quanto bene può fare...e quanto sono speciali i motociclisti
Solidarietà polacca: il motociclismo ha fatto sognare un bimbo di 9 anni
Si è corso domenica scorsa sul circuito polacco di Tor Poznan l’ultima gara del campionato polacco di velocità. Tra le categoria che sono scese in pista si sono viste le BMW S1000RR dell’omonimo campionato monomarca, le 600 nelle formule Stock e Supersport, le Superbike e altro ancora, ma non è il resoconto della gara ad aver attirato la nostra attenzione.
Al termine della delle SBK l’organizzazione ha voluto soddisfare il sogno di un giovanissimo appassionato tristemente costretto sulla sedia a rotelle. Sebastian Rota, di soli 9 anni, soffre di artrofia muscolare, ma questo non gli ha impedito di salire in sella a una moto e concedersi la gioia di qualche giro di pista.
Grazie al supporto del pilota Gwen Giabbanim, il piccolo Sebastian è stato vestito di tutto punto con tuta di pelle, guanti e stivali, e sistemato in sella a una Suzuki GSX-R, debitamente vincolato al pilota agli arti inferiori e al busto. Tre giri in tutto quelli percorsi, ma di sicuro sufficienti per far dimenticare al giovane Sebastian, almeno per qualche minuto, il dolore della malattia. Al termine della manifestazione il pubblico ha potuto aiutare il giovane centauro tramite l’acquisto di alcuni adesivi celebrativi riportanti la sua immagine e realizzati per l’occasione.
Solidarietà polacca: il motociclismo ha fatto sognare un bimbo di 9 anni
Si è corso domenica scorsa sul circuito polacco di Tor Poznan l’ultima gara del campionato polacco di velocità. Tra le categoria che sono scese in pista si sono viste le BMW S1000RR dell’omonimo campionato monomarca, le 600 nelle formule Stock e Supersport, le Superbike e altro ancora, ma non è il resoconto della gara ad aver attirato la nostra attenzione.
Al termine della delle SBK l’organizzazione ha voluto soddisfare il sogno di un giovanissimo appassionato tristemente costretto sulla sedia a rotelle. Sebastian Rota, di soli 9 anni, soffre di artrofia muscolare, ma questo non gli ha impedito di salire in sella a una moto e concedersi la gioia di qualche giro di pista.
Grazie al supporto del pilota Gwen Giabbanim, il piccolo Sebastian è stato vestito di tutto punto con tuta di pelle, guanti e stivali, e sistemato in sella a una Suzuki GSX-R, debitamente vincolato al pilota agli arti inferiori e al busto. Tre giri in tutto quelli percorsi, ma di sicuro sufficienti per far dimenticare al giovane Sebastian, almeno per qualche minuto, il dolore della malattia. Al termine della manifestazione il pubblico ha potuto aiutare il giovane centauro tramite l’acquisto di alcuni adesivi celebrativi riportanti la sua immagine e realizzati per l’occasione.
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