> Vicenza
> Strada statale 349, detta del Costo...dieci tornanti e qualche decina di
> curve da brivido, rettilinei, staccate, grip.
>
> Il fascino del Costo ? indubbio, chi corre in macchina o in moto sogna di
> vederlo chiuso, senza traffico. Non ha nulla da invidiare ad un circuito
in
> fatto di curve, poi le vie di fuga sono inesistenti ma questo ? un
problema
> risolvibile evitando di cadere o di andare lunghi.Il Costo pu? dare delle
> sensazioni decisamente forti ad un appassionato di moto: si ha una buona
> aderenza, si pu? percorrere tutto grattando la saponetta (protezione del
> ginocchio di plastica, cuoio, titanio con scintille...) dalla prima
> all'ultima curva; le moto di oggi permettono di avere delle accelerazioni
da
> vertigine, si possono raggiungere e superare, tranquillamente, i 200km/h
in
> pochi secondi; si riesce anche a frenare in spazi alieni alle auto o alle
> moto normali, bastano le pastiglie giuste, tubi treccia e magari una pompa
> freno radiale e stopsei ai trenta orari.Il tutto condito dalla sensazione
di
> velocit? che solamente una strada con punti di riferimento vicini pu?
dare,
> si chiama velocit? angolare; veder sfrecciare la roccia in uscita da un
> tornante ? forte, bello, entusiasmante.Sembra un gioco, forse lo e, ma ha
> delle regole assolute; ? un gioco in cui si paga tutto, tanto.
>
> Questa ? una strada che bisogna conoscere, non ? facile, ogni volta si
> impara qualcosa: dov'? sempre umido, dov'? sporco di zucchero, dove
> l'asfalto cambia temperatura e manda in shock termico la ruota e di
> conseguenza l'aderenza alla staccata successiva, dove sono i fiori degli
> altri ragazzi che sono caduti.
>
> Andare in moto su questa strada ? bello, ha una variet? di curve che un
> circuito non pu? avere, un asfalto che altre strade non hanno, ?
divertente
> ed ? veloce; ? divertente anche "cercare" di percorrerla sempre ai novanta
> chilometri orari, inclusi i tornanti, per poi sedersi in compagnia di
altri
> motociclisti in Barricatella, o Barricata, per bere una birretta parlando
di
> moto, tempi in pista, gomme.Non ha nulla da invidiare al calcio
>
> Gareggiare e correre su questa strada ? da idioti: ? aperta al traffico,
ha
> la riga bianca dei due sensi, ci sono i camion, le corriere, le
immissioni,
> i guard rail, i muri di roccia ed altri idioti che corrono in moto.Il
sabato
> e la domenica ? pericolosa, il rischio si decuplica. Al traffico del
weekend
> verso Asiago si aggiungono le centinaia di motociclisti, provenienti anche
> da altre province in cerca di quella che per tutti ? la "pista del Costo",
> che corrono per cercar di dimostrare il loro valore in una gara persa,
> l'asfalto vince sempre.Arrivano ragazzini con tre, quattro anni di patente
> su missili da 150 cavalli, con il testosterone a mille, che vogliono
> dimostrare di essere uomini, in moto, e hanno le fidanzate che non
> sorridono.Qui si rischia la vita di altre persone che, in auto, tornano
> dalle vacanze; a questa gente non deve interessare se a chi gli ? entrato
> nel parabrezza sono andati a pacco gli ammortizzatori per appagare l'ego.
>
> Forse il problema non ? nella gente che corre bene, ? nella gente che non
sa
> correre e crede di essere immortale; in questo caso l'ignoranza della
strada
> e dei propri limiti ? letale.I re, quelli veri, quelli che conoscono il
> costo come le loro tasche, sono persone quasi normali: vanno
maledettamente
> forte in moto, sono preparati, erano e sono piloti, sanno cadere, sanno
cosa
> pu? succedere, vanno anche piano sul costo e sono belli da vedere. Corrono
> in pista.
