..? l'una di notte passata, eppure non so come far? ad addormentarmi dopo il sito che ho appena, non so come, trovato girovagando.
appena l'ho aperto ho pensato che fosse uno dei tanti siti di estremisti, di "quei pazzi dei vegani" come li ho sempre etichettati..
eppure, dopo aver letto queste semplici righe, ho appreso a fondo cosa possa portare un uomo a fare questa scelta, capire non vuol dire condividere.
in questo momento, ho le lacrime che mi scorrono sul viso..ho tentato di vedere tutto il documentario, ma ho dovuto fermarmi.
Non ce l'ho fatta.
Mi sono fermata, dopo le scene di soppressione di cani e gatti, alla scena in cui fanno vedere che per eliminare un cane, viene gettato vivo e cosciente in un camion stritolarifiuti. Proprio cos?.
ho ceduto.
e mi sento in colpa, mi sento un verme. io seduta qui nel mio lettone, comoda al caldo, mentre l? fuori ci sono creature che soffrono pene indicibili..
non prendetemi in giro..
il documentario inizialmente fa una bellissima riflessione.
siamo portati a sentirci "giustificati" nell'uccidere,torturare,macellare,sfruttare gli animali, perch? riteniamo che non soffrano come noi, che non si rendano conto di essere al mondo, che non abbiano "la nostra consapevolezza di vivere".. li consideriamo inferiori a noi perch? nati sotto altra forma..
ma ci sono animali che percepiscono suoni che non potremo mai percepire, che vedono dettagli che non potremo mai vedere, che nuotano/corrono/volano come noi non potremo mai fare....
ci tengo a dire che NON sono vegana e NEMMENO vegetariana, che NON rinuncio mai alla carne, alle giacche di pelle.. a niente.
mi son sempre reputata "un'amante degli animali".. dopo aver visto questo video, mi riscopro a provare vergogna per la specie cui appartengo. Mi ritrovo a provare vergogna per l'impossibilit? di fare qualcosa, anche solo perch? non ho la forza di rinunciare alla mia carne, al mio latte. Ma non perch? faccia male. Perch? si ? perso il rispetto che l'uomo di una votla aveva per i suoi animali..per la vita.
documentario:
EARTHLINGS – Il documentario – Mostratelo al mondo | Sarcofagia
ho trovato poi queste righe..sempre nel sito. non trovo sia retorica toccante. trovo sia la realt?. che noi tutti e io stessa, voglio fingere non sia vera.
"? madre per la prima volta. E? frenetica. Il suo cucciolo ? assente. Cammina disperatamente su e gi? per la stalla, piangendo e chiamando il suo cucciolo perduto, temendo il peggio, confermando le sue paure. Lei ? una delle migliaia di femmine indifese nate in un allevamento biologico verde di produzione di latte. Lei trascorrer? tutta la sua breve vita soffrendo per la perdita di un cucciolo dopo l?altro. Sar? munta instancabilmente attraverso ripetuti cicli di gravidanza e perdite. La sua unica esperienza della maternit? sar? la peggiore perdita per una madre. Al picco della sua vita, il suo corpo ceder?, il suo spirito si romper?, la sua ?produzione? di latte andr? in declino, e verr? inviata a un orribile massacro, insieme ad altre madri appena sconfitte, e ?usate? come a lei stessa."
Lei ? il volto del latte biologico.
"? un cucciolo con due giorni di vita. Il suo cordone ombelicale ? ancora attaccato, la sua pelle ? ancora viscosa con i fluidi del parto, i suoi occhi vedono sfuocato, le sue gambe, tremano. Sta piangendo pieno di dolore perch? non trova sua madre. Nessuno risponde. Vivr? tutta la sua breve vita come un orfano, la sua unica esperienza di amore materno sar? quella che desidera, la sua unica esperienza di connessione emotiva, sar? quella di assenza. Presto, la memoria di sua madre, il suo volto, la sua voce, il suo odore, andranno persi, ma l?anelito doloroso per il suo calore sar? ancora l?. A quattro mesi di et?, lui e altri orfani come lui saranno rinchiusi in un camion e trasportati per la loro uccisione. Mentre verr? trascinato nella stanza del massacro, sar? ancora alla ricerca di sua madre, avendo un bisogno disperato della sua presenza protettiva, in particolare in quello scuro momento in cui sar? terrorizzato e avendo bisogno di lei pi? che mai in mezzo alle terribili visioni, suoni e odori di morte intorno a lui e, nella sua disperazione, nel suo desiderio di un pizzico di consolazione e di protezione, lui, come molti vitelli neonati, provano a succhiare le dita dei loro macellatori."
Lui ? il volto del vitello ?rosa?, stiamo incoraggiando i ?leader responsabili di ristoranti? a utilizzarlo.
