Russia, uomo tenta rapina, lei lo cattura e lo stupra per tre giorni
Un uomo di 32 anni tenta una rapina in un negozio, e la proprietaria 28enne lo sequestra e lo violenta per tre giorni. L?incredibile storia arriva dalla Russia, dalla cittadina di Meshchovsk, nella regione (oblast? in russo) di Kaluga (una manciata di chilometri dal confine ucraino).
Viktor, nome fittizio dell?uomo, tenta una rapina un venerd? sera come tanti, nel negozio della suddetta Olga (nome vero), puntandole una pistola alla testa. La donna in un primo momento lo avrebbe assecondato, per poi colpirlo di sorpresa ed immobilizzarlo, legandolo con il cavo di un asciugacapelli. Le altre donne presenti, dipendenti del negozio, a questo punto avrebbero provato ad avvertire la polizia, ma Olga le avrebbe invece invitate a non preoccuparsi, ch? ormai la situazione ormai era tranquilla e ci avrebbe pensato lei.
Passano tre giorni ed alla polizia non giunge nessuna telefonata. Il luned? dopo, Viktor giunge in ospedale con una vistosa ferita ai genitali. Ed ? ai medici che spiega il tutto. Specifica il tentativo di rapina, ma poi aggiunge che la donna, uscite le colleghe, lo ha condotto in uno sgabuzzino, lo ha ammanettato e costretto a prendere ingenti dosi di viagra, per poi costringerlo a soddisfare i desideri sessuali di lei, pena la tanto temuta telefonata alla polizia. Dopo tre giorni di ?sevizie?, l?uomo ? stato quindi liberato dalla stessa Olga.
I medici, a questo punto, chiamano la polizia, che arresta tutti: lui, per tentata rapina a mano armata, e lei, per sequestro di persona e violenza sessuale. Tutto ? bene quel che finisce bene? No, perch? Olga, tratta in arresto, ha lamentato alla polizia: ?Che ingrato?. Difficile darle torto, in effetti.
Un uomo di 32 anni tenta una rapina in un negozio, e la proprietaria 28enne lo sequestra e lo violenta per tre giorni. L?incredibile storia arriva dalla Russia, dalla cittadina di Meshchovsk, nella regione (oblast? in russo) di Kaluga (una manciata di chilometri dal confine ucraino).
Viktor, nome fittizio dell?uomo, tenta una rapina un venerd? sera come tanti, nel negozio della suddetta Olga (nome vero), puntandole una pistola alla testa. La donna in un primo momento lo avrebbe assecondato, per poi colpirlo di sorpresa ed immobilizzarlo, legandolo con il cavo di un asciugacapelli. Le altre donne presenti, dipendenti del negozio, a questo punto avrebbero provato ad avvertire la polizia, ma Olga le avrebbe invece invitate a non preoccuparsi, ch? ormai la situazione ormai era tranquilla e ci avrebbe pensato lei.
Passano tre giorni ed alla polizia non giunge nessuna telefonata. Il luned? dopo, Viktor giunge in ospedale con una vistosa ferita ai genitali. Ed ? ai medici che spiega il tutto. Specifica il tentativo di rapina, ma poi aggiunge che la donna, uscite le colleghe, lo ha condotto in uno sgabuzzino, lo ha ammanettato e costretto a prendere ingenti dosi di viagra, per poi costringerlo a soddisfare i desideri sessuali di lei, pena la tanto temuta telefonata alla polizia. Dopo tre giorni di ?sevizie?, l?uomo ? stato quindi liberato dalla stessa Olga.
I medici, a questo punto, chiamano la polizia, che arresta tutti: lui, per tentata rapina a mano armata, e lei, per sequestro di persona e violenza sessuale. Tutto ? bene quel che finisce bene? No, perch? Olga, tratta in arresto, ha lamentato alla polizia: ?Che ingrato?. Difficile darle torto, in effetti.
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