>
> Su questa strada girano moto da decine di milioni; con impianti frenanti
> modificati, le marmitte aperte, gomme ad alta aderenza, ammortizzatori
> preparati, assetti da gara, alla fine sono moto pi? efficienti del
> cinquanta, sessanta per cento rispetto a come sarebbero originali. Si
> spendono soldi che a vent'anni ? difficile avere, forse.Sono moto
> eccezionali ma bisogna saperle portare, non basta arrivare in spalla,
limare
> le saponette a casa sul muro, fare virgole nere di potenza o impennare per
> uscire bene da una catapulta, evitare un ostacolo, affrontare un
imprevisto
> o controllare una caduta.
>
> Non tutte le modifiche sono omologate, vola via il libretto, non si
> sopportano modifiche migliorative, si multano per aumentare i budget, e si
> permette a dei ragazzini di comprare moto che da originali sono bare.La
> soluzione per il Costo non sono le telecamere o ritirare il libretto a chi
> ha la marmitta aperta, vietare a chi ? appassionato di moto l'accesso, o
> multare chi scodinzola per scaldare la gomma, fare una caccia alle streghe
> repressiva.Ci andremmo di notte, anche con la pioggia.Si dovrebbe
> semplicemente ritirare la patente a chi corre, a chi mette a repentaglio
la
> vita sua e degli altri.
>
> Forse basterebbe organizzare un Moto Club Costo con delle regole che gi?
> esistono, non scritte, e sono rispettate da chi conosce la pericolosit?
> della strada.Un motoclub che potrebbe anche, con molta fantasia, chiederne
> la chiusura una volta al mese e permettere a tutti di divertirsi in
libert?.
> Ovvero fare un circuito in zona o trovare un accordo economico
ragionevole,
> per tutti, con chi gestisce autodromi tipo Adria, Rijeka, Imola, Misano,
> Mugello.La soluzione per il Costo non ? comunque colpevolizzare i
> motociclisti per un enorme problema di traffico che non dipende da loro.
La
> domenica si trova coda di auto, scendendo dall'Altopiano, fino al settimo
o
> ottavo tornante, anche senza incidenti.Molte altre strade sono parimenti
> pericolose e mietono vittime ma se muore un motociclista sul Costo si
> scaricano su di lui, e sulla categoria, tutti i problemi del traffico di
una
> strada. Forse vanno trovate anche delle soluzioni di viabilit?.
>
>
> Strada statale 349, detta del Costo...dieci tornanti e qualche decina di
> curve da brivido, rettilinei, staccate, grip.
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> Il fascino del Costo ? indubbio, chi corre in macchina o in moto sogna di
> vederlo chiuso, senza traffico. Non ha nulla da invidiare ad un circuito
in
> fatto di curve, poi le vie di fuga sono inesistenti ma questo ? un
problema
> risolvibile evitando di cadere o di andare lunghi.Il Costo pu? dare delle
> sensazioni decisamente forti ad un appassionato di moto: si ha una buona
> aderenza, si pu? percorrere tutto grattando la saponetta (protezione del
> ginocchio di plastica, cuoio, titanio con scintille...) dalla prima
> all'ultima curva; le moto di oggi permettono di avere delle accelerazioni
da
> vertigine, si possono raggiungere e superare, tranquillamente, i 200km/h
in
> pochi secondi; si riesce anche a frenare in spazi alieni alle auto o alle
> moto normali, bastano le pastiglie giuste, tubi treccia e magari una pompa
> freno radiale e stopsei ai trenta orari.Il tutto condito dalla sensazione
di
> velocit? che solamente una strada con punti di riferimento vicini pu?
dare,
> si chiama velocit? angolare; veder sfrecciare la roccia in uscita da un
> tornante ? forte, bello, entusiasmante.Sembra un gioco, forse lo e, ma ha
> delle regole assolute; ? un gioco in cui si paga tutto, tanto.
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> Questa ? una strada che bisogna conoscere, non ? facile, ogni volta si
> impara qualcosa: dov'? sempre umido, dov'? sporco di zucchero, dove
> l'asfalto cambia temperatura e manda in shock termico la ruota e di
> conseguenza l'aderenza alla staccata successiva, dove sono i fiori degli
> altri ragazzi che sono caduti.
