ZABAIONE AL MOSCATO PASSITO DI LOAZZOLO
Che cos’è l’uva moscato?
…ci sono molti tipi di uva Moscato, vitigno di origine antichissima e da sempre apprezzato per le sua fantastiche doti aromatiche. In Italia meridionale il più noto è il Moscato d’Alessandria o Zibibbo, mentre nel Nord Italia regna sovrano il Moscato bianco (detto anche “d’Asti”) a ovest ed il Moscato rosa a Est; preferisce terreni leggeri, con un’alta percentuale di sabbia, meglio se leggermente calcarei per raccogliere al meglio durante la maturazione i “terpeni”, le sostanze aromatiche che si troveranno in gran parte sulla buccia e che rendono i vini che si ottengono da questo nobile vitigno unici e dalla personalità straordinaria.
…e come avviene il suo appassimento?
Per aumentare la concentrazione di zucchero nelle uve, determinante per ottenere un vino che sia dolce e abbia al tempo stesso una buona alcolicità (il Moscato d’Asti ha circa 5,5° di alcol svolto, mentre i passiti arrivano anche a 13°!), i grappoli vengono stesi su graticci (simili a delle stuoie) ed esposti al sole durante il giorno e ritirati al coperto durante la notte. Si tratta quindi di un lavoro lungo e faticoso, soggetto al rischio di maltempo. L’acino perde così parte dell’acqua contenuta al suo interno e concentra lo zucchero, per arrivare ad un alcol potenziale di circa 20-22°, di cui solo una parte verranno svolti lasciando dello zucchero residuo. …una curiosità: per ottenere un grado di alcol per litro servono 17 gr. di zucchero circa!
Il vino dolce di moscato passito Loazzolo
Loazzolo è un piccolo comune della Langa astigiana al confine tra Asti e Alessandria, che ha visto crescere la sua notorietà solo in tempi recenti proprio grazie alla piccola doc che ha dato il nome a un vino molto particolare: il Passito di Moscato vendemmia tardiva, vinificato e imbottigliato (caso unico in Italia) in un solo comune e su di una superficie inferiore a 5 ettari, da 8 appassionati produttori.
Lo zabaione di moscato passito di Loazzolo secondo Grom:
Seguendo una vecchia tradizione astigiana, quella di aromatizzare lo zabaione con il vino moscato, eccoci a proporre anche nel nostro gelato le stesse sensazioni, amplificate e nobilizzate dalla sua massima espressione: il moscato di Loazzolo passito.Consigliamo ai puristi di goderlo in solitudine, accompagnato solamente da un biscotto di meliga di Battifollo, ed ai viziosi di sposarlo con del gelato alla nocciola. Chi vuole peccare, invece, dovrà comprarne almeno mezzo kg., andare in enoteca, e godersi la vita accompagnandolo ad una bottiglia di Loazzolo…
Godetene!
Che cos’è l’uva moscato?
…ci sono molti tipi di uva Moscato, vitigno di origine antichissima e da sempre apprezzato per le sua fantastiche doti aromatiche. In Italia meridionale il più noto è il Moscato d’Alessandria o Zibibbo, mentre nel Nord Italia regna sovrano il Moscato bianco (detto anche “d’Asti”) a ovest ed il Moscato rosa a Est; preferisce terreni leggeri, con un’alta percentuale di sabbia, meglio se leggermente calcarei per raccogliere al meglio durante la maturazione i “terpeni”, le sostanze aromatiche che si troveranno in gran parte sulla buccia e che rendono i vini che si ottengono da questo nobile vitigno unici e dalla personalità straordinaria.
…e come avviene il suo appassimento?
Per aumentare la concentrazione di zucchero nelle uve, determinante per ottenere un vino che sia dolce e abbia al tempo stesso una buona alcolicità (il Moscato d’Asti ha circa 5,5° di alcol svolto, mentre i passiti arrivano anche a 13°!), i grappoli vengono stesi su graticci (simili a delle stuoie) ed esposti al sole durante il giorno e ritirati al coperto durante la notte. Si tratta quindi di un lavoro lungo e faticoso, soggetto al rischio di maltempo. L’acino perde così parte dell’acqua contenuta al suo interno e concentra lo zucchero, per arrivare ad un alcol potenziale di circa 20-22°, di cui solo una parte verranno svolti lasciando dello zucchero residuo. …una curiosità: per ottenere un grado di alcol per litro servono 17 gr. di zucchero circa!
Il vino dolce di moscato passito Loazzolo
Loazzolo è un piccolo comune della Langa astigiana al confine tra Asti e Alessandria, che ha visto crescere la sua notorietà solo in tempi recenti proprio grazie alla piccola doc che ha dato il nome a un vino molto particolare: il Passito di Moscato vendemmia tardiva, vinificato e imbottigliato (caso unico in Italia) in un solo comune e su di una superficie inferiore a 5 ettari, da 8 appassionati produttori.
Lo zabaione di moscato passito di Loazzolo secondo Grom:
Seguendo una vecchia tradizione astigiana, quella di aromatizzare lo zabaione con il vino moscato, eccoci a proporre anche nel nostro gelato le stesse sensazioni, amplificate e nobilizzate dalla sua massima espressione: il moscato di Loazzolo passito.Consigliamo ai puristi di goderlo in solitudine, accompagnato solamente da un biscotto di meliga di Battifollo, ed ai viziosi di sposarlo con del gelato alla nocciola. Chi vuole peccare, invece, dovrà comprarne almeno mezzo kg., andare in enoteca, e godersi la vita accompagnandolo ad una bottiglia di Loazzolo…
Godetene!
Comment