Prima riflessione: Primo giorno di lezione a Igegneria. Arriva il Prof. Bicara, ci fa:
"Buongiorno, questa che vedete (riferendosi all'aula) ? un'aula universitaria, non ? un teatro. E per vostra conoscenza ? un'aula dove si tengono lezioni di Ingegneria. Questa facolt? non ? per tutti, bisgona studiare molto, e anche studiando tanto non ? detto che voi ce la farete, perch?, ripeto, non ? una facolt? che puo' fare chiunque. Ora contate dieci persone attorno a voi.... le avete contate? bene. Di questi dieci persone soltanto una persona arriver? alla laurea, gli altri si fermeranno prima. Voi pensate di essere quell'uno, ma lo stanno pensando anche le altre dieci persone. quindi nove persone stanno sbagliando. Se avete un dubbio ? meglio che ve ne andiate adesso, non sprecherete il tempo nel fare una cosa per al quale non siete portati.
Questa era geometria. Poi arrivo' il prof di Analisi uno, un toscano laureato in fisica alla Normale di Pisa. Disegno' un fiore alla lavagna e chi chiese l'equazione matematica di quella fiugra. Siccome noi non rispondevamo, inizio' a deriderci e incazzarsi (ma di brutto) che quella era una cosa da terza elementare.... ando' avanti una settimana, dopo di che gettai la spugna e andai a Medicina dove nel frattempo ero stato preso (avevo fatto il test a tempo perso tanto per non chiudermi le porte ed ero entrato ). Ancora mi domando per quale caxxo di motivo non mi iscrissi a medicina.
Personalmente, le scelte fatte non sono mai state mosse dalla voglia di fare soldi in seguito, ma dal desiderio di studiare le materie dei vari corsi.
Con il senno di poi non avrei fatto ingegneria non perch? non dia soddisfazioni, ma perch? cmq vadano le cose, si tratta di passare una vita a viaggiare e stare lontani da casa. e per quanto mi riguarda, allo stato attuale anche per una paga abbastanza misera. ma a quello se cambio societ? si trova rimedio.
Cmq caxxo siete ingegneri, non potete buttarvi giu', l'unica cosa di cui sto tranquillo con questa laurea, ? che dovunque vado posso rinventarmi un lavoro.
"Buongiorno, questa che vedete (riferendosi all'aula) ? un'aula universitaria, non ? un teatro. E per vostra conoscenza ? un'aula dove si tengono lezioni di Ingegneria. Questa facolt? non ? per tutti, bisgona studiare molto, e anche studiando tanto non ? detto che voi ce la farete, perch?, ripeto, non ? una facolt? che puo' fare chiunque. Ora contate dieci persone attorno a voi.... le avete contate? bene. Di questi dieci persone soltanto una persona arriver? alla laurea, gli altri si fermeranno prima. Voi pensate di essere quell'uno, ma lo stanno pensando anche le altre dieci persone. quindi nove persone stanno sbagliando. Se avete un dubbio ? meglio che ve ne andiate adesso, non sprecherete il tempo nel fare una cosa per al quale non siete portati.
Questa era geometria. Poi arrivo' il prof di Analisi uno, un toscano laureato in fisica alla Normale di Pisa. Disegno' un fiore alla lavagna e chi chiese l'equazione matematica di quella fiugra. Siccome noi non rispondevamo, inizio' a deriderci e incazzarsi (ma di brutto) che quella era una cosa da terza elementare.... ando' avanti una settimana, dopo di che gettai la spugna e andai a Medicina dove nel frattempo ero stato preso (avevo fatto il test a tempo perso tanto per non chiudermi le porte ed ero entrato ). Ancora mi domando per quale caxxo di motivo non mi iscrissi a medicina.
Personalmente, le scelte fatte non sono mai state mosse dalla voglia di fare soldi in seguito, ma dal desiderio di studiare le materie dei vari corsi.
Con il senno di poi non avrei fatto ingegneria non perch? non dia soddisfazioni, ma perch? cmq vadano le cose, si tratta di passare una vita a viaggiare e stare lontani da casa. e per quanto mi riguarda, allo stato attuale anche per una paga abbastanza misera. ma a quello se cambio societ? si trova rimedio.
Cmq caxxo siete ingegneri, non potete buttarvi giu', l'unica cosa di cui sto tranquillo con questa laurea, ? che dovunque vado posso rinventarmi un lavoro.
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