... non cosa mangiamo ma almeno da dove viene:
IL DDL APPROVATO ALL'UNANIMIT? IN COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA
Alimenti, l'etichetta d'origine ? legge
Prevede l'obbligo di indicare la provenienza dei cibi, trasformati e non, in ogni fase della produzione
dal Corriere
(Ansa)MILANO - Via libera alle etichette d'origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari. Il ddl 2260 ? legge dopo la votazione all'unanimit? in Commissione agricoltura della Camera. Dunque niente pi? pubblicit? con le immagini della Sicilia per il succo d'arancia se la materia prima arriva dal Brasile; vale anche per le mozzarelle associate al Golfo di Napoli, se arrivano dalla Germania. Per non parlare delle uova tedesche alla diossina (ma per le uova l'obbligo esisteva gi?), l'ultimo di una lunga serie di scandali alimentari che hanno messo a rischio le nostre tavole e la nostra salute. Il provvedimento "salva made in Italy", in sette articoli, prevede l'obbligo di indicare la provenienza dei cibi per i prodotti trasformati e non, lungo tutta la filiera e quindi in ogni fase della produzione, dai campi agli scaffali. Obbligatoria anche l'indicazione dell'eventuale presenza di ogm. Tuttavia l'attuazione della legge richieder? altro tempo: sono infatti necessari decreti attuativi per ogni prodotto, filiera per filiera. Fino ad oggi, le etichette d'origine in Italia era obbligatorie solo per uova, latte fresco, carne bovina, carne di pollo, passata di pomodoro, olio extra vergine di oliva e miele. Presto lo saranno per tutti gli alimenti.
La manifestazione della Coldiretti davanti a Montecitorio (Ansa)EUROPA - Plaude a met? la Coldiretti, secondo cui gli oltre 10 anni impiegati per arrivare all'estensione per legge sono costati 5 miliardi di euro a causa delle psicosi (mucca pazza, influenza aviaria, mozzarella blu, maiali alla diossina). Comunque per festeggiare l'approvazione definitiva del testo migliaia di agricoltori si sono riuniti in piazza Montecitorio a Roma, offrendo ai parlamentari una salsiccia lunga 100 metri. ?Si tratta di una misura importante per la sicurezza alimentare con il moltiplicarsi di emergenze sanitarie che si diffondono rapidamente in tutto il mondo per effetto degli scambi? spiega l'organizzazione. La Copagri fa appello alla Ue: ?L'etichettatura ci pone all'avanguardia in Europa e nel mondo. Ora tocca all'Europa. Le istituzioni nazionali s'impegnino a condurre in porto l'obbligo dell'origine in tutta Europa?. Per i prodotti non trasformati il luogo d'origine riguarda il Paese di produzione; per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dell'ultima trasformazione sostanziale e quello di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata. Entro sessanta giorni dall'approvazione della legge dovranno essere emanati i decreti da parte dei ministeri dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole. Con gli stessi decreti saranno definiti i prodotti alimentari soggetti all'obbligo dell'indicazione relativi a ciascuna filiera. Chi immette in commercio prodotti privi dell'indicazione d'origine rischia una sanzione fino a 9.500 euro.
GLI ARTICOLI - L'articolo centrale della legge ? il numero 4 sull'etichettatura dei prodotti: stabilisce l'obbligo di ?riportare (...) l'indicazione del luogo di origine o di provenienza e (...) dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di ogm in qualunque fase della catena alimentare? per i prodotti alimentari ?trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati?. La legge contiene anche altri provvedimenti: significativi il rafforzamento del sistema di salvaguardia delle produzioni a denominazione protetta (art. 2), delle produzioni italiane (art. 3) e le norme per la produzione e il commercio dei mangimi (art. 6) che prevede sanzioni amministrative fino a 66mila euro.
Mi raccomando e niente scuse, made in Italy...
