Oggi mia mamma compie 59 anni.
Stasera le regaler? una cosa semplice, questa poesia di Pasolini scritta da me su di una pergamena.
A me sta poesia fa piangere, ma nella sua drammaticit? canta l'amore immenso che ho per mia madre, donna strepitosa che mi ha portato in grembo per 9 mesi.
Tutti noi dobbiamo tutto a nostra madre.
Vi volevo rendere partecipi. Leggete.
Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini
E' difficile dire con parole di figlio
ci? a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ci? che ? stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ci? ch'? orrendo conoscere:
? dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo ? dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senz'anima.
Perch? l'anima ? in te. Sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore ? la mia schiavit?:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
L'unica tinta, l'unica forma: ora ? finita.
Sopravviviamo: ed ? la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile...
Stasera le regaler? una cosa semplice, questa poesia di Pasolini scritta da me su di una pergamena.
A me sta poesia fa piangere, ma nella sua drammaticit? canta l'amore immenso che ho per mia madre, donna strepitosa che mi ha portato in grembo per 9 mesi.
Tutti noi dobbiamo tutto a nostra madre.
Vi volevo rendere partecipi. Leggete.
Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini
E' difficile dire con parole di figlio
ci? a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ci? che ? stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per questo devo dirti ci? ch'? orrendo conoscere:
? dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo ? dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame
d'amore, dell'amore di corpi senz'anima.
Perch? l'anima ? in te. Sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore ? la mia schiavit?:
ho passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l'unico modo per sentire la vita,
L'unica tinta, l'unica forma: ora ? finita.
Sopravviviamo: ed ? la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile...
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