"? una delle 80.000 galline in un centro di ?uova in libert?? gestiti da una famiglia. Lei non ha mai visto il sole n? sentito l?erba sotto i piedi, non ha mai incontrato sua madre. I suoi occhi le bruciano a causa dei fumi di ammoniaca, il suo corpo ? coperto di piume ferite e abrasioni, le sue ossa sono fragili a causa della costante produzione di uova, il suo becco tagliato trema di dolore. E? esaurita, esausta e sconfitta. Dopo una vita di degrado sociale, psicologico, emotivo e fisico, lei affronta il problema beccando obiettivi inesistenti. Ha due anni e la sua vita ? finita. La sua produzione di uova si ? ridotta, e sar? eliminata con il modo pi? economico possibile ? significa morire in una camera a gas insieme alle altre 80.000 galline della sua comunit?. Ci? richieder? tre giorni lavorativi per completare il compito. Per due lunghi giorni, dovr? ascoltare i suoni e respirare gli odori delle sue sorelle mentre vengono uccise nelle camere a gas appena fuori da dove si trova ora. Il terzo giorno sar? il suo turno. La prenderanno per le gambe e la porteranno via per la prima volta nella sua vita e, come ciascuna delle 80.000 galline ?usate?, come ciascuna delle 50 miliardi di vittime annuali del nostro appetito, lei lotter? per continuare a vivere, e non accetter? alcuna spiegazione o giustificazione per essere derubata della sua unica e patetica vita."
il documentario ? molto ben fatto. si chiama EARTHLINGS ed ? un completo e forte riassunto di come l'uomo sfrutti l'essere animali durante la sua vita, per compagnia, per vestirsi, per nutrirsi.. e di come nel fare questo, nel tentativo di velocizzare,aumentare l'efficienza, aumentare il profitto, abbia perso il senso della vita.
il documentario, se avete la forza, il coraggio, il cuore di guardarlo, lo trovate qui. Io ammetto di aver ceduto alle lacrime.. e mi vergogno di essere una di quelle persone che "si girer? dall'altra parte" E PROSEGUIR? COME NULLA FOSSE.
EARTHLINGS – Il documentario – Mostratelo al mondo | Sarcofagia
non ? una discussione che vuole aprire polemiche, volevo solo rendervi partecipi del travaglio emotivo che mi ha provocato..nella speranza che qualcuno tra voi possa dirmi di provare lo stesso. avrei la certezza che almeno qualcuno l? fuori non ? come le persone che ho visto nel video o, almeno, prova orrore come me.
spero nessuno colga questa riflessione come occasione per far polemica, perch? non sto dicendo che non manger? carne o non metter? scarpe di cuoio, bens? che abbiamo perso la visione di insieme, del mondo in cui viviamo, del rispetto che dobbiamo portare in ogni procedura che facciamo per vivere. che girarsi dall'altra parte o non schiacciare play ? solo fare gli struzzi..
appena l'ho aperto ho pensato che fosse uno dei tanti siti di estremisti, di "quei pazzi dei vegani" come li ho sempre etichettati..
eppure, dopo aver letto queste semplici righe, ho appreso a fondo cosa possa portare un uomo a fare questa scelta, capire non vuol dire condividere.
in questo momento, ho le lacrime che mi scorrono sul viso..ho tentato di vedere tutto il documentario, ma ho dovuto fermarmi.
Non ce l'ho fatta.
Mi sono fermata, dopo le scene di soppressione di cani e gatti, alla scena in cui fanno vedere che per eliminare un cane, viene gettato vivo e cosciente in un camion stritolarifiuti. Proprio cos?.
ho ceduto.
e mi sento in colpa, mi sento un verme. io seduta qui nel mio lettone, comoda al caldo, mentre l? fuori ci sono creature che soffrono pene indicibili..
non prendetemi in giro..
il documentario inizialmente fa una bellissima riflessione.
siamo portati a sentirci "giustificati" nell'uccidere,torturare,macellare,sfruttare gli animali, perch? riteniamo che non soffrano come noi, che non si rendano conto di essere al mondo, che non abbiano "la nostra consapevolezza di vivere".. li consideriamo inferiori a noi perch? nati sotto altra forma..
ma ci sono animali che percepiscono suoni che non potremo mai percepire, che vedono dettagli che non potremo mai vedere, che nuotano/corrono/volano come noi non potremo mai fare....
ci tengo a dire che NON sono vegana e NEMMENO vegetariana, che NON rinuncio mai alla carne, alle giacche di pelle.. a niente.
mi son sempre reputata "un'amante degli animali".. dopo aver visto questo video, mi riscopro a provare vergogna per la specie cui appartengo. Mi ritrovo a provare vergogna per l'impossibilit? di fare qualcosa, anche solo perch? non ho la forza di rinunciare alla mia carne, al mio latte. Ma non perch? faccia male. Perch? si ? perso il rispetto che l'uomo di una votla aveva per i suoi animali..per la vita.
documentario:
EARTHLINGS – Il documentario – Mostratelo al mondo | Sarcofagia
ho trovato poi queste righe..sempre nel sito. non trovo sia retorica toccante. trovo sia la realt?. che noi tutti e io stessa, voglio fingere non sia vera.
