http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/economia/2011/18-febbraio-2011/moto-morini-va-asta-55-milioni-19042000842.shtml
La Moto Morini, alla fine, andr? all?asta. La data ? quella del 13 aprile, il prezzo base ? di cinque milioni e mezzo, che comprende l?immobile di Casalecchio. In alternativa, senza la sede di via Porrettana, il prezzo ? 2,6 milioni.
IN VENDITA - Saranno in vendita, oltre appunto al capannone industriale di propriet? della procedura Moto Morini spa, tutti i beni che compongono l?intero complesso aziendale, e in particolare i marchi Moto Morini e Morini Franco Motori. E poi disegni, progetti, know how, clientela, avviamento e gli altri beni immateriali; impianti, attrezzature, macchinari, mobili e macchine d?ufficio, auto e cespiti; le scorte di magazzino con esclusione delle moto finite, sia nuove che usate, tutte vendute nel corso dell?esercizio provvisorio.
IL CURATORE FALLIMENTARE - Se al curatore fallimentare, Piero Aicardi, non giungeranno valide offerte per l?intero complesso comprensivo dell?immobile, saranno accettate offerte per il lotto senza lo stabile, ma con due anni di diritto d?uso in comodato. ?C?? stato pi? di un interessamento per l?acquisto di marchio e stabilimento?, ha commentato Aicardi, che circa un mese fa aveva ordinato di far ripartire la Moto Morini per realizzare a prezzi ribassati 45 nuove moto, assemblate con i pezzi rimasti in magazzino, per pagare i debiti, permettendo cos? di richiamare una parte dei lavoratori in cassa integrazione, soprattutto donne.
AZIENDA STORICA - L?azienda fu fondata nel 1937 a Bologna da Alfonso Morini, ed il successo arriv? nel ?46 con la T125; la moto pi? venduta ? stata la 3 1/2, nata nel ?72. A causa della crisi ? stata posta in liquidazione fallimentare il 17 maggio 2010. Nei mesi scorsi si era fatta avanti la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi, ma la trattativa non aveva avuto esito positivo. Tra i nuovi interessati c?? l?inprenditore italo-canadese Stephan Franz (l?unico che ha firmato un preaccordo con i sindacati), ma anche due professionisti di Milano e Torino che rappresentano due distinte catene di investitori.
La Moto Morini, alla fine, andr? all?asta. La data ? quella del 13 aprile, il prezzo base ? di cinque milioni e mezzo, che comprende l?immobile di Casalecchio. In alternativa, senza la sede di via Porrettana, il prezzo ? 2,6 milioni.
IN VENDITA - Saranno in vendita, oltre appunto al capannone industriale di propriet? della procedura Moto Morini spa, tutti i beni che compongono l?intero complesso aziendale, e in particolare i marchi Moto Morini e Morini Franco Motori. E poi disegni, progetti, know how, clientela, avviamento e gli altri beni immateriali; impianti, attrezzature, macchinari, mobili e macchine d?ufficio, auto e cespiti; le scorte di magazzino con esclusione delle moto finite, sia nuove che usate, tutte vendute nel corso dell?esercizio provvisorio.
IL CURATORE FALLIMENTARE - Se al curatore fallimentare, Piero Aicardi, non giungeranno valide offerte per l?intero complesso comprensivo dell?immobile, saranno accettate offerte per il lotto senza lo stabile, ma con due anni di diritto d?uso in comodato. ?C?? stato pi? di un interessamento per l?acquisto di marchio e stabilimento?, ha commentato Aicardi, che circa un mese fa aveva ordinato di far ripartire la Moto Morini per realizzare a prezzi ribassati 45 nuove moto, assemblate con i pezzi rimasti in magazzino, per pagare i debiti, permettendo cos? di richiamare una parte dei lavoratori in cassa integrazione, soprattutto donne.
AZIENDA STORICA - L?azienda fu fondata nel 1937 a Bologna da Alfonso Morini, ed il successo arriv? nel ?46 con la T125; la moto pi? venduta ? stata la 3 1/2, nata nel ?72. A causa della crisi ? stata posta in liquidazione fallimentare il 17 maggio 2010. Nei mesi scorsi si era fatta avanti la Nuova Garelli di Paolo Berlusconi, ma la trattativa non aveva avuto esito positivo. Tra i nuovi interessati c?? l?inprenditore italo-canadese Stephan Franz (l?unico che ha firmato un preaccordo con i sindacati), ma anche due professionisti di Milano e Torino che rappresentano due distinte catene di investitori.
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