Omicidio del commissario Calabresi
Il commissario di polizia Luigi Calabresi viene assassinato a Milano. Era stato oggetto di una accesa campagna di stampa che lo riteneva coinvolto, a livello morale, con la morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli.
Nel 1988, in seguito alle dichiarazioni di Leonardo Marino, saranno accusati dell'omicidio Adriano Sofri, all'epoca leader di Lotta Continua, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani, anch'essi, come lo stesso Marino, parte dell'organizzazione extraparlamentare.
Dopo una lunga e discussa vicenda giudiziaria, i tre saranno giudicati colpevoli.
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Il commissario di polizia Luigi Calabresi viene assassinato a Milano. Era stato oggetto di una accesa campagna di stampa che lo riteneva coinvolto, a livello morale, con la morte del ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli.
Nel 1988, in seguito alle dichiarazioni di Leonardo Marino, saranno accusati dell'omicidio Adriano Sofri, all'epoca leader di Lotta Continua, Ovidio Bompressi e Giorgio Pietrostefani, anch'essi, come lo stesso Marino, parte dell'organizzazione extraparlamentare.
Dopo una lunga e discussa vicenda giudiziaria, i tre saranno giudicati colpevoli.
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