Durante un viaggio in auto questa mattina mi sono fatto una lunga chiacchierata con mia sorella, la quale, nelle sue mansioni professionali ha anche quella di accertare la morte dei potenziali donatori di organi:mi raccontava il caso di ieri, una morte cerebrale dovuta ad una crisi respiratoria da probabile overdose accidentale di farmaci.
Alla fine del suo racconto commento :" Per?, credevo che l'espianto avvenisse solo in caso di evento traumatico tipo un incidente!"
"niente affatto", mi dice lei, "in realt? le linee guida in tal senso si sono molto modificate durante gli anni. Oggi certe cose che in passato non consentivano un espianto, come ad esempio l'et? del donatore non vengono pi? prese in considerazione. Persino certe malattie ormai non si considerano pi?"
"davvero?"
"Certo: un esempio estremo pu? essere che i reni sani di un ottantenne sono comunque utilissimi per un sessantenne dializzato tre volte a settimana e ragionando per assurdo se il tuo fegato non funziona e l'alternativa ? fra la morte ed un organo espiantato da un donatore con l'epatite c tutto va messo sulla bilancia."
"Questo ? vero. Ma senti: il fatto che le linee guida siano cambiate ? maggiormente legato ai progressi della medicina o al fatto che abbiamo un bisogno disperato di organi ?"
"pi? la seconda. a fronte di un aumento del fabbisogno abbiamo anche una riduzione del tradizionale bacino di donatori, perch? i limiti di velocit?, le auto migliori e pi? sicure, i caschi e le protezioni migliori hanno aumentato grandemente la sopravvivenza agli incidenti"
"Quindi ora si muore di meno sulla strada, ma si muore di pi? per malattia."
" in un certo senso ? cos?".
"..........."
Singolare. Uno potrebbe pensare che alla fine la terra abbia un suo modo per mantenerci sotto controllo, noi aumentiamo la sopravvivenza da un lato e la diminuiamo dall'altro per riportare i piatti della bilancia in parit?.
Oppure la selezione naturale, nonostante tutti i nostri sforzi per evitarla non si ? lasciata fregare. torna a reclamare la scomparsa dei malati e dei deboli ed a preferire la sopravvivenza dei giovani e sani ( le tipiche vittime degli incidenti stradali).
Magari ? solo una questione culturale ed i messaggi legati alla possibilit? di diventare donatori non hanno attechito solo per una questione di tempo ed il futuro sar? migliore in questo senso.
Forse invece c'? sotto qualcosa di pi? radicato e profondo, nella nostra innata reticenza a donare gli organi...siamo programmati per non farlo? Ascoltiamo inconsciamente il sussurro di darwin?
boh.a voi le considerazioni del caso.io stasera ho troppo mal di testa per pensare.
Alla fine del suo racconto commento :" Per?, credevo che l'espianto avvenisse solo in caso di evento traumatico tipo un incidente!"
"niente affatto", mi dice lei, "in realt? le linee guida in tal senso si sono molto modificate durante gli anni. Oggi certe cose che in passato non consentivano un espianto, come ad esempio l'et? del donatore non vengono pi? prese in considerazione. Persino certe malattie ormai non si considerano pi?"
"davvero?"
"Certo: un esempio estremo pu? essere che i reni sani di un ottantenne sono comunque utilissimi per un sessantenne dializzato tre volte a settimana e ragionando per assurdo se il tuo fegato non funziona e l'alternativa ? fra la morte ed un organo espiantato da un donatore con l'epatite c tutto va messo sulla bilancia."
"Questo ? vero. Ma senti: il fatto che le linee guida siano cambiate ? maggiormente legato ai progressi della medicina o al fatto che abbiamo un bisogno disperato di organi ?"
"pi? la seconda. a fronte di un aumento del fabbisogno abbiamo anche una riduzione del tradizionale bacino di donatori, perch? i limiti di velocit?, le auto migliori e pi? sicure, i caschi e le protezioni migliori hanno aumentato grandemente la sopravvivenza agli incidenti"
"Quindi ora si muore di meno sulla strada, ma si muore di pi? per malattia."
" in un certo senso ? cos?".
"..........."
Singolare. Uno potrebbe pensare che alla fine la terra abbia un suo modo per mantenerci sotto controllo, noi aumentiamo la sopravvivenza da un lato e la diminuiamo dall'altro per riportare i piatti della bilancia in parit?.
Oppure la selezione naturale, nonostante tutti i nostri sforzi per evitarla non si ? lasciata fregare. torna a reclamare la scomparsa dei malati e dei deboli ed a preferire la sopravvivenza dei giovani e sani ( le tipiche vittime degli incidenti stradali).
Magari ? solo una questione culturale ed i messaggi legati alla possibilit? di diventare donatori non hanno attechito solo per una questione di tempo ed il futuro sar? migliore in questo senso.
Forse invece c'? sotto qualcosa di pi? radicato e profondo, nella nostra innata reticenza a donare gli organi...siamo programmati per non farlo? Ascoltiamo inconsciamente il sussurro di darwin?
boh.a voi le considerazioni del caso.io stasera ho troppo mal di testa per pensare.
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