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[Italia di merda] Relazione dei NAS sulla malasanit?...

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    #1

    [Italia di merda] Relazione dei NAS sulla malasanit?...

    Finti sordi e tumori inesistenti
    Ecco come si specula sulla salute

    Un primario di Ragusa operava pazienti sani. In due mesi 76 denunciati

    ROMA - Ci sono le strutture fatiscenti e i medicinali scaduti o vietati somministrati ai pazienti, ma ci sono anche le truffe dei medici e gli abusi delle societ? farmaceutiche. Ci sono i reparti chiusi perch? inutilizzabili e gli infermieri che risultano in servizio nelle strutture pubbliche mentre lavorano per le aziende private. Un mese fa le immagini dei malati curati per terra oppure abbandonati per giorni sulle barelle nei pronto soccorso degli ospedali romani avevano mostrato lo sfascio della sanit? pubblica. Il rapporto annuale dei carabinieri del Nas relativo al 2011 e aggiornato al primo bimestre 2012 conferma la crisi di un settore che costa alle casse dello Stato centinaia di milioni di euro. Sono i numeri a fornire il quadro della situazione, con un dato che fa impressione: negli ultimi due anni sono stati effettuati sequestri di apparecchiature e medicine per circa 20 milioni di euro. E poi ci sono gli arresti, le denunce e ci sono soprattutto ben 10 reparti che si ? deciso di chiudere per gravi irregolarit?.

    Arresti, denunce
    e segnalazioni contabili

    Sono 2.588 le ispezioni effettuate dai militari del Nucleo antisofisticazione nell'anno appena trascorso e hanno portato a ben 760 denunce penali e 1.777 sanzioni. Una media che appare ancora pi? alta nei primi due mesi del 2012: in 60 giorni sono stati compiuti 387 controlli, 76 sono le persone denunciate e 152 le sanzioni gi? erogate. Nelle case di cura private o convenzionate va addirittura peggio: su 373 ?visite? dei militari dell'Arma effettuate nell'anno appena trascorso ci sono state 63 denunce e ben 146 sanzioni penali. In linea, quanto accaduto fino al 29 febbraio con 232 strutture esaminate, 14 persone segnalate alla magistratura e 49 sanzioni erogate.
    E poi c'? il capitolo relativo al denaro: ai sequestri per un valore di circa 20 milioni effettuati negli ospedali nell'ultimo biennio si devono aggiungere i 280 milioni ?sigillati? nelle cliniche. La relazione dei carabinieri evidenzia come nelle strutture pubbliche si registri il maggior numero di casi relativi alla malasanit?, mentre nelle strutture che ricevono i contributi economici pubblici aumentino in maniera eclatante gli episodi di truffe legati soprattutto all'esercizio del doppio lavoro, ma anche agli interventi effettuati senza che ce ne fosse reale necessit?.


    Operazioni sbagliate
    e finti sordi

    Nel novembre scorso i magistrati di Udine hanno chiesto e ottenuto l'arresto di tre medici dell'ospedale di Latisana e tra manager di case farmaceutiche. ?L'inchiesta - annotano i Nas - ? stata avviata su segnalazioni di privati cittadini che, per l'acquisto delle protesi acustiche, si vedevano indirizzare forzatamente dai medici che li avevano visitati solo verso alcune ditte del settore. Dagli accertamenti ? risultato come i medici coinvolti segnalassero i pazienti, spesso anche a loro insaputa, agli imprenditori infedeli affinch? questi ultimi vendessero i loro prodotti, agendo in regime di concorrenza sleale in danno delle altre ditte concorrenti e creando, di fatto, una sorta di "cartello". Le indagini hanno permesso di accertare che, in cambio della loro illecita attivit?, i medici venivano regolarmente pagati in contanti presso gli ambulatori dell'ospedale?. Sono almeno 400 i pazienti coinvolti per un giro d'affari che ha superato il mezzo milione di euro e il sospetto, sul quale tuttora si indaga, ? che molti di loro non avessero affatto bisogno della protesi, ma che gli sia stata consigliata visto che veniva rimborsata dalla Asl. E l'indagine si ? poi allargata a ben dieci province del Nordest da Gorizia a Treviso, passando per Rovigo e arrivando a Venezia.
    Ancora pi? grave quanto scoperto a Ragusa agli inizi del 2011 con un primario che, non solo alterava le liste d'attesa dell'ospedale per favorire gli assistiti che si facevano visitare nel suo studio privato, ma effettuava interventi su pazienti sani e senza ottenere il cosiddetto ?consenso informato?. Sono due i malati che avrebbero subito un'operazione per l'asportazione di un tumore che in realt? non esisteva. E poi c'? il caso della signora portata in sala operatoria due volte nella stessa settimana e per due patologie completamente diverse. In realt?, si ? scoperto in seguito, la seconda volta le ? stata tolta la garza che i medici le avevano lasciato nell'addome e che ha rischiato di farla morire. Tra i reati contestati ci sono concussione, falso e truffa. Accuse analoghe per un chirurgo vascolare di Cagliari che ?diagnosticava gravissime malattie ai suoi assistiti e poi li portava nel proprio studio privato per sottoporli a sofisticati e costosissimi esami, in particolare il doppler transcranico?.


