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Livorno, 29 febbraio 2012 - Morire sbranati da cani. Nel 2012, in una citt? occidentale. Incredibile, ma ? tutto reale. E ora le indagini cercheranno di dare un senso a una morte assurda, con possibili iscritti nel registro degli indagati. E' accaduto tra Livorno e Pisa, nella zona del Biscottino: capannoni, qualche azienda con piazzale dove parcheggiare i camion. Proprio in uno di questi piazzali ? morto, aggredito da almeno sette cani all'apparenza randagi, Vito Guastella, camionista di 50 anni della Marco Polo Autotrasporti di Alcamo (Trapani). Si sono lanciati su di lui almeno sette animali: incroci tra dobermann e meticci che stazionavano nella zona. L'uomo ha cercato di scappare senza riuscirci.
"Quei cani erano gi? stati segnalati. C'erano dei camionisti che non volevano scendere dai loro Tir per paura di quelli animali, che ringhiavano e ogni volta cercavano di aggredire le persone - dice un dipendente di una ditta della zona - Era gi? stata segnalata la loro pericolosit?".
La caratteristica di quelle zone, isolate in ore non di lavoro, ha permesso che l'orrore piombasse su quel piazzale. L'uomo, che stava sistemando la cabina del suo camion, attaccandola al rimorchio, ? stato sopraffatto dalle bestie, che hanno potuto di fatto mangiarlo indisturbate tra le otto del mattino e le 10.30. Quando un dipendente dell'azienda proprietaria del piazzale ha visto il camion in moto ma senza alcun autista intorno. Ha guardato meglio e ha scoperto cosa era accaduto.
L'allarme ? stato inutile. Come spiegano i carabinieri "i cani hanno iniziato a mangiare gli arti inferiori, scarnificandoli". Difficile anche pensare a una tragedia del genere. Figuriamoci esserne testimoni.
Ma come ? potuto accadere? I carabinieri e la Procura (che ha disposto l'autopsia dell'autista e sequestrato l'area) si concentreranno ora su alcuni aspetti. Da una parte la proprieta' del terreno, visto anche che il piazzale aveva una recinzione danneggiata e dalle aperture il branco di cani entrava e usciva. Dall'altra parte si valutera' la posizione di una donna romena, di circa sessant'anni, che vive in una roulotte all'interno dell'area e che sarebbe stata solita nutrire alla meno peggio il branco di cani.
Di chi sono le responsabilit?? Nelle prossime ore ci potrebbero essere degli iscritti nel registro degli indagati. E' intervenuta anche l'Asl, che ha preso in custodia i cani trasferendoli in una struttura convenzionata e iniziando delle approfondite analisi sugli animali, per capire se hanno contratto la rabbia o altre malattie che possano aver favorito l'attacco. Sul piazzale restano i segni della lotta. Un camionista che stava svolgendo semplicemente il suo lavoro ? morto nella maniera pi? assurda e orrenda possibile nel 2012.
Chi dir? che ci sono pochi canili, e chi dir? invece che ci sono troppi cani .... ognuno tiri le proprie conclusioni
Livorno, 29 febbraio 2012 - Morire sbranati da cani. Nel 2012, in una citt? occidentale. Incredibile, ma ? tutto reale. E ora le indagini cercheranno di dare un senso a una morte assurda, con possibili iscritti nel registro degli indagati. E' accaduto tra Livorno e Pisa, nella zona del Biscottino: capannoni, qualche azienda con piazzale dove parcheggiare i camion. Proprio in uno di questi piazzali ? morto, aggredito da almeno sette cani all'apparenza randagi, Vito Guastella, camionista di 50 anni della Marco Polo Autotrasporti di Alcamo (Trapani). Si sono lanciati su di lui almeno sette animali: incroci tra dobermann e meticci che stazionavano nella zona. L'uomo ha cercato di scappare senza riuscirci.
"Quei cani erano gi? stati segnalati. C'erano dei camionisti che non volevano scendere dai loro Tir per paura di quelli animali, che ringhiavano e ogni volta cercavano di aggredire le persone - dice un dipendente di una ditta della zona - Era gi? stata segnalata la loro pericolosit?".
La caratteristica di quelle zone, isolate in ore non di lavoro, ha permesso che l'orrore piombasse su quel piazzale. L'uomo, che stava sistemando la cabina del suo camion, attaccandola al rimorchio, ? stato sopraffatto dalle bestie, che hanno potuto di fatto mangiarlo indisturbate tra le otto del mattino e le 10.30. Quando un dipendente dell'azienda proprietaria del piazzale ha visto il camion in moto ma senza alcun autista intorno. Ha guardato meglio e ha scoperto cosa era accaduto.
L'allarme ? stato inutile. Come spiegano i carabinieri "i cani hanno iniziato a mangiare gli arti inferiori, scarnificandoli". Difficile anche pensare a una tragedia del genere. Figuriamoci esserne testimoni.
Ma come ? potuto accadere? I carabinieri e la Procura (che ha disposto l'autopsia dell'autista e sequestrato l'area) si concentreranno ora su alcuni aspetti. Da una parte la proprieta' del terreno, visto anche che il piazzale aveva una recinzione danneggiata e dalle aperture il branco di cani entrava e usciva. Dall'altra parte si valutera' la posizione di una donna romena, di circa sessant'anni, che vive in una roulotte all'interno dell'area e che sarebbe stata solita nutrire alla meno peggio il branco di cani.
Di chi sono le responsabilit?? Nelle prossime ore ci potrebbero essere degli iscritti nel registro degli indagati. E' intervenuta anche l'Asl, che ha preso in custodia i cani trasferendoli in una struttura convenzionata e iniziando delle approfondite analisi sugli animali, per capire se hanno contratto la rabbia o altre malattie che possano aver favorito l'attacco. Sul piazzale restano i segni della lotta. Un camionista che stava svolgendo semplicemente il suo lavoro ? morto nella maniera pi? assurda e orrenda possibile nel 2012.
Chi dir? che ci sono pochi canili, e chi dir? invece che ci sono troppi cani .... ognuno tiri le proprie conclusioni
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