Originally posted by alfetta
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sentenza def. Strasburgo: carlo giuliani non ? un Eroe
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Sono daccordo con Jack. Cosa cavolo c'entra fare una causa per far dichiare il figlio eroe..... poi sono daccordo con alfetta che in quei giorni sono successe cose da far invidia ai regimi sudamericani, ma la pretesa di aver un figlio eroe sinceramente non la capisco.
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Originally posted by alfetta View PostAll'interno di quegli scontri abbiamo un ragazzo che partecipa agli scontri e muore pare nel tentativo di tirarlo adosso a una camionetta delle FO.
"PAREEEEEEEEEEEEEEEEE????????"
carlo vivo
un estintore vola nel defender
carlo raccoglie l'estintore
carlo fa una scelta fatale e decide di lanciare l'estintore, prende lo slancio
carlo si appresta a lanciare l'estintore nella camionetta
l'ultima foto di carlo giuliani in vita.
io ho pochi dubbi sul fatto che lo volesse lanciare dentro al defender come era stato fatto (non so se da lui o da altri) come nella prima foto.
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Originally posted by alfetta View Post
Ma ve pare possiBBile che uno chieda a una corte europea di dichiarare il figlio EROE?????
Forse chiedevano un altra cosa
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qualche giorno f? ho letto l'intervista del ragazzo che nella foto ? con la palanca e la infila nel finestrino...? andato alla manifestazioni tenutasi ultimamente portando il figlio piccolo.....ha giustamente ribadito l'onest? della sua lotta, di quello in cui credeva e crede...ma ha capito che con quel gesto ha totalmente toppato, non ? giustificabile per nessun motivo.....ecco questo ? essere onesti, i genitori di giuliani mi sembrano proprio strani invece....ma strani tanto
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Originally posted by alfetta View PostLa storia della zia messa cos? non ? proprio corretta
Diciamo che aveva un lavoro sicuro, una famiglia, e trent'anni. Ha lasciato tutto per morire in Grecia tra le file di quelli che si opponevano al regime dei Colonnelli.
E' come dire che oggi chi ? morto opponendosi a Gheddafi, Mubarak o qualunque altro dittatoriello odierno ? un terrorista cattivo. Eddai su
che ognuno si faccia la sua opinione.
io metto su due livelli differenti gli indignados di oggi, la giovent? tunisina, quella libica, quella buona e positiva che non ha mai scagliato la prima pietra, e una italiana che muore in un paese straniero PIAZZANDO UNA BOMBA all'AMBASCIATA USA!
ho qualche corto circuito in testa per pensare che non sia la stessa cosa?
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@jack: non si vuole ergere Giuliani a eroe, per nulla. E' solo che a qualcuno non tornano delle cose. Se osservi le foto di Catoblepa si vede un Giuliani lontano dalla camionetta, non vicino come si vuol far credere, il pericolo imminente viene da quello con la spranga. Il CC spara nel mucchio a caso. Per qualcuno il pericolo di vita non veniva dall'estintore. Da quella distanza difficile che potesse provocare la morte di una persona. Son punti di vista e si chiede conto a un organo giudicante.
Quell'estintore non si s? da dove venga, per qualcuno stava dentro la camionetta, come c'? finito fuori? (vedi foto)
In Italia ci sono stati una marea di depistaggi (che fatti dalle FO sono ancora pi? gravi tutti d'accordo credo) e allora si tentano altre strade come quella europea. Gli ? andata male, pace. Ma si era a un livello politico, non penale.
@ Catoblepa: conoscerai un minimo di storia e saprai che molti degli attentati in Italia sono stati fatti con la complicit? di Israeliani e Americani. Potremmo anche dire, non conoscendo i fatti pi? nello specifico, che gli Usa appoggiavano il regime dei Colonnelli e quindi da chi li combatteva anche gli usa potevano essere considerati obbiettivi legittimi.
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Originally posted by alfetta View PostIl CC spara nel mucchio a caso. Per qualcuno il pericolo di vita non veniva dall'estintore. Da quella distanza difficile che potesse provocare la morte di una persona. Son punti di vista e si chiede conto a un organo giudicante.
Quell'estintore non si s? da dove venga, per qualcuno stava dentro la camionetta, come c'? finito fuori? (vedi foto)
L'estintore? nella prima foto l'ugello di uscita della polvere tocca il tetto del defender, quindi ci stava entrando da fuori. da dove venisse non ? importante. (e i sanpietrini da dove venivano? e la trave usciva dal defender o ci entrava?? etc.) dove l'estintore fosse diretto invece E' importante. (in faccia a mario placanica)
@quando mi chiami in causa:
ho chiesto se ? la solita cosa "mettersi in tenda in una piazza come hanno fatto in tunisia e protestare pacificamente" oppure "andare in un altro paese a piazzare una bomba ad una ambasciata"
se mi rispondi "si si, sono a conoscenza che oggi ? il 28 luglio", non hai risposto alla mia domanda.
