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Classifiche Ocse: scuola, i 15enni italiani migliorano, in Lombardia i pi? bravi

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    #1

    Classifiche Ocse: scuola, i 15enni italiani migliorano, in Lombardia i pi? bravi

    dal corriere



    MILANO - Meglio del passato, ma permangono ancora delle sacche di insufficienza. Le performance degli studenti italiani, dal 2000 a oggi, sono migliorate sia in lettura sia in matematica. ? quanto rivela l'ultimo rapporto Ocse-Pisa (quest'ultima sigla sta per Programme for International Student Assessment, programma per la valutazione internazionale degli studenti) mostrando una riduzione del divario con gli altri Paesi coinvolti in questa indagine comparativa che quest'anno ha interessato 74 Paesi.
    LETTURA - Per quanto riguarda la lettura l'Italia si piazza - nella classifica internazionale che vede ai primi posti Cina, Corea e Finlandia - in 29ma posizione, totalizzando un punteggio di 486 a fronte di una media Ocse di 493, con un divario di 7 punti. Lo scostamento nel 2000 era di 13 punti, nel 2004 di 18, nel 2006 era cresciuto fino a 23 punti. Anche questa edizione del rapporto conferma che le ragazze hanno raggiunto un risultato migliore rispetto ai maschi, con 46 punti in pi?.
    REGIONI - L'indagine Pisa, che quest'anno ha raggiunto la quarta edizione, valuta in che misura gli studenti quindicenni abbiano acquisito alcune competenze ritenute essenziali in tre ambiti, lettura, matematica e scienze. Il campione italiano di Pisa 2009 per la prima volta ? rappresentativo di tutte le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano e di tutte le tipologie di scuola (licei, istituti tecnici, istituti professionali, eccetera) per un totale di 1.097 istituti e 30.905 studenti coinvolti. A livello regionale si riscontrano forti differenze con il Nord che supera la media Ocse (Nord-Ovest 511, Nord-Est 504) e il Sud e le isole che mostrano valori inferiori al punteggio nazionale (rispettivamente 468 e 456). Anche per quanto riguarda il tipo di scuola emergono decisi scostamenti con i licei a quota 541 e la formazione professionale che si attesta su un punteggio di 399. La regione migliore nel complesso ? la Lombardia i cui studenti superano la media Ocse in lettura (522), matematica (516), scienze (526). Non meno significativo il dato della Puglia che, unica regione del Sud, ottiene risultati superiori rispetto alla media nazionale, recuperando solo in matematica ben 50 punti. Nel complesso sono infatti gli studenti del Sud, in questa edizione dell'indagine, a registrare i progressi maggiori, riducendo il divario nei punteggi rispetto ai coetanei del Nord.
    MATEMATICA - Per la matematica il nostro Paese si piazza al 35mo posto, con un punteggio di 483 (496 la media Ocse). La distanza dunque ? di 13 punti mentre nel 2006 lo scarto era di 36 punti e nel 2003 di 34. Nel Nord Italia si registrano tuttavia performance superiori alla media Ocse (507) mentre nel Sud e nelle isole il punteggio ? inferiore rispetto a quello medio italiano I primi posti nella graduatoria internazionale li conquistano Cina, Singapore e Hong Kong.


    GELMINI - ?? un risultato che ci rende orgogliosi? ha dichiarato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. ?L'Italia - afferma la Gelmini - inverte finalmente il trend negativo che durava da dieci anni. Le classifiche internazionali mettono il nostro Paese tra quelli che hanno avuto tra i pi? significativi miglioramenti. In questi anni si ? investito tanto sulla valutazione degli apprendimenti e ora i risultati ci premiano?.


    vediamo quanto tempo ci mettete a mandare in vacca pure questo
    Last edited by giuseppe_d; 08-12-10, 09:20.

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    #2
    Sono i nostri migliorati o sono peggiorati gli altri?

    Io credo che i nostri siano peggiorati meno degli altri.....

