tratto da:
CARUGO ? andato a sbattere contro un arco di metallo posto al centro di una pista ciclabile a Seregno. Poi, agonizzante, ? riuscito a raggiungere il vicino terrapieno, dove ? morto. Ma il suo corpo ? stato trovato solo sei ore pi? tardi, da un uomo che stava facendo jogging.
Una tragedia assurda, quella che ? costata la vita a Gaspare Dolcemascolo, 41 anni, originario di Lissone, ma residente da qualche mese a Carugo dove anche lavorava come macellaio. Una tragedia per la quale ora la famiglia vuole giustizia, perch? non riesce a comprendere il motivo della presenza di quell'ingombrante spartitraffico in mezzo alla pista ciclabile.
Presumibilmente intorno alla mezzanotte di domenica scorsa, Gaspare Dolcemascolo stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la ciclabile a ridosso della Valassina, quando in territorio di Seregno al confine con Lissone, non lontano dall'Uci Cinema, si ? schiantato contro un dissuasore di ferro alto un metro e largo altrettanto, piazzato inspiegabilmente al centro della pista. L'impatto ? stato cos? violento, che prima il torace ha urtato contro l'archetto, poi nella caduta il quarantunenne ha picchiato la testa sull'asfalto e infine con le forze che gli rimanevano in corpo, si ? trascinato sul terrapieno a lato. E l?, purtroppo, ? morto. Soltanto verso le 6.30 un uomo che stava facendo jogging ha notato il cadavere e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri di Seregno e la salma ? stata trasportata all'ospedale di Desio, riconsegnata ai familiari soltanto nel pomeriggio di gioved? dopo l'esito dell'autopsia (morte per sfondamento della cassa toracica) e soprattutto dopo il nulla osta del magistrato al funerale, che sar? celebrato nella mattinata di domani, nella chiesa parrocchiale ******* di Lourdes di Lissone.
CARUGO ? andato a sbattere contro un arco di metallo posto al centro di una pista ciclabile a Seregno. Poi, agonizzante, ? riuscito a raggiungere il vicino terrapieno, dove ? morto. Ma il suo corpo ? stato trovato solo sei ore pi? tardi, da un uomo che stava facendo jogging.
Una tragedia assurda, quella che ? costata la vita a Gaspare Dolcemascolo, 41 anni, originario di Lissone, ma residente da qualche mese a Carugo dove anche lavorava come macellaio. Una tragedia per la quale ora la famiglia vuole giustizia, perch? non riesce a comprendere il motivo della presenza di quell'ingombrante spartitraffico in mezzo alla pista ciclabile.
Presumibilmente intorno alla mezzanotte di domenica scorsa, Gaspare Dolcemascolo stava percorrendo in sella alla sua bicicletta la ciclabile a ridosso della Valassina, quando in territorio di Seregno al confine con Lissone, non lontano dall'Uci Cinema, si ? schiantato contro un dissuasore di ferro alto un metro e largo altrettanto, piazzato inspiegabilmente al centro della pista. L'impatto ? stato cos? violento, che prima il torace ha urtato contro l'archetto, poi nella caduta il quarantunenne ha picchiato la testa sull'asfalto e infine con le forze che gli rimanevano in corpo, si ? trascinato sul terrapieno a lato. E l?, purtroppo, ? morto. Soltanto verso le 6.30 un uomo che stava facendo jogging ha notato il cadavere e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri di Seregno e la salma ? stata trasportata all'ospedale di Desio, riconsegnata ai familiari soltanto nel pomeriggio di gioved? dopo l'esito dell'autopsia (morte per sfondamento della cassa toracica) e soprattutto dopo il nulla osta del magistrato al funerale, che sar? celebrato nella mattinata di domani, nella chiesa parrocchiale ******* di Lourdes di Lissone.
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