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Ma è sempre meglio partecipare no?
Bello ? d'intorno il rapido cadere
delle morte energie, che non han fine.
Bello ? nel cuore il lento soggiacere
delle passioni, mentre imbianca il crine.
E qualcosa s'en va, senza che mai
faccia ritorno al vivere fatale.
Volgiti indietro, e la miseria udrai,
la miseria che piange, in sulle scale.
Tanto gentile e tant'onesta pare
la donna mia, mentr'ella altrui saluta,
che al vederla cos? bene vestuta,
quindici lire le si posson dare.
Va per i cieli denzi un nembo scuro
ed ? l'anima mia che le va dietro.
O dolcezza di un tempo meno duro,
O durezza di pi? di mezzo metro.
Su per le calli, torturando i calli,
le valli, gli avalli e le convalli
rammento te, mazza di S.Giuseppe,
quando Letricia mia, quando vedrai
Pape Satan, Pape Satan Aleppe.
Volgiti indietro, la miseria udrai,
la miseria che piange sulle scale.
(E' commovente eh?)
Rotto ? questo mio cuore.
E' rotto e frale,
? rotto, ? rotto; ? rotto, ? rotto, ? rotto
ed io me ne strapongo sopra e sotto.
A stracci, a pezzi, a morsi, a cenci, a ciocchi,
a minuzzoli, a pugni, a mani, a sacchi.
A falde, a spoglie, a spolverini, a ciocche,
a spicchi, a foglie, a picchi, a pocchie, a pacchie,
a quadri, a cubi, a tondi, a perle, a fiori.
Le donne, i cavalier, l'armi e gli amori.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
arma la poppa e salpa verso il mondo
l? dove chiederai: ? lei, ? lei quel tal signore
che sedeva accanto a me sul tranvai?
E quest'amore, per cui piangete o donne
e lacrimate forte
che il Re di Creta
? condannato a morte.
Presso la culla
in dolce atto d'amore.
A l'ombra dei cipressi
e dentro l'urne.
Se mi scappa, chi mai l'afferrer??
Amor che null'amato, amar perdona
se tu le mani ormai ti sei lavate
ti consegno il mio cuor dentro una biscia
floscia, s'inguscia, nella grascia, ambascia,
all'uscio dell'angoscia cresce ed esce,
ripasce e poscia pasce e pesce piglia
quella biscia che in cuor freddo bisci?.
Tutto di verde mi voglio vestire.
Tore ? partuto e sola ti ha lasciato.
Quando Rosina scende gi? dal monte.
A marechiaro ci sta una finestra
dove ognuno ci fa una fermatina, e se ne va
e se ne va per la via vagabonda
allegra o moribonda, mesta o cogitabonda
o bionda, o bella bionda
sei come l'onda.
Quando andai a vedere il film ne rimasi completamente rapito, non sapevo (colpevolmente) si riferisse ad una poesia...quando la lessi...beh mi direte voi per chi non la conosce gi?
Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo pi? profondo che va da un polo all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro n? ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo ? sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi trover?, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
“Invictus” ? una poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley (1849-1903). Il titolo proviene dal latino e significa “invitto”, ossia “mai sconfitto”.
non sono ferrata nelle poesie. amo leggerle e ne conosco davvero poche.
ogni volta per? che le leggo mi immergo in un mondo fatto di sogni, paure, desideri, sentimenti, che appartiene a qualcun altro. e mi sento parte di quel mondo.
mi piacerebbe trovare una poesia che per? rappresenti anche me in certi momenti...
e ho sempre fatto una faticaccia!
non sono ferrata nelle poesie. amo leggerle e ne conosco davvero poche.
ogni volta per? che le leggo mi immergo in un mondo fatto di sogni, paure, desideri, sentimenti, che appartiene a qualcun altro. e mi sento parte di quel mondo.
mi piacerebbe trovare una poesia che per? rappresenti anche me in certi momenti...
e ho sempre fatto una faticaccia!
UNA poesia che ti rappresenti non esiste
Ne esiste, credo, UNA per ogni istante della nostra vita
Leggetevi le poesie di NIZAR QABBANI! sono bellissime!
O Signore, il mio cuore non mi basta piu',
quella che io amo e' grande quanto il mondo:
mettimene nel petto un altro
che sia grande quanto il mondo.
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Continui a chiedermi la data della mia nascita
prendi nota dunque
cio' che tu non sai,
la data del tuo amore:
quella e' per me la data della mia nascita.
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Io non ho detto loro di te
ma essi videro che ti lavavi nelle mie pupille
io non ho parlato loro di te
ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro e nei miei fogli
L'amore ha un profumo
non possono non profumare i campi di pesco.
_______________________________
Dall'alto del poggio raggiunto
mi gusto il tramonto che arriva.
Il sole tuttora radioso,
prepara il suo tuffo nel buio.
Vorrei poterlo fermare..
troppo poca ? la luce che resta...
Ma ,questo, non mi ? dato volerlo:
posso solo godermi il momento!
Contemplo ,allora, e ricordo
i trascorsi del giorno cadente.
E' un esame di guida alla vita
per le future albe sorgenti
Mario Cipriani (mio nonno,che scrisse questa "poesia" 3 giorni prima di morire)
Il mio viso mi guarda e sembra volermi dire,
con parole che non ha,
quanta tristezza vede nei miei occhi.
I miei occhi mi guardano
e vedono lacrime represse
che vorrebbero scorrere come ruscelli inarrestabili.
Le mie lacrime mi impediscono di vedermi,
ma sentono il dolore di tutta una vita
spesa nell?inutile tentativo di poter trovare,
in quello specchio, un volto sereno.
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