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      #3
      Ho la scuola media a poche centinaia di metri da casa e la mattina ed alle 13 vedo sti ragazzini passare davanti l'ufficio (o me li trovo di fronte).

      Spesso, guardandoli ed ascoltando i loro discorsi rifletto un attimino :

      Noi siamo messi male, ma questi son messi peggio

      (inteso come societ?, naturalmente).

      P.S. : Giuseppe SUKA


      .
      Last edited by raster10; 08-12-10, 10:24.

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        #4
        Se il Ministro Gelmini ? orgogliosa...ben per lei.

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          #5
          la gelmini mi arrapa a dromedario

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            #6
            Originally posted by renz View Post
            la gelmini mi arrapa a dromedario
            era l'unico commento sensato fattibile

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              #7
              Originally posted by syd87 View Post
              era l'unico commento sensato fattibile
              dici che invece i risultati non sono commentabili?

              o forse perch? sono stati fatti sotto un governo di un colore che non ti aggrada?

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                #8
                Originally posted by giuseppe_d View Post
                dici che invece i risultati non sono commentabili?

                o forse perch? sono stati fatti sotto un governo di un colore che non ti aggrada?
                semplicemente m'ha spezzato il commento di renz..ammazza come stiamo neri eh.poi so io che le prendo troppo sul serio le cose
                per i risultati, a mio modo di vedere lasciano il tempo che trovano che siano di colore rosso giallo nero o verde...
                Last edited by syd87; 08-12-10, 12:32.

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                  #9
                  Originally posted by giuseppe_d View Post
                  dici che invece i risultati non sono commentabili?

                  o forse perch? sono stati fatti sotto un governo di un colore che non ti aggrada?
                  poi, se proprio vogliamo parlare di dati, ci sarebbero da vedere questi..
                  o son positivi anche questi?

                  Scuola | di Redazione Il Fatto Quotidiano

                  8 settembre 2010

                  Commenta (61) Condividi Stampa Ingrandisci il testo Rimpicciolisci il testo
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                  Scuola e universit?, Italia bocciata
                  dal rapporto Ocse sull?istruzione


                  I nostri docenti sono pagati meno che negli altri Paesi. Investiamo meno della media europea in questo settore: solo la Slovacchia ha un dato peggiore
                  La pagella dell?Italia ? negativa. Non riserva sorprese la pubblicazione del nuovo Rapporto Ocse sull?educazione ?Education at a glance 2010″. Le 500 pagine che fanno il punto sull?istruzione dei 30 Paesi aderenti all?organizzazione per lo sviluppo economico, parlano chiaro: il nostro Paese spende solo il 4,5% del Pil nelle istituzioni scolastiche contro una media europea del 5,7%. Dietro di noi, tra i paesi industrializzati, solo la repubblica slovacca. Persino il Brasile, con il 5,2% e l?Estonia (5%) spendono di pi?.

                  Ogni anno il documento si arricchisce di nuovi indicatori che analizzano e confrontano lo stato dell?istruzione ai diversi livelli dei rispettivi sistemi scolastici, adulti compresi. Oltre alla percentuale della spesa per l?istruzione sul prodotto interno lordo, a rivelare in che condizioni ? l?istruzione anche il numero degli stranieri iscritti all?universit?, il numero di ore di insegnamento dalle primarie alle secondarie superiori, gli stipendi dei docenti e il numero di allievi per classe. Nella scuola primaria il costo salariale per studente, ? 2.876 dollari, 568 dollari in pi? della media Ocse, ma il salario medio dei docenti ? inferiore di 497 dollari alla media Ocse che ? di 34.496 dollari. A spingere in alto i costi sono le maggiori ore di istruzione (+534 dollari), il minore tempo di insegnamento (+202 dollari) e le dimensioni delle classi (+330 dollari).

