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I lavori che vorremmo fare...
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Originally posted by bratz View PostA differenza di quanto si pensi le scorie nucleari, non vengono prodotte solo da centrali nucleari, ma vengono prodotte anche da Medicina, prodotte principalmente da alcuni macchinari per analisi, Industriali, prodotte sia per le analisi produttive di parti metalliche, che da altre applicazioni di analisi e ricerca.
Per smaltire le scorie basterebbe forse buttarle dentro vulcani attivi o cmq in profondit? nella terra..oppure un altro modo sarebbe "spararle" nello spazio.
Ho letto da qualche parte che hanno inventato un meccanismo che utilizza tali scorie per produrre energia utilizzando il piombo come liquido refrigerante. Ma sinceramente non so se funziona e non ho pi? seguito la cosaeeeeeeeh? ..chiss? come mai nessuno c'era arrivato prima
mi sembra tanto il metodo bassolino (o bertolaso)Last edited by syd87; 01-03-11, 15:24.
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Fotografaro ufficiale
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Originally posted by sgamino81 View Post
Quello e' il metodo
Toto' Riina...
ma non penso sia il migliore!!!!
Cioe' se sbatti un bandone di scorie in un vulcano attivo...
(a parte che magari qualcuno e' pure contento)
ma non so se a Catania o a Stromboli sarebbero contenti...
contamineresti tutto
il magma distrugge TUTTO e scompone tutte le molecole
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Originally posted by syd87 View Posteeeeeeeh? ..chiss? come mai nessuno c'era arrivato prima
mi sembra tanto il metodo bassolino (o bertolaso)
giusto uno dei tanti che si trova in rete http://www.zonanucleare.com/dossier_...adioattivi.htm
Il costo per la conservazione delle scorie nucleari ? enorme: secondo stime fatte nella seconda met? degli anni Novanta, solo per incapsulare e disporre in condizioni di sicurezza le scorie ad alto livello di radioattivit?, si dovranno spendere negli Stati uniti oltre 110 miliardi di dollari (al valore del 1996); in Canada, 9,7 miliardi; in Francia e Germania, rispettivamente oltre 7 e 5 miliardi.
La soluzione del problema non ? facile, data l'opposizione delle popolazioni allo stoccaggio delle scorie radioattive sul proprio territorio. C'? chi propone un unico sito in cui stoccare tutte le scorie e chi, invece, propone di ripartirle in pi? siti. C'? anche chi propone di inviare le scorie pi? pericolose in qualche paese disponibile a tenerle, naturalmente dietro forte compenso. Tale ipotesi viene per? respinta da altri, in base alla considerazione che ci? significherebbe esporre a rischio le popolazioni di questi paesi. C'? inoltre da tener conto del fatto che lo "smaltimento" delle scorie radioattive ? divenuto un lucroso affare per societ? senza scrupoli, che si occupano di esportare le scorie nei paesi pi? poveri senza le necessarie misure di sicurezza o di collocarle in contenitori che vengono gettati sul fondo del mare, con gravi conseguenze ambientali e sanitarie.
Il problema, ancora irrisolto ed economicamente molto oneroso, ? dove conservare in condizioni di sicurezza la crescente quantit? di scorie radioattive prodotte dagli impianti nucleari, che restano altamente pericolose per secoli e millenni.
Negli Stati uniti, ? stato deciso nel febbraio 2002 di concentrare le scorie radioattive in un unico deposito sotterraneo, che sar? costruito sotto il Monte Yucca (Nevada meridionale, 160 km a nord-ovest di Las Vegas). Nei suoi tunnel saranno conservate, in oltre 11000 contenitori, 70000 tonnellate di scorie radioattive (63000 provenienti da centrali elettronucleari e 7000 da impianti nucleari militari).
Il costo e la complessit? dell'operazione sono enormi. Solo per gli studi preliminari del terreno e il progetto sono stati spesi circa 7 miliardi di dollari; per la costruzione del deposito, si prevede una spesa di almeno 58 miliardi di dollari.
Si tratta poi di trasferirvi il materiale radioattivo, attualmente conservato in 131 depositi sotterranei distribuiti in 39 stati: per il trasporto occorreranno 4600 treni e autocarri che dovranno attraversare 44 stati.
