Come di tanto in tanto mi piace fare vi accompagno, chi avesse la pazienza e la voglia di leggere, nel mondo dei soccorritori raccontandovi esperienze e sensazioni che vivo in prima persona... ovviamente per questioni di privacy ogni nome ? inventato e non troverete riferimenti diretti a luoghi e persone...
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Per i non addetti ai lavori il TSO ? il Trattamento Sanitario Obbligatorio... ovvero il ricovero coatto in presenza delle FFOO del paziente presso il DEA di competenza... i motivi possono essere vari ma non ? mai (mi dicono) un intervento facile da gestire...
Ebbene, a me nel turno di questa mattina, ne sono capitati DUE di fila... bel battesimo! Ve li racconto perch? in entrambi ho ritrovato una verit? tanto grande quanto troppo spesso sia data praticamente scontata.
Cominciamo con il primo:
Ore 7:45 attacco per un 08:00/14:00 di 118 presso la nostra postazione... mi ha chiamato ieri il coordinatore dei turni, c'era un buco da coprire e a me, se devo essere sincero, mancava un p? la "vera" ambulanza (senza nulla togliere agli altri servizi ovviamente)... cos? arrivo in postazione e scopro con piacere di avere come infermiera la stessa che avevo al mio primo turno di 118... preparata, veloce, calmissima (e non vorrei MAI vederla arrabbiata perch? immagino che, come tutte le persone CALME quando esplode si salvi chi pu?!!!)... L'autista ? alla sua prima uscita da solo in 118 dopo affiancamento e la collega soccorritrice ? di quelle sveglie e preparate... non male, ottimo equipaggio...
Ore 9:00 squilla il cell e ci assegnano un codice psichiatrico, conosciuto sia a noi (CRI) che alle FFOO... arriviamo sul target in pochi minuti e ci troviamo davanti 4 volanti CC (che poi mi dicono essere state in SETTE fino a poco prima)... e l? un pochino mi preoccupo... ci dicono che ORA ? tranquillo ma di stare attenti perch? ? una persona notoriamente violenta.. ancora nn lo avevo visto... me lo indicano... cavolo... una vera e proprio montagna... bene... uhm... ci avviciniamo per prendere contatto e pare tranquillo, gli parliamo tranquillamente invitandolo a salire in ABZ per andare in PS e lui accetta senza fare storie... io rimango in silenzio, cerco di capire che tipo ?, non vorrei dire o fare qualcosa che possa accendere la miccia psicologica anche visto e considerato che, autista a parte, eravamo 2 ragazze e io. Le FFOO ci dicono che ci scortano fino al PS perch? "non si s? mai..." saliamo, lo faccio sedere sul sedile accanto al portellone laterale cos? che l'infermiera gli fosse davanti per controllarlo e prendere i dati e io, seduto dietro di lui sulla panchetta pronto a prenderlo da dietro in caso di situazione a precipitare... di metterlo sulla barella nemmeno a parlarne... partiamo.. io sono teso e anche un filo preoccupato ma continuo a guardarlo, studiarlo, cercando un modo per interagire e stabilire un contatto... e il caso me ne serve uno su un piatto d'argento: un imbecille se ne frega della sirena e ci taglia la strada, l'autista si attacca ai freni io, non cinturato, mi schianto contro il suo sedile... lui si gira, io me lo guardo e gli faccio: "We, dietro mi sentivo escluso, ti dispiace se alla prossima frenata vengo direttamente in braccio e partecipo alla festa?" lui rimane perplesso... ci pensa... poi si mette a ridere... e io riprendo a respirare... riesco a farlo chiacchierare un pochino e in men che nn si dica arriviamo in PS dove consegnamo il paziente alle infermiere di Triage e al servizio di sicurezza ospedaliero dove entra tranquillo e collaborativo.. bene cos?...
Nemmeno il tempo di rientrare in postazione e parlare con l'infermiera di come avevo gestito la situazione per capire se avevo agito bene o se potevo agire diversamente che arriva subito un'altra chiamata... UN ALTRO TSO... OOOh ma oggi tutti a noi????
