Ieri io e dingo decidiamo di andare a fare finalmente due scambi a tennis.
Premetto che abbiamo tentato la stessa "impresa" la settimana precedente, ma causa temporale con annessa arca di No? il campo (ovviamente all'aperto perch? in quelli chiusi devono giocare i "fenomeni" del calcetto) risultava impraticabile.
Quindi arriviamo al campo, iniziamo a fare due scambi per riprendere la mano con la racchetta che fino a quel giorno, nel mio caso, giaceva in uno stato dove, tra un p?, le facevano compagnia solo i ragni.
Il problema sta nel fatto che anche questo campo (ovviamente all'aperto sotto 35 gradi di sole) la sera viene adibito al calcetto e quindi a poca distanza dalla linea di fondo del tennis sono fissate le porte da calcio. Ovviamente gli scambi a fondo campo risultano improponibili sentendo sempre dietro di s? una "presenza oscura".
Ora mi arriva una pallina che rimbalza proprio sulla linea ed io, non curante della presenza alle mie spalle poich? troppo concentrato nel gesto di tirare una sassata dall'altra parte, incomincio a fare il movimento per un diritto "micidiale" alla Wimbledon che per? becca il palo della porta da calcio e di rimbalzo fa infrangere la racchetta sul mio arco sopraccigliare. Non mi ha fatto male ne nulla, per? sangue ovvimente ne ? uscito ed io mi chiedo se in questo c****o di paese ? possibile farsi male per colpa di strutture male organizzate. Ma fare dei campi da tennis adibiti solo per quello no? Non bastano gi? 200 campi da calcetto al km quadrato, anche quelli da tennis lo devono essere? O per lo meno spostare le porte per poi rimetterle in sede quando servono?
Resta il fatto che ci vuole anche una bella dose di sfiga
Premetto che abbiamo tentato la stessa "impresa" la settimana precedente, ma causa temporale con annessa arca di No? il campo (ovviamente all'aperto perch? in quelli chiusi devono giocare i "fenomeni" del calcetto) risultava impraticabile.
Quindi arriviamo al campo, iniziamo a fare due scambi per riprendere la mano con la racchetta che fino a quel giorno, nel mio caso, giaceva in uno stato dove, tra un p?, le facevano compagnia solo i ragni.
Il problema sta nel fatto che anche questo campo (ovviamente all'aperto sotto 35 gradi di sole) la sera viene adibito al calcetto e quindi a poca distanza dalla linea di fondo del tennis sono fissate le porte da calcio. Ovviamente gli scambi a fondo campo risultano improponibili sentendo sempre dietro di s? una "presenza oscura".
Ora mi arriva una pallina che rimbalza proprio sulla linea ed io, non curante della presenza alle mie spalle poich? troppo concentrato nel gesto di tirare una sassata dall'altra parte, incomincio a fare il movimento per un diritto "micidiale" alla Wimbledon che per? becca il palo della porta da calcio e di rimbalzo fa infrangere la racchetta sul mio arco sopraccigliare. Non mi ha fatto male ne nulla, per? sangue ovvimente ne ? uscito ed io mi chiedo se in questo c****o di paese ? possibile farsi male per colpa di strutture male organizzate. Ma fare dei campi da tennis adibiti solo per quello no? Non bastano gi? 200 campi da calcetto al km quadrato, anche quelli da tennis lo devono essere? O per lo meno spostare le porte per poi rimetterle in sede quando servono?
Resta il fatto che ci vuole anche una bella dose di sfiga
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