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4 aprile 1968

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    #1

    4 aprile 1968

    4 aprile 1968

    L'assassinio di Martin Luther King



    Il 4 aprile 1968 il pastore protestante, attivista politico, leader dei diritti civili e premio Nobel per la pace statunitense, Martin Luther King viene ucciso a Memphis, segnando una data tragica per la storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Spesso accostato a Ghandi per il suo impegno per la resistenza non-violenta contro la discriminazione, Martin Luther King ? stato uno dei pi? giovani premi Nobel per la pace: lo ha infatti ricevuto nel 1964, quando aveva solo 35 anni. Pi? volte arrestato e ostacolato dagli ambienti segregazionisti del Sud degli Stati Uniti, sia in modo legale, che illegale, attraverso le manovre sviluppate dall'FBI per raccogliere o costruire prove volte ad incriminarlo, Mart in Luther King aveva ricevuto molteplici minaccie. Il 4 aprile 1968, mentre ? sul balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee, poco prima di partecipare ad un incontro locale in una chiesa, una scarica di colpi di arma da fuoco lo uccide in pochi minuti.

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    #2
    [YOUTUBE]7MiP3BoUd_M[/YOUTUBE]

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      #3
      nient'altro da aggiungere....................

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        #4
        onore e rispetto

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          #5

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            #6
            Lo passavo in laboratorio linguistico nelle mie terze classi e la domanda pi? tipica era: "ma come parla?"
            E bisognava spiegar loro che King era un predicatore e dava alle sue frasi quella cadenza tipica e che era un'abitudine consolidata nelle chiese della gente di colore avere i commenti del pubblico
            Last edited by nonno enio; 04-04-11, 11:55.

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              #7
              Quando penso a queste persone rifletto sempre sul fatto che oltre a credere fermamente in quello che faceva lui non aveva paura di morire per il suo ideale e per fare una cosa giusta di cui poi avrebbero usufruito tutti i suoi simili. Praticamente avere la consapevolezza di dare la vita per il vantaggio del prossimo e per avere un mondo migliore.
              Un coraggio e una umanit? infinita che spesso ti fa sentire una cacchetta in confronto.

              Quello che penso spesso anche di Falcone e Borsellino.
              Last edited by FIloGhemEnO; 04-04-11, 12:35.

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                #8
                Se ne faceva fuori di gente per bene, negli USA, nei sixties...

                Se volete una lettura di sollazzo, ma a detta di molti non cos? lontana dalla realt? di quegli anni, vi consiglio i romanzi di Ellroy (la "Trilogia": "sei pezzi da mille", "American Tabloid", "Sangue randagio").

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                  #9
                  Un pensiero a Fratello Martin.
                  Speriamo che almeno lass? abbia visto realizzato il suo sogno....

                  "Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza"

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