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Originally posted by alfetta View PostAll'interno di quegli scontri abbiamo un ragazzo che partecipa agli scontri e muore pare nel tentativo di tirarlo adosso a una camionetta delle FO.
Pare????
Notare l'estintore... e qui Giuliani era ancora vivo...
Notare la pistola del carabiniera che gi? sporge dalla camionetta mentre dei GENTILI e RASSICURANTI ma soprattutto PACIFICI manifestanti cercano di convincere i CC che un mensola di legno 1metro non sfigurerebbe al'interno della jeep...
Qui Giuliani stava raccogliendo l'estintore da terra (era gi? stato tirato una prima volta), cosa voleva fare, spegnerci un presunto incendio? Levarlo dalla strada?
No, ci sono, voleva GENTIMENTE porgerlo ai CC casomai servisse loro...
Si... gli e lo voleva porgere AL VOLO...
...mi dispiace per la brusca fine della tua giovane vita ma hai avuto ESATTAMENTE ci? che hai chiesto a gran voce....
Originally posted by alfetta View PostLasciamolo perdere sto povero ragazzo
Mettiamo una bella ricostruzione degli eventi?
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Il 20 luglio il corteo delle Tute Bianche percorrendo in corteo (regolarmente autorizzato dalla questura di Genova) Via Tolemaide venne caricato frontalmente da una compagnia di carabinieri del 3? Btg Lombardia. A seguito di questa operazione di contenimento si svilupparono violenti scontri tra dimostranti e forze dell'ordine. Dopo circa un'ora di duro confronto il corteo venne attaccato lateralmente in Via Caffa da circa 70 carabinieri della compagnia CCIR "Echo". La carica fall? e un folto gruppo di manifestanti, come comprovato dalle fotografie agli atti, reag? e costrinse i militari a ritirarsi. Questi furono inseguiti da una quindicina di dimostranti per alcune decine di metri e si ricongiunsero con le altre forze dell'ordine presenti nella parte bassa di via Caffa e piazza Tommaseo, fermandosi all'altezza di piazza Alimonda.
A supporto dell'operazione vi erano due Land Rover Defender. Durante la ritirata uno dei due mezzi (su cui si trovava il colonnello Giovanni Truglio, massimo responsabile delle compagnie speciali CCIR - Compagnie di Contenimento e Intervento Risolutivo - create appositamente per affrontare le operazioni di ordine pubblico a Genova) riusc? ad allontanarsi dal luogo degli scontri, l'altro rimase imbottigliato tra un cassonetto e i manifestanti. A bordo del mezzo incastrato, adibito ad uso-ambulanza, erano presenti Filippo Cavataio (carabiniere in ferma lunga, di anni 23), Mario Placanica (ausiliario di anni 20) e Dario Raffone, di anni 20, (ausiliario anch'esso).
Placanica sparava facendo fare ai lacrimogeni una traiettoria a parabola secondo disposizioni, ma il maggiore Cappello, vista l'inefficacia dell'operato del carabiniere di leva, confiscandogli il lancia granate (con il quale si lanciano i lacrimogeni) gli intim? di aprirgli i lacrimogeni da lanciare. Il Gas che perdono una volta aperti intossicarono Placanica che venne accompagnato in una via laterale per riprendersi, ma durante il trasferimento assistette anche a scene di violenza da parte di due maggiori nei confronti di altre persone (probabilmente reporter) il che gli provoc? anche il rigurgito. al che venne fatto salire sulla camionetta per esser trasportato al vicino ospedale.
Una quindicina di dimostranti, appartenente al gruppo pi? folto che si era scontrato con la carica dei carabinieri in Via Caffa, insegu? i militari in ritirata fino a piazza Alimonda. L'inseguimento si interruppe quando, lasciato indietro dall'intera compagnia, ma non isolato, uno dei due Defender che seguiva l'operazione di ordine pubblico venne fatto oggetto di attacchi da parte degli inseguitori. Il mezzo fu danneggiato a tergo e dal lato destro, con pietre, una palanchina di legno e un estintore rosso marca Sima di circa 5 kg, riconosciuto in data 23.7.01 dalla titolare del distributore Q8 in via Tolemaide 13, Ernesta Neri.[2] Dalle foto scattate in occasione dell'intervento dei carabinieri, durante la ritirata, sono visibili due estintori, uno portato a mano da un carabiniere, un altro a terra sull'asfalto.
