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il primo carcere modello

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    #76
    Originally posted by Torakiky View Post
    Esprimere pubblicamente
    E quindi ?

    Non ho capito

    Il carcere non ? mica l'area 51 eh
    Last edited by ala70; 26-07-11, 09:18.

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      #77
      Originally posted by thor74 View Post
      noi non intendevamo un modello da seguire ma una riflessione, se vedi il mio post su Mamone, che ? qu? in Italia, capisce che anche nel piccolo ? impossibile farlo, ma hanno provato a dare una detenzione "diversa" dal solito carcere
      la detenzione diversa dal solito si chiamano "lavori forzati"

      in quell'articolo si parla di una persona che ha commesso un omicidio e cosa ha avuto come "pena"? 7 anni a vivere praticamente in maniera normale in una terra, con vitto e alloggio pagati...
      a questo punto il mio raggionamento ?: se questo ? il carcere... se il lavoro mi va male, ho problemi economici etc etc... sai che faccio? ammazzo una 30 ina di persone, cos? mi danno 20 anni, non l'ergastolo purtroppo, e vado a cambiare vita in "prigione"... che figo eh?

      se invece la prigione fosse qualcosa di temuto, dove sudi, dove MUORI per la pena capitale... avresti PAURA di finirci e quindi si farebbe PREVENZIONE e non solo rieducazione...

      anche perch? diciamocela tutta, se te stai 7 anni in prigione, in quella prigione, quando esci che ti scontri con il mondo reale, dove non trovi un lavoro perch? sei un ASSASSINO, dove se trovi il lavoro ? mal pagato e magari non arrivi a fine mese... che fai? CERCHI DI TORNARE IN PRIGIONE...

      quindi direi di non seguire quel esempio, ma di cambiare i carceri attuali, migliorando le condizioni di vita si, ma mettendo i lavori forzati, facendo faticare i dete

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        #78
        Originally posted by Torakiky View Post
        Esprimere pubblicamente
        esprimerti pubblicamente ti da la sensazione di fare ancora parte di quel mondo esterno di cui ti hanno privato se pure materialmente non ne fai pi? parte, ma finita la tua pena ci tornerai in quel mondo esterno, se mi annulli non dandomi quella possibilit? di contatto torni fuori da disadattato ? un grido per dire che esistono pure loro

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          #79
          Originally posted by ala70 View Post
          E quindi ?

          Non ho mica capito

          Il carcere non ? mica l'area 51 eh
          Se un detenuto vuole scrivere una lettera a sua madre ok, se vuole sfruttare l'effetto amplificante del web e dei media (a spese dello Stato, quindi mie) per esprimere le sue opinioni (dopo aver dimostrato con i fatti di essere un soggetto non degno/maturo di questa libert?) credo sia in contrasto con l'idea di detenzione.
          Il parallelo con la libert? di movimento ? particolarmente calzante: non lo faccio andare in giro a far ulteriori danni, non lo faccio andare in giro neanche "virtualmente".
          Poi, se vogliamo discutere di graduale ritorno a questa possibilit? (cos? come a quella di poter uscire temporaneamente dal carcere) in maniera strettamente controllata e valutando caso per caso sono d'accordissimo, ma sempre salvaguardando i due principi che ho espresso qualche post addietro: a spese sue e non come premio per buona condotta o altro, ma come parte di un programma di recupero prestabilito e revocabile in caso di cattiva condotta o altro.

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            #80
            Originally posted by thor74 View Post
            esprimerti pubblicamente ti da la sensazione di fare ancora parte di quel mondo esterno di cui ti hanno privato se pure materialmente non ne fai pi? parte, ma finita la tua pena ci tornerai in quel mondo esterno, se mi annulli non dandomi quella possibilit? di contatto torni fuori da disadattato ? un grido per dire che esistono pure loro
            Ti "annullo" temporaneamente con finalit? punitive e deterrenti (secondo me indispensabili), poi gradualmente ti "reinserisco" (anche con programmi di recupero, ovviamente) per poi finalmente, allo scontare della pena, ridarti tutte le libert?, possibilmente avendoti insegnato a farne miglior uso

            Mi pare che abbiano "gridato" a sufficienza prima di andare in carcere...