                  Pi? nello specifico i docenti italiani sono pagati meno anche dopo aver raggiunto l?anzianit? di servizio con 601 ore di insegnamento, che ci piazzano tra gli ultimi paesi anche in questo campo (media Ocse 703). Un maestro di scuola elementare che inizia con 26 mila dollari non superer? i 38 mila (media Ocse 48 mila), un professore di scuola media parte da 28mila per arrivare a un massimo di 42mila (51mila Ocse), mentre un docente di liceo a fine carriere arriva a 44mila (55mila Ocse).

                  Inutile dirlo l?Italia ? sotto la media, anche se si guardano gli altri numeri. La situazione del nostro Paese, infatti, ? tutt?altro che incoraggiante, la spesa pubblica nella scuola, raggiunge solo il 9% della spesa pubblica totale inclusi sussidi alle famiglie e prestiti agli studenti. Anche in questo caso il livello pi? basso tra i paesi industrializzati contro il 13,3% della media Ocse. Senza considerare che l?80% della spesa corrente ? assorbito dalle retribuzioni del personale, docente e non, contro il 70% medio negli altri Paesi aderenti all?organizzazione.

                  A rimetterci sono le universit?. Sul rapporto si legge che la spesa media per studente inclusa l?attivit? di ricerca ? 8.600 dollari contro i quasi tredici mila Ocse. Va meglio alle scuole primarie e secondarie con un investimento pro capite di 7.950 dollari contro lo standard individuato in 8.200. Ma la spesa cumulativa per uno studente dalla prima elementare alla maturit? ? di centouno mila dollari (contro 94.500 media Ocse), cui vanno aggiunti i trentanovemila dollari dell?universit? contro i cinquantatremila della media Ocse.

                  Ne risulta dunque che l?Italia investe ancora poco e male nell?istruzione con un contraccolpo importante per lo sviluppo economico. Lo stesso segretario generale dell?organizzazione Angel Gurria, durante la presentazione del rapporto, ha sottolineato come ? l?istruzione, mentre siamo alle prese con una recessione mondiale che continua a pesare sull?occupazione, costituisce un investimento essenziale per rispondere alle evoluzioni tecnologiche e demografiche che ridisegnano il mercato del lavoro?.

                  Ne trarrebbero beneficio anche le entrate fiscali, l?insegnamento stimolerebbe l?occupazione perch? dice l?Ocse mediamente nei paesi dell?area un uomo con un diploma di scuola superiore genera 119.000 dollari in pi? di entrate fiscali e di contributi sociali rispetto ad un uomo diplomato della scuola secondaria. Mentre la concorrenza si intensifica sul mercato mondiale dell?istruzione, gli Stati, sottolinea l?organizzazione internazionale, devono puntare per i loro sistemi educativi ad una qualit? di livello internazionale in modo da assicurare una crescita economica di lungo termine.

                  Ma il nostro ? un Paese dove la percentuale degli abbandoni ? ancora alta. Si sta sui banchi pi? degli altri, solo Israele ci supera e chi arriva alla fine degli studi non lo fa in ambito universitario, ma si ferma al diploma.

                  Anche se i dati in questione fanno riferimento al 2008, e non tengono conto delle novit? intervenute, viene da chiedersi come possa il nostro Paese diventare pi? competitivo sul piano economico visto che la riforma Gelmini, con otto miliardi di euro di tagli spalmati in tre anni, mette l?istruzione italiana in ginocchio. Se poi si aggiungono i diecimila precari che rischiano il posto, le 3700 classi in meno dello scorso anno con ventimila alunni in pi? negli istituti, il conto ? presto fatto. E non serviranno certo i prossimi dati Ocse per conoscere il futuro di un settore condannato al peggioramento

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                    #10
                    ma lascialo perdere che ? acido perche non tromba dal 2002

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                      #11
                      Meglio del passato?
                      Nel 2000 l'Italia era 20esima nella lettura e nel 2003 25esima in matematica.

                      Sempre che questa classifica sia attendibile. Io di tutto cio' che viene da PISA mi fido il giusto..

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