L'On. Berlusconi si reca in una banca nei pressi di Montecitorio per cambiare un assegno; giunto il
suo turno lo presenta al cassiere con il suo sorriso smagliante e gli chiede di poterlo incassare. Il
cassiere, persona di integerrima professionalit?, stante il fatto che l'Onorevole non e' cliente della
banca, gli chiede a sua volta di mostrargli un documento d'identit?, alche' Berlusconi, dopo aver
cercato inutilmente nelle proprie tasche, ribatte : "Carissimo, mi consenta, come puo' immaginare
non vado in giro con i documenti; data la mia posizione e la mia notorieta' direi che non ce n'e'
proprio bisogno!" Il cassiere non fa una piega e ribadisce che in assenza del documento non puo'
effettuare l'operazione e Berlusconi, che comincia ad alterarsi, chiede di far scendere il direttore.
Anche quest'ultimo, nonostante l'imbarazzo, non puo' far altro che confermare la correttezza della
procedura applicata dal cassiere; a questo punto Berlusconi sbotta: "Ma cribbio, non mi verrete a dire
che la procedura la applicate davvero cosi' rigidamente a tutte le persone famose che entrano in
questa banca !?" "In effetti - risponde il cassiere - non proprio; ad esempio due settimane fa e' venuto
qui Iuri Chechi, senza documenti; gli ho chiesto se poteva provare di essere davvero chi diceva di
essere e lui si e' afferrato a quella sbarra della parete attrezzata, si e' messo a squadra, poi ha
volteggiato ed e' atterrato con una perfetta coordinazione dei movimenti; a quel punto non c'erano
dubbi e gli ho cambiato l'assegno; l'altro giorno e' passato Totti, anche lui senza documenti, si e'
messo a palleggiare davanti alla cassa e nessuno ha avuto piu' dubbi: era proprio lui, e gli ho
cambiato l'assegno. Insomma, se puo' fare qualcosa che provi al di la' di ogni dubbio che lei e'
davvero l'On. Berlusconi, il problema e' risolto." Berlusconi cominica a pensare, ma dopo poco sbotta
nuovamente: "Ma, non so, in questo momento mi vengono in mente solo cazzate !" "Come li vuole,
da 200 euro o in tagli piu' piccoli
suo turno lo presenta al cassiere con il suo sorriso smagliante e gli chiede di poterlo incassare. Il
cassiere, persona di integerrima professionalit?, stante il fatto che l'Onorevole non e' cliente della
banca, gli chiede a sua volta di mostrargli un documento d'identit?, alche' Berlusconi, dopo aver
cercato inutilmente nelle proprie tasche, ribatte : "Carissimo, mi consenta, come puo' immaginare
non vado in giro con i documenti; data la mia posizione e la mia notorieta' direi che non ce n'e'
proprio bisogno!" Il cassiere non fa una piega e ribadisce che in assenza del documento non puo'
effettuare l'operazione e Berlusconi, che comincia ad alterarsi, chiede di far scendere il direttore.
Anche quest'ultimo, nonostante l'imbarazzo, non puo' far altro che confermare la correttezza della
procedura applicata dal cassiere; a questo punto Berlusconi sbotta: "Ma cribbio, non mi verrete a dire
che la procedura la applicate davvero cosi' rigidamente a tutte le persone famose che entrano in
questa banca !?" "In effetti - risponde il cassiere - non proprio; ad esempio due settimane fa e' venuto
qui Iuri Chechi, senza documenti; gli ho chiesto se poteva provare di essere davvero chi diceva di
essere e lui si e' afferrato a quella sbarra della parete attrezzata, si e' messo a squadra, poi ha
volteggiato ed e' atterrato con una perfetta coordinazione dei movimenti; a quel punto non c'erano
dubbi e gli ho cambiato l'assegno; l'altro giorno e' passato Totti, anche lui senza documenti, si e'
messo a palleggiare davanti alla cassa e nessuno ha avuto piu' dubbi: era proprio lui, e gli ho
cambiato l'assegno. Insomma, se puo' fare qualcosa che provi al di la' di ogni dubbio che lei e'
davvero l'On. Berlusconi, il problema e' risolto." Berlusconi cominica a pensare, ma dopo poco sbotta
nuovamente: "Ma, non so, in questo momento mi vengono in mente solo cazzate !" "Come li vuole,
da 200 euro o in tagli piu' piccoli
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