    Doppi lavori
    e medici abusivi

    Sono centinaia i casi di dottori o infermieri che risultano in servizio nelle strutture pubbliche, mentre in realt? stanno effettuando prestazioni a pagamento. A Milano ?personale sanitario dipendente di alcune aziende ospedaliere pubbliche svolgeva attivit? professionale non autorizzata, nella fattispecie attivit? infermieristica, presso altre strutture sanitarie per conto di una cooperativa sociale nei giorni in cui avevano beneficiato di permessi retribuiti oppure assenze per malattie o addirittura in orari in cui risultavano in servizio in entrambe le strutture. I compensi venivano percepiti sotto forma di "rimborso spese", ma non ? stata rintracciata alcuna documentazione fiscale?. Le verifiche riguardano adesso la posizione delle 419 persone che risultano aver lavorato per la cooperativa.
    Durante un'indagine a Massa Carrara si ? scoperto che ?nel corso di almeno 45 interventi chirurgici di artroprotesi eseguiti tra gli anni 2007 e 2009 presso l'ospedale "SS Giacomo e Cristoforo" i medici hanno consentito l'accesso in sala operatoria a persone non qualificate e sprovviste di adeguati titoli di studio, permettendo loro l'esecuzione di atti propri dell'attivit? sanitaria (divaricazione, aspirazione e tamponamento di ferite, l'uso di elettrobisturi, complesse manovre di posizionamento degli arti)?. Si trattava in realt? di agenti di commercio di prodotti per l'ortopedia, i cosiddetti ?specialist?, ed ? scattata l'accusa di esercizio abusivo della professione sanitaria e falso ideologico.


    Falsi lifting
    e diete

    Nella relazione dei Nas si elencano i casi di interventi di chirurgia estetica spacciati per operazioni di asportazione di cisti o tumori e svariati episodi di dottori che prescrivono pillole a base di ?fendimetrazina? per uso terapeutico, ben sapendo che in realt? servono a dimagrire ma la legge vieta questo tipo di impiego. Uno dei casi pi? eclatanti ? stato scoperto a Roma lo scorso anno: i Nas hanno ?sigillato? lo studio di un medico che aveva numerosi clienti famosi ai quali somministrava pasticche a base di anfetamina per far ritrovare loro una forma fisica perfetta.
    Stesso meccanismo veniva utilizzato da una dottoressa specializzata in endocrinologia, dipendente dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari, indagata per truffa aggravata e prescrizione non terapeutica di sostanza stupefacente. ?Sul suo conto - annota il rapporto dei Nas - ? emerso che nello studio privato svolgeva senza fatturazione attivit? di dietologa, percependo illecitamente l'indennit? di esclusivit? per rapporto di lavoro a "tempo pieno" e prescrivendo indiscriminatamente farmaci dimagranti a base di "fendimetrazina", senza osservare le norme sull'uso terapeutico?.

    Fiorenza Sarzanini

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    #2
    Poi c'? chi vorrebbe fare il suo dovere e non pu?...

    Primario non lavora e prende lo stipendio:
    ?La Regione ha chiuso mio reparto un anno fa?

    Lo stop alla struttura di Villa Betania blocca il professionista a capo di Chirurgia maxillo facciale, che si autodenuncia: ?Obbligato a timbrare il cartellino. Mi sento umiliato?

    ROMA - Otto mesi con lo stipendio da 3.200 euro al mese netti senza lavorare. Dopo un anno di paziente attesa, Domenico Scopelliti, 50 anni, uno dei pi? apprezzati esperti di chirurgia maxillo facciale in Italia, ? amareggiato: ?Basta: non riesco pi? a sopportare questa umiliazione. Sto pensando di andarmene all'estero: le offerte non mancano?.
    Il medico ha presentato un ricorso al giudice del lavoro contro la Asl Roma-E e contro la Regione, in attesa che forse la Corte dei conti verifichi se ci siano gli estremi di danno erariale. Nei prossimi giorni verr? fissata la prima udienza.

