici a bassa pressione. Il colosso giapponese ha stimato che questo malcostume causa uno spreco di circa 3,1 miliardi di litri, pari a 5 miliardi di euro e a 7,4 milioni di tonnellate di CO2 in pi?; l?equivalente di 2,7 g/km di CO2 all?anno per ogni vettura in circolazione sulle strade d?Europa. Questo perch? la pressione di gonfiaggio influisce fortemente sulla resistenza al rotolamento degli pneumatici, che rappresenta a sua volta un fattore chiave nello stabilire i consumi di carburante del veicolo e le sue emissioni inquinanti.
Sono stati 180.000 i pneumatici analizzati nei centri commerciali e nei parcheggi pubblici. L?analisi dei risultati dimostra che il 17,5% degli automobilisti viaggia con pneumatici ad una pressione molto bassa (almeno 0,5 bar al di sotto della pressione consigliata dal costruttore del veicolo) e che il 4,3% mette ad alto rischio la propria sicurezza a causa di pneumatici a pressione pericolosamente bassa (almeno 0,75 bar al di sotto della pressione consigliata).
Quasi il 20% degli pneumatici delle vetture che circolano sulle strade presenta una profondit? del battistrada inferiore al limite minimo stabilito dalla legge UE di 1,6 mm: ci? rappresenta un rischio immediato per la sicurezza dei conducenti del veicolo ed anche per quella dei passeggeri e degli altri utenti della strada. Su un?autovettura che viaggia con pneumatici con profondit? del battistrada inferiore a 1,6 mm, la velocit? alla quale inizia a verificarsi l?aquaplaning si riduce fino al 40%: la perdita di aderenza sul fondo stradale che ne deriva pu? avere esiti disastrosi. Poco pi? del 3,5% degli pneumatici controllati si caratterizza poi per grave usura e bassa pressione, esponendo quindi il conducente a un duplice pericolo.
Quasi superfluo ricordare che guidare con pneumatici a pressione inadeguata comporta una diminuzione del controllo del veicolo e un aumento dello sbandamento. Inoltre la bassa pressione degli pneumatici influisce negativamente sulla durata degli stessi a causa dell?eccessivo logoramento della spalla e del conseguente innalzamento delle temperature dovuto allo schiacciamento della parete laterale del pneumatico. Viaggiare con pressioni estremamente basse comporta il rischio di cedimento dei pneumatici proprio per questi fattori.
Pubblicato: 27 mar 2012 da Omar Abu Eideh autoblog.it
Un?approfondita indagine condotta da Bridgestone su 46.000 automobili in 11 Paesi dell?Unione Europea nel corso del 2011, ha evidenziato che il 63% degli automobilisti viaggia con pneumatici a bassa pressione. Il colosso giapponese ha stimato che questo malcostume causa uno spreco di circa 3,1 miliardi di litri, pari a 5 miliardi di euro e a 7,4 milioni di tonnellate di CO2 in pi?; l?equivalente di 2,7 g/km di CO2 all?anno per ogni vettura in circolazione sulle strade d?Europa. Questo perch? la pressione di gonfiaggio influisce fortemente sulla resistenza al rotolamento degli pneumatici, che rappresenta a sua volta un fattore chiave nello stabilire i consumi di carburante del veicolo e le sue emissioni inquinanti.
Sono stati 180.000 i pneumatici analizzati nei centri commerciali e nei parcheggi pubblici. L?analisi dei risultati dimostra che il 17,5% degli automobilisti viaggia con pneumatici ad una pressione molto bassa (almeno 0,5 bar al di sotto della pressione consigliata dal costruttore del veicolo) e che il 4,3% mette ad alto rischio la propria sicurezza a causa di pneumatici a pressione pericolosamente bassa (almeno 0,75 bar al di sotto della pressione consigliata).
Quasi il 20% degli pneumatici delle vetture che circolano sulle strade presenta una profondit? del battistrada inferiore al limite minimo stabilito dalla legge UE di 1,6 mm: ci? rappresenta un rischio immediato per la sicurezza dei conducenti del veicolo ed anche per quella dei passeggeri e degli altri utenti della strada. Su un?autovettura che viaggia con pneumatici con profondit? del battistrada inferiore a 1,6 mm, la velocit? alla quale inizia a verificarsi l?aquaplaning si riduce fino al 40%: la perdita di aderenza sul fondo stradale che ne deriva pu? avere esiti disastrosi. Poco pi? del 3,5% degli pneumatici controllati si caratterizza poi per grave usura e bassa pressione, esponendo quindi il conducente a un duplice pericolo.
Quasi superfluo ricordare che guidare con pneumatici a pressione inadeguata comporta una diminuzione del controllo del veicolo e un aumento dello sbandamento. Inoltre la bassa pressione degli pneumatici influisce negativamente sulla durata degli stessi a causa dell?eccessivo logoramento della spalla e del conseguente innalzamento delle temperature dovuto allo schiacciamento della parete laterale del pneumatico. Viaggiare con pressioni estremamente basse comporta il rischio di cedimento dei pneumatici proprio per questi fattori.
Comment