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A chi lo date il 5x1000?
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amici di tangueit?
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LETTERA APERTA DI CARLO GIORGETTI, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE
Benvenuti nel sito dell’associazione “Amici di Tangui?ta-Onlus” e soprattutto benvenuti a quanti, avendolo magari aperto per caso, si lasceranno catturare dal suo contenuto e decideranno di aiutarci a far sopravvivere gli Ospedali di Tangui?ta (Benin) ed Afagnan (Togo), Paesi tra i pi? poveri dell’Africa sub-sahariana. Dal 1984 attraverso questi ospedali aiutiamo la popolazione di luoghi dove imperano la miseria, l’estrema pover- t?, le epidemie ricorrenti e i morbi endemici. Tutto ci? ? ora enormemente aggravato dal flagello dell’Aids, che porta alla morte migliaia di adulti e bambini lasciandosi dietro migliaia di orfani sieropositivi, bisognosi di cure e assistenza.
Credo che almeno una volta nella vita tutti dovremmo riflettere sulla spaventosa realt? dell’Africa. Personalmente me ne resi conto nel lontano 1981 e in verit? non fu per una particolare forma di sensibilit? nei confronti di quella povera gente: prima di allora anch’io, come molti, mi limitavo a qualche offerta casuale di denaro, e tutto finiva l?. Purtroppo in quegli anni un evento tragico colp? in modo devastante i miei affetti. Nella disperazione di quei momenti, insieme a tante dimostrazioni di affetto e solidariet? ebbi l’occasione di conoscere persone di tempra eccezionale. Tra queste Fra Fiorenzo Priuli. Missionario Fatebenefratelli, aveva gi? speso parte della sua giovane vita a contatto con le terribili condizioni di vita di quella parte d’Africa dove, insieme ad alcuni coraggiosi Confra- telli, era riuscito a creare con estrema difficolt? due piccoli dispensari sanitari.
Fu lui a spronare me e mia moglie Augusta a recarci per la prima volta a Tangui?ta. Fu un’esperienza sconvolgen- te, poich? giungemmo nel pieno di un’epidemia di morbillo che in due settimane port? alla morte tremila bambini. A quel primo viaggio se ne aggiunsero altri ed altri ancora, perch? l’esperienza “dal vivo” porta a coinvolgersi profondamente, soprattutto avendo assistito inermi alla morte di migliaia di bambini per infezioni da noi banali, inseguiti dal ricordo di occhi immensi, miti e rassegnati che rimane dentro, incancellabile.
L’idea di fondare un’associazione nacque proprio al rientro da uno di quei viaggi. All’inizio eravamo poco pi? di una decina di amici, poi pian piano il cerchio si ? allargato ed oggi siamo pi? di trecento a prendere a cuore l’avvenire di questi ospedali. Lo facciamo inviando fondi, materiali, medicinali e attrezzature, tamponando le emergenze, portando avanti progetti mirati e curando che non un solo centesimo vada disperso.
I piccoli dispensari di allora sono oggi ospedali con pi? di 200 letti, che hanno raggiunto fama vastissima tra gli abitanti di villaggi anche lontanissimi, da dove ogni giorno arriva una moltitudine di malati. Tuttavia, consapevoli che ? pi? efficace “insegnare a pescare che regalare pesce”, l’associazione ha istituito il pro- getto “Borse di Studio” di cui beneficiano medici e personale paramedico indigeno. Organizziamo inoltre Corsi di Specializzazione tenuti da illustri medici e specialisti italiani che volontariamente si recano a Tangui?ta ed Afagnan pi? volte l’anno.
La consapevolezza che con il nostro contributo tanti poveri possono sperare in una vita meno crudele ci fa supe- rare l’imbarazzo di tendere la mano a chi ancora non ci conosce, nella speranza che Internet ci aiuti ad allargare sempre di pi? il cerchio della solidariet?. Ringrazio fin d’ora tutti coloro che vorranno aiutare la nostra Associazione.
Carlo Giorgetti
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io lo posso dare ad una persona sola.. altrimenti si incazza e son dolori
certo che voi siete fatti strani....
5 x 1000 ?????
il mio ? pi? o meno 35x180...
diametro per lunghezza
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