Ed ecco il secondo:
Ripartiamo subito e appena arrivati al target troviamo la Polizia Municipale e la dottoressa (il medico curante) che ci attende davanti a un portone... "parcheggiate" ci dicono "che la signora ? violenta e non collaborativa"... io dentro di me penso ERRONEAMENTE "ma dai, la montagna del TSO precedente alla fine ci era stata prospettata nella stessa maniera e invece ? stato tranquillo e buono, figurati se questa pu? rappresentare un rischio maggiore"... per? per nn saper ne leggere e ne scrivere e per abitudine al coordinarsi chiedo alla infermiera come voleva gestire l'intervento. Lei ci dice di mettere ALMENO 2 paia di guanti, chiudersi bene la divisa (possibili sputi e altro) e prepararsi a contenere con la forza la signora (50 e passa anni per poco meno di 55kg)... OOOOKKKK, ho capito perfettamente che immaginavo male... metto tre paia di guanti e seguo a ruota le FFOO...
Entriamo a casa e la troviamo a letto... apparentemente dorme... apparentemente... appena accendono la luce la signora si alza e si scaglia contro la Polizia Municipale urlando le peggio cose... la dottoressa riesce a riportarla a pi? miti consigli ma ? roba di un paio di minuti e poi riparte alla carica e strappa di mano la siringa con il coktail di calmanti alla dottoressa arrivando a brandirmela sotto il naso... non una bella esperienza, ve lo confesso... riesco a prenderle i polsi e bloccarla facendole cadere anche la siringa e da l? ce la carichiamo in 3 per portarla gi? fuori dal portone dove ci aspettava l'autocaricante (palazzo stretto con scale stretttttissime non ci passava)... ce la adagiamo di forza e cerco di tenerla ferma mentre l'infermiera gli fa l'iniezione di calmante... la guardo negli occhi... lei guarda me... solo me nonostante almeno 10persone intorno... e dopo qualche secondo vedo che quella fiamma di ribellione nei suoi occhi si ? spenta... "Maria (nome inventato), v? meglio?" Lei mi fa cenno di si... "Maria, io sono Mario, mi scusi per la forza che ho dovuto usare e spero di non averle fatto male... le ne ho fatto?" Lei scuote la testa... "Maria, ho bisogno di bloccarle le braccia e le gambe con le cinghie della barella, ? per la sua sicurezza per il trasporto in PS ma per fare questo ho bisogno della sua collaborazione, vuole aiutarmi?"... Cenno di assenso... con la coda dell'occhio vedo i colleghi vicini e pronti a qualsiasi scatto e mi lasciano fare.. Le lascio le mani senza mai togliere i miei occhi dai suoi, la copro e la lego con le cinghie... poi, insieme ai colleghi, la carico in ABZ e partiamo per il DEA di competenza... a quel punto (le avevo sempre dato del LEI e parlato in italiano totalmente assente da dialetto) me la guardo e me ne esco (a pensarci ora mi chiedo come mi sia venuto in mente) con un verace e romanissimo "A Mar?, ma mortacci tua quanto meni ah?, ancora 2 minuti e sulla barella ce finivo io...!!!"... tempo 3 secondi e la signora scoppia a ridere come una ragazzina... da l? in poi il servizio ? stato una vera passeggiata e il resto del tragitto fino al DEA ? stato una lunga ma piacevole chiacchierata... l'ho salutata con una stretta di mano e un in bocca al lupo sussurrato... poi dopo aver fatto 3 passi verso l'uscita dal DEA mi son girato e le ho fatto "A Mar?... f? la brava che senn? vengo a f? er secondo round eh?!?"... mi ha fatto piacere vedere che sorrideva mentre mi allontanavo...
Io credo che sia questo che faccia la VERA differenza... questo ? un lavoro che puoi fare come un lavoro e basta (facendoti un fegato tanto)... ma che se riesci a fare senza dimenticarti che entriamo giornalmente nella sfera sofferente di una persona e cerchi di usare tatto e umanit? pu? consentirti di fare e dare tanto ricevendo anche qualcosa indietro... quel qualcosa oggi per me ? stata la calma del primo TSO e il sorriso di Maria che ancora mi risuona, dolce, nelle orecchie... lo sguardo silenzioso ma sereno dell'infermiera a fine servizio ? stata la cigliegina sulla torta...