L'assalto fu accompagnato da urla quali "bastardi, vi ammazziamo", secondo quanto dichiarato al giudice da Massimiliano Monai uno degli indagati.[3]
Luciano Salvati, abitante della zona affermer? che "vi era un gran frastuono, sulla camionetta arrivava di tutto, presumibilmente pietre, e vi era gente intorno che inveiva contro gli occupanti, sembrava un assalto organizzato nei confronti del mezzo che purtroppo era rimasto isolato dagli altri."[4].
Dall'ordinanza del P.M. si riporta testualmente: "tale circostanza ? confermata indirettamente anche da quanto riferito da James Matthews la sera stessa durante una riunione di cui agli atti vi ? la registrazione del suo intervento. In tale circostanza il suddetto cerca, a suo dire, di dissuadere i manifestanti dalla aggressione: "io corsi davanti alle persone che lanciavano oggetti contro il furgone e dissi loro di smettere. Se la polizia (quelli sul furgone) volevano ritirarsi doveva esserle permesso. Era il motivo per il quale eravamo l? non per uccidere dei poliziotti."[5]
La persona che aveva usato la palanchina (sensazionalisticamente definita trave dai media) dichiarer? al magistrato di aver visto il volto di un carabiniere, Raffone, di averne colpito la sagoma e di averlo poi visto accucciarsi." Placanica avrebbe cercato di proteggerlo, anche urlando "finitela, andatevene!".[6]
A loro dire, i carabinieri Placanica e Raffone furono feriti in questa fase dagli assalitori. Placanica al viso da pietre. Ci fu pure un tentativo di aprire le porte posteriori del mezzo e di tirare fuori i carabinieri.
L'estintore, lanciato contro il mezzo, rimbalz? contro la ruota di scorta. Successivamente un altro assalitore, con il viso coperto da un passamontagna, riprese da terra l'estintore e lo sollev? in alto, dirigendosi verso la parte posteriore del Defender, dove si trovava Placanica. Placanica, che aveva gi? estratto ed armato la propria pistola (causando l'allontanamento di alcuni degli assalitori) prima ancora che l'estintore venisse sollevato dal dimostrante a circa 4 metri di distanza, spar? due colpi. Uno colp? il manifestante che aveva alzato l'estintore. Il fatto fu documentato da una famosa foto, di Dylan Martinez, fotografo della Reuters.[7]
Il mezzo riusc? dopo pochi secondi a ripartire, investendo per due volte l'assalitore rimasto a terra colpito dal proiettile, identificato successivamente come Carlo Giuliani. I tre carabinieri riuscirono a mettersi in salvo raggiungendo i colleghi presenti a alcune decine di metri di distanza nella parte bassa di via Caffa.
Placanica, che tra i tre appariva ferito pi? gravemente, fu portato subito al pronto soccorso, per essere poi prelevato per testimoniare sui fatti e riportato al pronto soccorso, dove gli furono riscontrate lievi escoriazioni con una prognosi di 7 giorni. Anche Dario Raffone fu portato al pronto soccorso (prognosi di 8 giorni).
Successivamente, il magistrato, data la gravit? dei fatti, ordin? una consulenza medico-legale dei due carabinieri, che ebbe il seguente esito:
"Placanica Mario il 20/7/2001 a seguito di traumatismi contusivi vari riport? un trauma cranico con ferita lacero-contusa al vertice, una contusione semplice all?avambraccio destro, ed una forte contusione alla gamba destra con edema diffuso a tutta la gamba. La ferita lacero-contusa al vertice ? del tutto compatibile con una pietrata. Le altre lesioni non hanno avuto caratteristiche tali da consentire un?identificazione precisa del mezzo contundente".
"Raffone Dario il 20/7/2001, a seguito di traumatismi contusivi vari riport? una contusione escoriata alla met? destra del viso, una contusione escoriata in sede scapolare destra, nonch? contusioni varie agli arti superiori. La lesione al viso aveva caratteristiche tali da renderla compatibile con una pietrata, mentre quella in sede scapolare destra appare compatibile con un colpo di un corpo dotato di uno spigolo ad angolo retto quale, verosimilmente, una tavola. Le altre contusioni non presentavano caratteristiche tali da consentire ipotesi per precisare il mezzo contundente".
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In un paese con i coglioni al posto giusto (ovvero in basso all'altezza cavallo e non in alto appoggiati sul collo) l'unico messaggio che doveva passare ?: CHI CERCA (e aggiungerei anche FORTEMENTE) TROVA...
Qui invece no... Giuliani diventa un EROE, gli si intitola una PIAZZA, una SALA all'interno del palazzo del consiglio e la mamma diventa SENATRICE....
Che popolo di IMBECILLI...
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