I critici del progetto, soprattutto rappresentanti dello stato del Nevada e ambientalisti, sostengono che, quando il deposito sar? ultimato (con tutta probabilit? dopo il 2010), si sar? accumulata, al ritmo di circa 2300 tonnellate all'anno, una quantit? tale di scorie radioattive da richiedere la costruzione di un altro deposito. Sostengono inoltre che, in base a studi scientifici effettuati da commissioni non-governative, sar? impossibile impedire a lungo termine infiltrazioni di acque sotterranee nel deposito. [1]
La spesa per costruire [eventualmente] il bunker nucleare di Scanzano Jonico peser? sulla bolletta degli italiani per i prossimi 18 anni: si tratta di circa 100-110 euro per ogni utente, da pagare fino al 2021 attraverso un mini-prelievo sulle tariffe che servir? per finanziare la costruzione del deposito delle scorie ma anche i costi per il decommissioning e della messa in sicurezza delle quattro centrali chiuse nel 1987. In tutto sono pochi centesimi di euro (lo scorso anno [cio? nel 2002] erano 0,06 centesimi per kilowattora, ma la voce viene aggiornata periodicamente) al capitolo "Oneri generali di sistema".
Tradotto in cifre, significa circa 5-6 euro per ogni utente, che diventano oltre 100 euro al termine del periodo previsto dalla legge.
In realt?, questa sorta di "nuclear tax", gli italiani la stanno gi? pagando da due anni e precisamente dal maggio del 2001, quando un decreto del governo Amato ha previsto questo prelievo, quantificando in oltre 3,3 miliardi di euro al 2021 i costi per mettere in sicurezza gli 80 mila metri cubi di scorie frutto dell'attivit? nucleare: smantellamento delle centrali, combustibile irraggiato, rifiuti da industrie e ospedali. Fra il 2001 e il 2021, dunque alla voce "uscita dal nucleare" andranno oltre 3,3 miliardi di euro. La stima potrebbe per? lievitare, per effetto di lavori aggiuntivi in corso d'opera, costringendo l'Autorit? dell'Energia -che decide le tariffe elettriche- ad aumentare il prelievo per la messa in sicurezza del nucleare. Secondo le prime stime, il deposito da realizzare nella miniera di sale di Scanzano, dovrebbe costare sui 500 milioni di euro. Ma alcuni esperti paventano un costo fino a 1-2 miliardi per eseguire i lavori, il trasporto di materiali pericolosi ma anche i test e gli studi per valutare l'idoneit? del sito.
La "nuclear tax" versata attraverso le bollette, viene dalla Cassa Depositi e Prestiti "girata" alla Sogin, - la societ? ex Enel, oggi detenuta al 100% dal ministero dell'Economia - che deve gestire le operazioni di uscita dal nucleare. Sogin investe questi proventi in buoni del Tesoro, pronta a utilizzarli quanto serve. Secondo fonti del settore, oggi sarebbero gi? disponibili circa 700 milioni di euro. Fondi che servono anche per il trasporto delle scorie pi? pericolose in Gran Bretagna, a Sellafield, dove si trova uno dei pochissimi impianti al mondo in grado di eseguire le delicatissime operazioni di trattamento del combustibile irraggiato. In aprile ha preso il via una maxi-operazione di trasferimento che durer? pi? di un anno e costa, per il solo trasporto Oltremanica, 15 milioni di euro cui si aggiunge quello del riprocessamento del materiale radioattivo.
In realt?, il "conto" per l'addio al nucleare sulle tasche degli italiani ? gi? pesato per una cifra colossale, pi? del doppio dei 3,3 miliardi previsti nel 2001 che verranno pagati fino al 2021. Dal 1989, infatti, sempre sulle bollette elettriche, sono stati prelevati oltre 7,6 milioni di euro (in cifre rivalutate al 2003 si tratta di circa 9 miliardi e 523 milioni di euro) come rimborso all' Enel ma anche ad altre societ? fra cui l'Ansaldo, per il danno subito con la decisione di abbandonare il nucleare dopo il referendum del 1987. Si tratta dei cosiddetti "oneri nucleari" per compensare gli investimenti fatti, le infrastrutture, le commesse, il costo del combustibile, le turbine, inutilizzati dopo la "defenestrazione" dell'atomo. Come dire che la breve stagione del nucleare made in Italy e' costata al paese -oltre a roventi e infinite polemiche- la cifra colossale di 11 miliardi di euro, poco meno della Finanziaria 2004Last edited by bratz; 01-03-11, 16:02.
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Originally posted by bratz View Postil magma distrugge TUTTO e scompone tutte le molecole
..provoca anche l'immediato decadimento degli atomi radioattivi? chiedo eh..
si bell'articolo..ma dove si parla di mandare scorie nello spazio o nei vulcani che sccompongono le molecole?
dai su..Last edited by syd87; 01-03-11, 16:26.
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