Ore 14:00.. fine servizio x me e me ne torno a casa con un altro mattoncino di esperienza che si aggiunge a quelle che, spero, saranno delle solide fondamenta x crescere in questo campo...
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Per i non addetti ai lavori il TSO ? il Trattamento Sanitario Obbligatorio... ovvero il ricovero coatto in presenza delle FFOO del paziente presso il DEA di competenza... i motivi possono essere vari ma non ? mai (mi dicono) un intervento facile da gestire...
Ebbene, a me nel turno di questa mattina, ne sono capitati DUE di fila... bel battesimo! Ve li racconto perch? in entrambi ho ritrovato una verit? tanto grande quanto troppo spesso sia data praticamente scontata.
Cominciamo con il primo:
Ore 7:45 attacco per un 08:00/14:00 di 118 presso la nostra postazione... mi ha chiamato ieri il coordinatore dei turni, c'era un buco da coprire e a me, se devo essere sincero, mancava un p? la "vera" ambulanza (senza nulla togliere agli altri servizi ovviamente)... cos? arrivo in postazione e scopro con piacere di avere come infermiera la stessa che avevo al mio primo turno di 118... preparata, veloce, calmissima (e non vorrei MAI vederla arrabbiata perch? immagino che, come tutte le persone CALME quando esplode si salvi chi pu?!!!)... L'autista ? alla sua prima uscita da solo in 118 dopo affiancamento e la collega soccorritrice ? di quelle sveglie e preparate... non male, ottimo equipaggio...
Ore 9:00 squilla il cell e ci assegnano un codice psichiatrico, conosciuto sia a noi (CRI) che alle FFOO... arriviamo sul target in pochi minuti e ci troviamo davanti 4 volanti CC (che poi mi dicono essere state in SETTE fino a poco prima)... e l? un pochino mi preoccupo... ci dicono che ORA ? tranquillo ma di stare attenti perch? ? una persona notoriamente violenta.. ancora nn lo avevo visto... me lo indicano... cavolo... una vera e proprio montagna... bene... uhm... ci avviciniamo per prendere contatto e pare tranquillo, gli parliamo tranquillamente invitandolo a salire in ABZ per andare in PS e lui accetta senza fare storie... io rimango in silenzio, cerco di capire che tipo ?, non vorrei dire o fare qualcosa che possa accendere la miccia psicologica anche visto e considerato che, autista a parte, eravamo 2 ragazze e io. Le FFOO ci dicono che ci scortano fino al PS perch? "non si s? mai..." saliamo, lo faccio sedere sul sedile accanto al portellone laterale cos? che l'infermiera gli fosse davanti per controllarlo e prendere i dati e io, seduto dietro di lui sulla panchetta pronto a prenderlo da dietro in caso di situazione a precipitare... di metterlo sulla barella nemmeno a parlarne... partiamo.. io sono teso e anche un filo preoccupato ma continuo a guardarlo, studiarlo, cercando un modo per interagire e stabilire un contatto... e il caso me ne serve uno su un piatto d'argento: un imbecille se ne frega della sirena e ci taglia la strada, l'autista si attacca ai freni io, non cinturato, mi schianto contro il suo sedile... lui si gira, io me lo guardo e gli faccio: "We, dietro mi sentivo escluso, ti dispiace se alla prossima frenata vengo direttamente in braccio e partecipo alla festa?" lui rimane perplesso... ci pensa... poi si mette a ridere... e io riprendo a respirare... riesco a farlo chiacchierare un pochino e in men che nn si dica arriviamo in PS dove consegnamo il paziente alle infermiere di Triage e al servizio di sicurezza ospedaliero dove entra tranquillo e collaborativo.. bene cos?...
Nemmeno il tempo di rientrare in postazione e parlare con l'infermiera di come avevo gestito la situazione per capire se avevo agito bene o se potevo agire diversamente che arriva subito un'altra chiamata... UN ALTRO TSO... OOOh ma oggi tutti a noi????