    La storia inizia quando Renata Polverini, per arginare il deficit della sanit?, il 30 settembre 2010 decreta la chiusura, tra gli altri, del reparto di Chirurgia maxillo facciale di Villa Betania, diretto da Scopelliti. La struttura fa parte della Asl Roma-E. Il 12 marzo di un anno fa, dopo due proroghe, il reparto termina l'attivit?. ?Da allora non sono stato pi? messo in condizioni di lavorare - taglia corto il medico - ma per oltre 8 mesi mi hanno costretto a timbrare il cartellino e rimanere 6 ore e 20 minuti con le braccia conserte. Volevano farmi fare piccoli interventi ambulatoriali, come eseguire una biopsia o togliere un dente del giudizio, ma ho fatto notare questo non ha nulla a che vedere con il mio lavoro: sono interventi che competono a un dentista. Io mi occupo di altro...?.

    Infatti Scopelliti, che vanta oltre 40 missioni umanitarie nei Paesi in via di sviluppo (come Filippine, Afghanistan, Venezuela, Madagascar, Senegal e Kenya), ha maturato una grande esperienza, oltre che nelle patologie traumatiche e oncologiche sul viso, nelle malformazioni congenite su neonati e bambini, ridando il sorriso a centinaia di ragazzini che, senza il suo aiuto, probabilmente sarebbero rimasti sfigurati per tutta la vita. Professionalit? che gli viene riconosciuta anche a livello internazionale: ? l'unico italiano invitato a parlare a maggio nel congresso mondiale di malformazioni cranio facciali.
    ?Ma a prendere lo stipendio senza lavorare io non ci sto - sottolinea -. Ho chiesto tante volte alla Asl e alla Regione dove mi avrebbero mandato, ma non mi hanno mai saputo rispondere. Cos? dal 15 giugno al 31 ottobre 2011 alla Asl ho fatto domanda di "aspettativa per inattivit? forzata"?.
    Il 7 luglio 2011, per?, arriva alla Asl Roma-E una lettera dalla Regione, firmata dal sub commissario Giuseppe Spata che annuncia il trasferimento di Scopelliti e della sua ?quipe nel San Camillo dal 1? settembre.

    ?Pensavo che tutto si stesse sistemando - aggiunge il primario - ma il 31 agosto dalla Regione hanno mandato un'altra lettera che prevedeva il nuovo reparto nel Santo Spirito?. Per aprirlo, per?, ?servono strumenti, personale e uno spazio adeguato - fa notare Scopelliti -. Cos? la direzione generale della Asl mi commissiona un piano di riorganizzazione. E mi fanno revocare l'aspettativa?. I primi di ottobre il primario consegna alla Asl e alla Regione il piano. Dopo un mese la Asl sollecita la Regione ricordando che continua a pagare stipendi a tre dipendenti (Scopelliti e due suoi aiuti) senza farli lavorare.

    Fino a dicembre non si muove nulla. Il primario non si d? pace: ?Perch? sono stato privato della possibilit? di curare centinaia di malati? Forse perch? non ho una tessera di partito in tasca...?. Comunque dei 350 pazienti in lista d'attesa per un intervento a Villa Betania, la maggior parte giovani (tra 18 e 30 anni), oltre ai 500 gi? operati e ancora da seguire, Scopelliti ha continuato ad assisterne ?senza farmi pagare? una piccola parte nel suo ambulatorio privato: ?Attraverso "Operation Smile" e grazie a collaborazione con la clinica Sanatrix che ha messo a disposizione sale operatorie e reparto - rivela - ho potuto operare gratuitamente 21 pazienti, quelli pi? disagiati. Tutti gli altri malati, purtroppo, sono finiti in altri ospedali a ingrossare le liste d'attesa...?.

    Francesco Di Frischia

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      #3
      Durante un'indagine a Massa Carrara si ? scoperto che ?nel corso di almeno 45 interventi chirurgici di artroprotesi eseguiti tra gli anni 2007 e 2009 presso l'ospedale "SS Giacomo e Cristoforo" i medici hanno consentito l'accesso in sala operatoria a persone non qualificate e sprovviste di adeguati titoli di studio, permettendo loro l'esecuzione di atti propri dell'attivit? sanitaria (divaricazione, aspirazione e tamponamento di ferite, l'uso di elettrobisturi, complesse manovre di posizionamento degli arti)?. Si trattava in realt? di agenti di commercio di prodotti per l'ortopedia, i cosiddetti ?specialist?,

      MAMMA MIA........