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              #81
              Originally posted by Blue Ice View Post
              la detenzione diversa dal solito si chiamano "lavori forzati"

              in quell'articolo si parla di una persona che ha commesso un omicidio e cosa ha avuto come "pena"? 7 anni a vivere praticamente in maniera normale in una terra, con vitto e alloggio pagati...
              a questo punto il mio raggionamento ?: se questo ? il carcere... se il lavoro mi va male, ho problemi economici etc etc... sai che faccio? ammazzo una 30 ina di persone, cos? mi danno 20 anni, non l'ergastolo purtroppo, e vado a cambiare vita in "prigione"... che figo eh?

              se invece la prigione fosse qualcosa di temuto, dove sudi, dove MUORI per la pena capitale... avresti PAURA di finirci e quindi si farebbe PREVENZIONE e non solo rieducazione...

              anche perch? diciamocela tutta, se te stai 7 anni in prigione, in quella prigione, quando esci che ti scontri con il mondo reale, dove non trovi un lavoro perch? sei un ASSASSINO, dove se trovi il lavoro ? mal pagato e magari non arrivi a fine mese... che fai? CERCHI DI TORNARE IN PRIGIONE...

              quindi direi di non seguire quel esempio, ma di cambiare i carceri attuali, migliorando le condizioni di vita si, ma mettendo i lavori forzati, facendo faticare i dete
              penso che sul pagare il proprio debito con la societ? lavorando siamo tutti daccordo, ma non annulando la persona, perch? quando esce appunto deve avere la possibilit? di tornare una persona normale, che il modello postato nel primo post sia una libert? troppo grande son daccordo con te, infatti la prima cosa che mi ? venuta in mente ? stata il film "fuga da New york" poi mi son ricordato di Mamone appunto che dimostra quanto fallimentare sia un modello simile

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                #82
                Originally posted by Torakiky View Post
                se vuole sfruttare l'effetto amplificante del web e dei media (a spese dello Stato, quindi mie) per esprimere le sue opinioni
                Fammi capire un attimo

                Negare la possibilit? al detenuto di gridare il proprio dolore e il proprio disagio che vantaggi comporterebbe ?

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                  #83
                  Originally posted by Blue Ice View Post
                  la detenzione diversa dal solito si chiamano "lavori forzati"

                  in quell'articolo si parla di una persona che ha commesso un omicidio e cosa ha avuto come "pena"? 7 anni a vivere praticamente in maniera normale in una terra, con vitto e alloggio pagati...
                  a questo punto il mio raggionamento ?: se questo ? il carcere... se il lavoro mi va male, ho problemi economici etc etc... sai che faccio? ammazzo una 30 ina di persone, cos? mi danno 20 anni, non l'ergastolo purtroppo, e vado a cambiare vita in "prigione"... che figo eh?

                  se invece la prigione fosse qualcosa di temuto, dove sudi, dove MUORI per la pena capitale... avresti PAURA di finirci e quindi si farebbe PREVENZIONE e non solo rieducazione...

                  anche perch? diciamocela tutta, se te stai 7 anni in prigione, in quella prigione, quando esci che ti scontri con il mondo reale, dove non trovi un lavoro perch? sei un ASSASSINO, dove se trovi il lavoro ? mal pagato e magari non arrivi a fine mese... che fai? CERCHI DI TORNARE IN PRIGIONE...
                  Quoto.
                  Come similitudine, era stato fatto uno studio su alcuni ospedali di nuova concezione (mi pare in USA o UK) pubblici, quindi accessibili a fasce di popolazione meno abbienti: un fenomeno singolare era costituito dal fatto che molti ammalati avevano ricadute con frequenza oltre il normale. Alla fine, era risultato che l'ospedale era meglio della vita reale dei pazienti (ambienti pi? belli, cibo migliore e garantito, miglior socialit?) e quindi questi facevano di tutto per tornarci, arrivando a ferirsi volontariamente o ignorare le terapie post-degenza

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                    #84
                    Originally posted by Torakiky View Post
                    Ti "annullo" temporaneamente con finalit? punitive e deterrenti (secondo me indispensabili), poi gradualmente ti "reinserisco" (anche con programmi di recupero, ovviamente) per poi finalmente, allo scontare della pena, ridarti tutte le libert?, possibilmente avendoti insegnato a farne miglior uso

                    Mi pare che abbiano "gridato" a sufficienza prima di andare in carcere...
                    al di l? del crimine commesso si resta comunque esseri umani.
                    il mondo ? ancora cos? lontano dal capire che dalla rieducazione carceraria pu? nascere qualcosa di buono
                    mentre la punizione e il diprezzo per le azioni compiute lascia integro lo sporco del reato.