Ed ecco il secondo:
Ripartiamo subito e appena arrivati al target troviamo la Polizia Municipale e la dottoressa (il medico curante) che ci attende davanti a un portone... "parcheggiate" ci dicono "che la signora ? violenta e non collaborativa"... io dentro di me penso ERRONEAMENTE "ma dai, la montagna del TSO precedente alla fine ci era stata prospettata nella stessa maniera e invece ? stato tranquillo e buono, figurati se questa pu? rappresentare un rischio maggiore"... per? per nn saper ne leggere e ne scrivere e per abitudine al coordinarsi chiedo alla infermiera come voleva gestire l'intervento. Lei ci dice di mettere ALMENO 2 paia di guanti, chiudersi bene la divisa (possibili sputi e altro) e prepararsi a contenere con la forza la signora (50 e passa anni per poco meno di 55kg)... OOOOKKKK, ho capito perfettamente che immaginavo male... metto tre paia di guanti e seguo a ruota le FFOO...
Entriamo a casa e la troviamo a letto... apparentemente dorme... apparentemente... appena accendono la luce la signora si alza e si scaglia contro la Polizia Municipale urlando le peggio cose... la dottoressa riesce a riportarla a pi? miti consigli ma ? roba di un paio di minuti e poi riparte alla carica e strappa di mano la siringa con il coktail di calmanti alla dottoressa arrivando a brandirmela sotto il naso... non una bella esperienza, ve lo confesso... riesco a prenderle i polsi e bloccarla facendole cadere anche la siringa e da l? ce la carichiamo in 3 per portarla gi? fuori dal portone dove ci aspettava l'autocaricante (palazzo stretto con scale stretttttissime non ci passava)... ce la adagiamo di forza e cerco di tenerla ferma mentre l'infermiera gli fa l'iniezione di calmante... la guardo negli occhi... lei guarda me... solo me nonostante almeno 10persone intorno... e dopo qualche secondo vedo che quella fiamma di ribellione nei suoi occhi si ? spenta... "Maria (nome inventato), v? meglio?" Lei mi fa cenno di si... "Maria, io sono Mario, mi scusi per la forza che ho dovuto usare e spero di non averle fatto male... le ne ho fatto?" Lei scuote la testa... "Maria, ho bisogno di bloccarle le braccia e le gambe con le cinghie della barella, ? per la sua sicurezza per il trasporto in PS ma per fare questo ho bisogno della sua collaborazione, vuole aiutarmi?"... Cenno di assenso... con la coda dell'occhio vedo i colleghi vicini e pronti a qualsiasi scatto e mi lasciano fare.. Le lascio le mani senza mai togliere i miei occhi dai suoi, la copro e la lego con le cinghie... poi, insieme ai colleghi, la carico in ABZ e partiamo per il DEA di competenza... a quel punto (le avevo sempre dato del LEI e parlato in italiano totalmente assente da dialetto) me la guardo e me ne esco (a pensarci ora mi chiedo come mi sia venuto in mente) con un verace e romanissimo "A Mar?, ma mortacci tua quanto meni ah?, ancora 2 minuti e sulla barella ce finivo io...!!!"... tempo 3 secondi e la signora scoppia a ridere come una ragazzina... da l? in poi il servizio ? stato una vera passeggiata e il resto del tragitto fino al DEA ? stato una lunga ma piacevole chiacchierata... l'ho salutata con una stretta di mano e un in bocca al lupo sussurrato... poi dopo aver fatto 3 passi verso l'uscita dal DEA mi son girato e le ho fatto "A Mar?... f? la brava che senn? vengo a f? er secondo round eh?!?"... mi ha fatto piacere vedere che sorrideva mentre mi allontanavo...
Io credo che sia questo che faccia la VERA differenza... questo ? un lavoro che puoi fare come un lavoro e basta (facendoti un fegato tanto)... ma che se riesci a fare senza dimenticarti che entriamo giornalmente nella sfera sofferente di una persona e cerchi di usare tatto e umanit? pu? consentirti di fare e dare tanto ricevendo anche qualcosa indietro... quel qualcosa oggi per me ? stata la calma del primo TSO e il sorriso di Maria che ancora mi risuona, dolce, nelle orecchie... lo sguardo silenzioso ma sereno dell'infermiera a fine servizio ? stata la cigliegina sulla torta...
Ore 14:00.. fine servizio x me e me ne torno a casa con un altro mattoncino di esperienza che si aggiunge a quelle che, spero, saranno delle solide fondamenta x crescere in questo campo...
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