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        #4
        a rega'.....ma che ve frega...."basta che ce sta la salute"...



        ecco,io ve l'ho buttata li con la "classica" frase qualunquista all'italiana...

        ma vi garantisco che di fronte la sanita nazionale (si,minuscolo,kazzo),non mi viene affatto da ridere.

        perche' ho visto a malati terminali (mia madre),fornire pseudo cure che allo stato(noi tutti) costavano circa 1000 euro a puntura....e gliele facevano per forza,anche se erano completamente inutili.....

        ho pulito il culo alla mia donna,perche' gli infermieri "c'avevano da fa",in strutture dove non si erano nemmeno accorti che aveva i nervi del braccio sx tranciati...pero' i chirurghi come si "vantavano" di quanto era bella la cicatrice della piastra al malleolo....

        lasciamo perdere,e' meglio.

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          #5
          Purtroppo anche io son parecchi anni che faccio avanti-indietro dagli ospedali per problemi di familiari e posso dire che ne ho viste di cose impressionanti....

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          • Font Size
            #6
            .....................
            Last edited by cocis; 22-03-12, 09:20.

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              #7
              Originally posted by Virgo View Post
              Purtroppo anche io son parecchi anni che faccio avanti-indietro dagli ospedali per problemi di familiari e posso dire che ne ho viste di cose impressionanti....
              la cosa che mi fa piu' vomitare,e' che basta aprire il portafogli e tutto diventa "perfetto e professionale".
              sia chiaro,siamo stati piu' che felici di "visitare" l'ospedale di Legnano e quello di Cattolica e risolvere in parte i problemi fisici,pero' se penso ai mesi persi inutilmente in strutture inadeguate e pieno di maledetti incompetenti.....

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                #8
                cambio topic se no esplodo

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                  #9
                  Originally posted by dj crush View Post
                  cambio topic se no esplodo
                  No che poi ti devono ricoverare

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                    #10
                    Originally posted by capello View Post
                    a rega'.....ma che ve frega...."basta che ce sta la salute"...



                    ecco,io ve l'ho buttata li con la "classica" frase qualunquista all'italiana...

                    ma vi garantisco che di fronte la sanita nazionale (si,minuscolo,kazzo),non mi viene affatto da ridere.

                    perche' ho visto a malati terminali (mia madre),fornire pseudo cure che allo stato(noi tutti) costavano circa 1000 euro a puntura....e gliele facevano per forza,anche se erano completamente inutili.....

                    ho pulito il culo alla mia donna,perche' gli infermieri "c'avevano da fa",in strutture dove non si erano nemmeno accorti che aveva i nervi del braccio sx tranciati...pero' i chirurghi come si "vantavano" di quanto era bella la cicatrice della piastra al malleolo....

                    lasciamo perdere,e' meglio.
                    Come non quotarti, una settimana fa ? mancato mio babbo. Era nella fase terminale della sua malattia per cui tutto quello che gli si faceva era inutile e gli hanno comunque prescritto pastiglie da 3700 euro a confezione, in pi? faceva punture da 700 euro l'una. Abbiamo sentito se c'? modo di rendere quelle che ci sono rimaste visto il costo elevatissimo e ci ? stato detto che nessuno pu? ritirarle e sono da smaltire...

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                      #11
                      Originally posted by Fagio View Post
                      Come non quotarti, una settimana fa ? mancato mio babbo. Era nella fase terminale della sua malattia per cui tutto quello che gli si faceva era inutile e gli hanno comunque prescritto pastiglie da 3700 euro a confezione, in pi? faceva punture da 700 euro l'una. Abbiamo sentito se c'? modo di rendere quelle che ci sono rimaste visto il costo elevatissimo e ci ? stato detto che nessuno pu? ritirarle e sono da smaltire...
                      esattamente,anche mio padre voleva renderle.....

                      per questo e altre centinaia di motivi,se noi non cambiamo,questo paese non ha futuro.

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                        #12
                        Originally posted by Fagio View Post
                        Come non quotarti, una settimana fa ? mancato mio babbo. Era nella fase terminale della sua malattia per cui tutto quello che gli si faceva era inutile e gli hanno comunque prescritto pastiglie da 3700 euro a confezione, in pi? faceva punture da 700 euro l'una. Abbiamo sentito se c'? modo di rendere quelle che ci sono rimaste visto il costo elevatissimo e ci ? stato detto che nessuno pu? ritirarle e sono da smaltire...
                        condoglianze

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