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> Andare in moto su questa strada ? bello, ha una variet? di curve che un
> circuito non pu? avere, un asfalto che altre strade non hanno, ?
divertente
> ed ? veloce; ? divertente anche "cercare" di percorrerla sempre ai novanta
> chilometri orari, inclusi i tornanti, per poi sedersi in compagnia di
altri
> motociclisti in Barricatella, o Barricata, per bere una birretta parlando
di
> moto, tempi in pista, gomme.Non ha nulla da invidiare al calcio
>
> Gareggiare e correre su questa strada ? da idioti: ? aperta al traffico,
ha
> la riga bianca dei due sensi, ci sono i camion, le corriere, le
immissioni,
> i guard rail, i muri di roccia ed altri idioti che corrono in moto.Il
sabato
> e la domenica ? pericolosa, il rischio si decuplica. Al traffico del
weekend
> verso Asiago si aggiungono le centinaia di motociclisti, provenienti anche
> da altre province in cerca di quella che per tutti ? la "pista del Costo",
> che corrono per cercar di dimostrare il loro valore in una gara persa,
> l'asfalto vince sempre.Arrivano ragazzini con tre, quattro anni di patente
> su missili da 150 cavalli, con il testosterone a mille, che vogliono
> dimostrare di essere uomini, in moto, e hanno le fidanzate che non
> sorridono.Qui si rischia la vita di altre persone che, in auto, tornano
> dalle vacanze; a questa gente non deve interessare se a chi gli ? entrato
> nel parabrezza sono andati a pacco gli ammortizzatori per appagare l'ego.
>
> Forse il problema non ? nella gente che corre bene, ? nella gente che non
sa
> correre e crede di essere immortale; in questo caso l'ignoranza della
strada
> e dei propri limiti ? letale.I re, quelli veri, quelli che conoscono il
> costo come le loro tasche, sono persone quasi normali: vanno
maledettamente
> forte in moto, sono preparati, erano e sono piloti, sanno cadere, sanno
cosa
> pu? succedere, vanno anche piano sul costo e sono belli da vedere. Corrono
> in pista.
>
> Su questa strada girano moto da decine di milioni; con impianti frenanti
> modificati, le marmitte aperte, gomme ad alta aderenza, ammortizzatori
> preparati, assetti da gara, alla fine sono moto pi? efficienti del
> cinquanta, sessanta per cento rispetto a come sarebbero originali. Si
> spendono soldi che a vent'anni ? difficile avere, forse.Sono moto
> eccezionali ma bisogna saperle portare, non basta arrivare in spalla,
limare
> le saponette a casa sul muro, fare virgole nere di potenza o impennare per
> uscire bene da una catapulta, evitare un ostacolo, affrontare un
imprevisto
> o controllare una caduta.
>
> Non tutte le modifiche sono omologate, vola via il libretto, non si
> sopportano modifiche migliorative, si multano per aumentare i budget, e si
> permette a dei ragazzini di comprare moto che da originali sono bare.La
> soluzione per il Costo non sono le telecamere o ritirare il libretto a chi
> ha la marmitta aperta, vietare a chi ? appassionato di moto l'accesso, o
> multare chi scodinzola per scaldare la gomma, fare una caccia alle streghe
> repressiva.Ci andremmo di notte, anche con la pioggia.Si dovrebbe
> semplicemente ritirare la patente a chi corre, a chi mette a repentaglio
la
> vita sua e degli altri.
>
> Forse basterebbe organizzare un Moto Club Costo con delle regole che gi?
> esistono, non scritte, e sono rispettate da chi conosce la pericolosit?
> della strada.Un motoclub che potrebbe anche, con molta fantasia, chiederne
> la chiusura una volta al mese e permettere a tutti di divertirsi in
libert?.
> Ovvero fare un circuito in zona o trovare un accordo economico
ragionevole,
> per tutti, con chi gestisce autodromi tipo Adria, Rijeka, Imola, Misano,
> Mugello.La soluzione per il Costo non ? comunque colpevolizzare i
> motociclisti per un enorme problema di traffico che non dipende da loro.
La
> domenica si trova coda di auto, scendendo dall'Altopiano, fino al settimo
o
> ottavo tornante, anche senza incidenti.Molte altre strade sono parimenti
> pericolose e mietono vittime ma se muore un motociclista sul Costo si
> scaricano su di lui, e sulla categoria, tutti i problemi del traffico di
una
> strada. Forse vanno trovate anche delle soluzioni di viabilit?.
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