"? madre per la prima volta. E? frenetica. Il suo cucciolo ? assente. Cammina disperatamente su e gi? per la stalla, piangendo e chiamando il suo cucciolo perduto, temendo il peggio, confermando le sue paure. Lei ? una delle migliaia di femmine indifese nate in un allevamento biologico verde di produzione di latte. Lei trascorrer? tutta la sua breve vita soffrendo per la perdita di un cucciolo dopo l?altro. Sar? munta instancabilmente attraverso ripetuti cicli di gravidanza e perdite. La sua unica esperienza della maternit? sar? la peggiore perdita per una madre. Al picco della sua vita, il suo corpo ceder?, il suo spirito si romper?, la sua ?produzione? di latte andr? in declino, e verr? inviata a un orribile massacro, insieme ad altre madri appena sconfitte, e ?usate? come a lei stessa."
Lei ? il volto del latte biologico.
"? un cucciolo con due giorni di vita. Il suo cordone ombelicale ? ancora attaccato, la sua pelle ? ancora viscosa con i fluidi del parto, i suoi occhi vedono sfuocato, le sue gambe, tremano. Sta piangendo pieno di dolore perch? non trova sua madre. Nessuno risponde. Vivr? tutta la sua breve vita come un orfano, la sua unica esperienza di amore materno sar? quella che desidera, la sua unica esperienza di connessione emotiva, sar? quella di assenza. Presto, la memoria di sua madre, il suo volto, la sua voce, il suo odore, andranno persi, ma l?anelito doloroso per il suo calore sar? ancora l?. A quattro mesi di et?, lui e altri orfani come lui saranno rinchiusi in un camion e trasportati per la loro uccisione. Mentre verr? trascinato nella stanza del massacro, sar? ancora alla ricerca di sua madre, avendo un bisogno disperato della sua presenza protettiva, in particolare in quello scuro momento in cui sar? terrorizzato e avendo bisogno di lei pi? che mai in mezzo alle terribili visioni, suoni e odori di morte intorno a lui e, nella sua disperazione, nel suo desiderio di un pizzico di consolazione e di protezione, lui, come molti vitelli neonati, provano a succhiare le dita dei loro macellatori."
Lui ? il volto del vitello ?rosa?, stiamo incoraggiando i ?leader responsabili di ristoranti? a utilizzarlo.
"? una delle 80.000 galline in un centro di ?uova in libert?? gestiti da una famiglia. Lei non ha mai visto il sole n? sentito l?erba sotto i piedi, non ha mai incontrato sua madre. I suoi occhi le bruciano a causa dei fumi di ammoniaca, il suo corpo ? coperto di piume ferite e abrasioni, le sue ossa sono fragili a causa della costante produzione di uova, il suo becco tagliato trema di dolore. E? esaurita, esausta e sconfitta. Dopo una vita di degrado sociale, psicologico, emotivo e fisico, lei affronta il problema beccando obiettivi inesistenti. Ha due anni e la sua vita ? finita. La sua produzione di uova si ? ridotta, e sar? eliminata con il modo pi? economico possibile ? significa morire in una camera a gas insieme alle altre 80.000 galline della sua comunit?. Ci? richieder? tre giorni lavorativi per completare il compito. Per due lunghi giorni, dovr? ascoltare i suoni e respirare gli odori delle sue sorelle mentre vengono uccise nelle camere a gas appena fuori da dove si trova ora. Il terzo giorno sar? il suo turno. La prenderanno per le gambe e la porteranno via per la prima volta nella sua vita e, come ciascuna delle 80.000 galline ?usate?, come ciascuna delle 50 miliardi di vittime annuali del nostro appetito, lei lotter? per continuare a vivere, e non accetter? alcuna spiegazione o giustificazione per essere derubata della sua unica e patetica vita."
il documentario ? molto ben fatto. si chiama EARTHLINGS ed ? un completo e forte riassunto di come l'uomo sfrutti l'essere animali durante la sua vita, per compagnia, per vestirsi, per nutrirsi.. e di come nel fare questo, nel tentativo di velocizzare,aumentare l'efficienza, aumentare il profitto, abbia perso il senso della vita.
il documentario, se avete la forza, il coraggio, il cuore di guardarlo, lo trovate qui. Io ammetto di aver ceduto alle lacrime.. e mi vergogno di essere una di quelle persone che "si girer? dall'altra parte" E PROSEGUIR? COME NULLA FOSSE.
EARTHLINGS – Il documentario – Mostratelo al mondo | Sarcofagia
non ? una discussione che vuole aprire polemiche, volevo solo rendervi partecipi del travaglio emotivo che mi ha provocato..nella speranza che qualcuno tra voi possa dirmi di provare lo stesso. avrei la certezza che almeno qualcuno l? fuori non ? come le persone che ho visto nel video o, almeno, prova orrore come me.
spero nessuno colga questa riflessione come occasione per far polemica, perch? non sto dicendo che non manger? carne o non metter? scarpe di cuoio, bens? che abbiamo perso la visione di insieme, del mondo in cui viviamo, del rispetto che dobbiamo portare in ogni procedura che facciamo per vivere. che girarsi dall'altra parte o non schiacciare play ? solo fare gli struzzi..
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