Raga, oggi con temperatura di 2 gradi e cielo terso ho tirato fuori la belva.
Gi? dalla prima manata al gas lo scarico racing carbon Leovince ha acceso in me ricordi da antologia, metto la prima, gi? scalpito nei garages. Esco.
Come quando dalla corsia box ci si immette in pista, si f? pi? forte quella vibrazione che ? in ogni Motociclista (con la "M" maiuscola).
Scalpita lei e fremo io.
Entro in strada e appoggio le marce x scaldarla un po' prima di chiederle di scatenare nei miei sentimenti il sacro fuoco.
Temperatura liquido ok, si comincia.
Sgrano le marce in rapida successione come un bimbo scarta il suo regalo la mattina del 25 dicembre, c'? un bel po' di traffico ma me ne frego e mi metto in sorpasso anche dove nn si pu?. Lo scarico romba imperioso all'altezza delle portiere delle macchine spaventando gli automobilisti, meglio, cos? imparano a voler tarpare le ali ad un sogno di libert?.
Sono ormai le 12, gironzolo x il centro schiarendo i dubbi sulla liceit? del mio terminale anche al p? ignorante dei vigili urbani, che mi d? una rapida occhiata e vorrebbe dire qualcosa, ma io ormai sono solo un cupo e minaccioso rombo lontano.
Passo nella zona delle scuole superiori, ? pieno di ragazzi fuori dai portoni, e si girano tutti quando io sono a non meno di 200 metri da loro (Grazie Leo, hai un sound caldo come una musica soul).
La moto vorrebbe dire la sua fino in fondo, ma la devo moderare di polso destro dato che il Diablo posteriore pattina di continuo su di un asfalto inclemente di temperatura.
Per finire allungo un po' in V.le Gramsci e transito nei dintorni del mercato dove i capannelli di gente distolgono la loro attenzione dalle loro faccende per dedicarmi uno sguardo.
E'ormai l'una e devo tornare a casa dove mi aspettano per pranzo i miei, ed io non posso non presenziare dato che ? quasi un mese che non mi vedono, ma starei ancora ore a cavallo del mio mostro, che mi d? emozioni indescrivibili...
Grazie Suzuki, grazie pure a Febo, che si ? affacciato su questa mattina invernale dandomi il coraggio di uscire.Grazie anche a questo sacro fuoco che arde incessantemente dentro di me e mi d? sensazioni che un normale essere umano non motociclista non potr? mai nemmeno lontanamente capire, un po' come una donna speciale, utente di questo forum, che quando legger? queste ultime righe prover? dentro di s? le stesse remote emozioni.
Un'altra stagione inizia, e spero non volga mai al termine, non riesco a stare senza la moto, come non riesco a stare senza di te che stai leggendo dietro mio consiglio, queste righe.
Scusatemi se sono stato prolisso, ma quando si parla di emozioni ? difficile frenare l'enfasi.
Gi? dalla prima manata al gas lo scarico racing carbon Leovince ha acceso in me ricordi da antologia, metto la prima, gi? scalpito nei garages. Esco.
Come quando dalla corsia box ci si immette in pista, si f? pi? forte quella vibrazione che ? in ogni Motociclista (con la "M" maiuscola).
Scalpita lei e fremo io.
Entro in strada e appoggio le marce x scaldarla un po' prima di chiederle di scatenare nei miei sentimenti il sacro fuoco.
Temperatura liquido ok, si comincia.
Sgrano le marce in rapida successione come un bimbo scarta il suo regalo la mattina del 25 dicembre, c'? un bel po' di traffico ma me ne frego e mi metto in sorpasso anche dove nn si pu?. Lo scarico romba imperioso all'altezza delle portiere delle macchine spaventando gli automobilisti, meglio, cos? imparano a voler tarpare le ali ad un sogno di libert?.
Sono ormai le 12, gironzolo x il centro schiarendo i dubbi sulla liceit? del mio terminale anche al p? ignorante dei vigili urbani, che mi d? una rapida occhiata e vorrebbe dire qualcosa, ma io ormai sono solo un cupo e minaccioso rombo lontano.
Passo nella zona delle scuole superiori, ? pieno di ragazzi fuori dai portoni, e si girano tutti quando io sono a non meno di 200 metri da loro (Grazie Leo, hai un sound caldo come una musica soul).
La moto vorrebbe dire la sua fino in fondo, ma la devo moderare di polso destro dato che il Diablo posteriore pattina di continuo su di un asfalto inclemente di temperatura.
Per finire allungo un po' in V.le Gramsci e transito nei dintorni del mercato dove i capannelli di gente distolgono la loro attenzione dalle loro faccende per dedicarmi uno sguardo.
E'ormai l'una e devo tornare a casa dove mi aspettano per pranzo i miei, ed io non posso non presenziare dato che ? quasi un mese che non mi vedono, ma starei ancora ore a cavallo del mio mostro, che mi d? emozioni indescrivibili...
Grazie Suzuki, grazie pure a Febo, che si ? affacciato su questa mattina invernale dandomi il coraggio di uscire.Grazie anche a questo sacro fuoco che arde incessantemente dentro di me e mi d? sensazioni che un normale essere umano non motociclista non potr? mai nemmeno lontanamente capire, un po' come una donna speciale, utente di questo forum, che quando legger? queste ultime righe prover? dentro di s? le stesse remote emozioni.
Un'altra stagione inizia, e spero non volga mai al termine, non riesco a stare senza la moto, come non riesco a stare senza di te che stai leggendo dietro mio consiglio, queste righe.
Scusatemi se sono stato prolisso, ma quando si parla di emozioni ? difficile frenare l'enfasi.
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