IL DDL APPROVATO ALL'UNANIMIT? IN COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA
Alimenti, l'etichetta d'origine ? legge
Prevede l'obbligo di indicare la provenienza dei cibi, trasformati e non, in ogni fase della produzione
dal Corriere
(Ansa)MILANO - Via libera alle etichette d'origine obbligatorie per tutti i prodotti alimentari. Il ddl 2260 ? legge dopo la votazione all'unanimit? in Commissione agricoltura della Camera. Dunque niente pi? pubblicit? con le immagini della Sicilia per il succo d'arancia se la materia prima arriva dal Brasile; vale anche per le mozzarelle associate al Golfo di Napoli, se arrivano dalla Germania. Per non parlare delle uova tedesche alla diossina (ma per le uova l'obbligo esisteva gi?), l'ultimo di una lunga serie di scandali alimentari che hanno messo a rischio le nostre tavole e la nostra salute. Il provvedimento "salva made in Italy", in sette articoli, prevede l'obbligo di indicare la provenienza dei cibi per i prodotti trasformati e non, lungo tutta la filiera e quindi in ogni fase della produzione, dai campi agli scaffali. Obbligatoria anche l'indicazione dell'eventuale presenza di ogm. Tuttavia l'attuazione della legge richieder? altro tempo: sono infatti necessari decreti attuativi per ogni prodotto, filiera per filiera. Fino ad oggi, le etichette d'origine in Italia era obbligatorie solo per uova, latte fresco, carne bovina, carne di pollo, passata di pomodoro, olio extra vergine di oliva e miele. Presto lo saranno per tutti gli alimenti.
La manifestazione della Coldiretti davanti a Montecitorio (Ansa)EUROPA - Plaude a met? la Coldiretti, secondo cui gli oltre 10 anni impiegati per arrivare all'estensione per legge sono costati 5 miliardi di euro a causa delle psicosi (mucca pazza, influenza aviaria, mozzarella blu, maiali alla diossina). Comunque per festeggiare l'approvazione definitiva del testo migliaia di agricoltori si sono riuniti in piazza Montecitorio a Roma, offrendo ai parlamentari una salsiccia lunga 100 metri. ?Si tratta di una misura importante per la sicurezza alimentare con il moltiplicarsi di emergenze sanitarie che si diffondono rapidamente in tutto il mondo per effetto degli scambi? spiega l'organizzazione. La Copagri fa appello alla Ue: ?L'etichettatura ci pone all'avanguardia in Europa e nel mondo. Ora tocca all'Europa. Le istituzioni nazionali s'impegnino a condurre in porto l'obbligo dell'origine in tutta Europa?. Per i prodotti non trasformati il luogo d'origine riguarda il Paese di produzione; per quelli trasformati dovranno essere indicati il luogo dell'ultima trasformazione sostanziale e quello di coltivazione o allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata. Entro sessanta giorni dall'approvazione della legge dovranno essere emanati i decreti da parte dei ministeri dello Sviluppo economico e delle Politiche agricole. Con gli stessi decreti saranno definiti i prodotti alimentari soggetti all'obbligo dell'indicazione relativi a ciascuna filiera. Chi immette in commercio prodotti privi dell'indicazione d'origine rischia una sanzione fino a 9.500 euro.
GLI ARTICOLI - L'articolo centrale della legge ? il numero 4 sull'etichettatura dei prodotti: stabilisce l'obbligo di ?riportare (...) l'indicazione del luogo di origine o di provenienza e (...) dell'eventuale utilizzazione di ingredienti in cui vi sia presenza di ogm in qualunque fase della catena alimentare? per i prodotti alimentari ?trasformati, parzialmente trasformati o non trasformati?. La legge contiene anche altri provvedimenti: significativi il rafforzamento del sistema di salvaguardia delle produzioni a denominazione protetta (art. 2), delle produzioni italiane (art. 3) e le norme per la produzione e il commercio dei mangimi (art. 6) che prevede sanzioni amministrative fino a 66mila euro.
Mi raccomando e niente scuse, made in Italy...
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