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                      #85
                      Originally posted by ala70 View Post
                      Fammi capire un attimo

                      Negare la possibilit? al detenuto di gridare il proprio dolore e il proprio disagio che vantaggi comporterebbe ?
                      Gridare a chi? Stiamo parlando di persone che hanno causato sofferenze: chi rid? alle famiglie gli assassinati? E come credi che si sentano vedendo lettere come quelle di Radio Carcere?
                      Io da cittadino VOGLIO punire chi commette un reato: siamo una societ? civile e non posso farlo direttamente, ci penser? un terzo a farlo per me in maniera impersonale, ma VOGLIO che sia fatto.
                      Siccome il colpevole ? lui, io danneggiato merito maggior considerazione: ? una questione di equit?

                      Sul fronte vantaggi, ? parte del processo si apprendimento e prevenzione: ti faccio provare cosa succede, dopodich? ti insegno come evitarlo.

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                        #86
                        Originally posted by maddalena View Post
                        al di l? del crimine commesso si resta comunque esseri umani.
                        il mondo ? ancora cos? lontano dal capire che dalla rieducazione carceraria pu? nascere qualcosa di buono
                        mentre la punizione e il diprezzo per le azioni compiute lascia integro lo sporco del reato.
                        Mi pare di stare dicendo le stesse cose: io alla rieducazione aggiungerei (quindi non sostituirei) la parte punitiva.

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                          #87
                          Originally posted by Torakiky View Post
                          Gridare a chi? Stiamo parlando di persone che hanno causato sofferenze: chi rid? alle famiglie gli assassinati?
                          A parte il fatto che la met? della popolazione carceraria ? composta da uomini e donne in attesa di giudizio e che la rimanente met? ? composta da uomini e donne detenuti per reati minori........

                          Detto questo

                          Non tapperei la bocca neanche a un cane in catena

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                            #88
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                            Certo che prendere ad esempio una nazione, che se viene ricercata su google come "norvegia", in prima pagina vi ? la notizia che un singolo, che ha assassinato / giustiziato 93 persone, avr? come massimo di pena 20 anni e rotti, perch? NON ESISTE ERGASTOLO O PENA DI MORTE, e un paese dove gli organi di polizia danno una stima dei morti e dopo giorni la rivedono al RIBASSO di 16 persone... ? proprio da prendere a modello si si... BEL MODELLO DA NON SEGUIRE!
                            va che la novegia non ? identificabile con un pazzo omicida
                            mi annulli millenni di storia cos??
                            ahhh povero Henrik Ibsen, se ti sentisse
                            gli spiriti della verit? e della libert? sono i pilastri della societ?.

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                              #89
                              Originally posted by maddalena View Post
                              al di l? del crimine commesso si resta comunque esseri umani.
                              il mondo ? ancora cos? lontano dal capire che dalla rieducazione carceraria pu? nascere qualcosa di buono
                              mentre la punizione e il diprezzo per le azioni compiute lascia integro lo sporco del reato.
                              infatti il giusto sta nel mezzo:
                              il carcere non ? una "vacanza" a conto dello Stato, ma un luogo dove tu carcerato vieni rispetato come essere umano, ma allo stesso tempo paghi il tuo debito con la societ?, facendo lavori appunto per la societ?, non parlo di lavori da schiavo intendiamoci una volta che tu hai pagato il tuo debito torni ad essere una persona libera sta a te non ricadere in carcere
                              il togliere la possibilit? di comunicazione con l'esterno, annulla solamente la persona incarcerata con le relative conseguenze...

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                                #90
                                Originally posted by ala70 View Post
                                A parte il fatto che la met? della popolazione carceraria ? composta da uomini e donne in attesa di giudizio e che la rimanente met? ? composta da uomini e donne detenuti per reati minori........

                                Detto questo

                                Non tapperei la bocca neanche a un cane in catena
                                ti approvo A GRAN VOCE Ala
                                Last edited by maddalena; 26-07-11, 09:48.

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