Arrivano ad uno ad uno come soldati pronti alla guerra.
Mi piace osservarli mentre procedono alla sfilata di rito nel corridoio del Tribunale.
Avvolti nei loro cappotti firmati come patate al cartoccio. Rigidi nei colleti inamidati, bianchi.
Il sorriso (rassicurante) stampato in faccia, approciano il cliente di turno raccolto in una fragilit? infantile. L'ora dell'udienza si avvicina.
La signora della cancelleria penale ? simpatica e gentile. Mi offre il caff? e discute del tempo e dello sciopero.
Gi?, lo sciopero. Dovrei studiare. Pare che abbiano deciso. Le anime che intendano dedicare il tempo di cui dispongono all'esercizio della legge, dovranno sottoporsi a torture(seppur travestite di carta e rilegature signorili) evocative degli anni '30. Come se la magistratura e Dio avessero qualcosa in comune. E non essendo io il ciclope della legalit?, mi conviene adeguarmi al proclama e rimandare reprimende et similia(noi ci si prova a fare la rivoluzione) ad altra data da destinarsi.
E siamo a due caff?. Diventer? isterica. Ma chi pu? rifiutare due chiacchiere(e risate annesse) in beata armonia con il collega di sempre?.
La macchina ? a secco. Peggio di un mutuo a tasso variabile.
Il benzinaio(......proprio quello!) mi dedica una timida occhiata gi? collaudata.
Ed entro sera la solita ricattatoria domanda: "Mi ami?". Come se fosse facile. L'amore non si chiede.
Meglio dormire. Non vorrei sentire la terra tremare sotto i piedi del letto.
Quanti desideri incompiuti ben riposti in un angolo nascosto della nostra coscienza, per ricordarci quanto ancora abbiamo da fare.
Ma ci penser? domani.
Mi piace osservarli mentre procedono alla sfilata di rito nel corridoio del Tribunale.
Avvolti nei loro cappotti firmati come patate al cartoccio. Rigidi nei colleti inamidati, bianchi.
Il sorriso (rassicurante) stampato in faccia, approciano il cliente di turno raccolto in una fragilit? infantile. L'ora dell'udienza si avvicina.
La signora della cancelleria penale ? simpatica e gentile. Mi offre il caff? e discute del tempo e dello sciopero.
Gi?, lo sciopero. Dovrei studiare. Pare che abbiano deciso. Le anime che intendano dedicare il tempo di cui dispongono all'esercizio della legge, dovranno sottoporsi a torture(seppur travestite di carta e rilegature signorili) evocative degli anni '30. Come se la magistratura e Dio avessero qualcosa in comune. E non essendo io il ciclope della legalit?, mi conviene adeguarmi al proclama e rimandare reprimende et similia(noi ci si prova a fare la rivoluzione) ad altra data da destinarsi.
E siamo a due caff?. Diventer? isterica. Ma chi pu? rifiutare due chiacchiere(e risate annesse) in beata armonia con il collega di sempre?.
La macchina ? a secco. Peggio di un mutuo a tasso variabile.
Il benzinaio(......proprio quello!) mi dedica una timida occhiata gi? collaudata.
Ed entro sera la solita ricattatoria domanda: "Mi ami?". Come se fosse facile. L'amore non si chiede.
Meglio dormire. Non vorrei sentire la terra tremare sotto i piedi del letto.
Quanti desideri incompiuti ben riposti in un angolo nascosto della nostra coscienza, per ricordarci quanto ancora abbiamo da fare.
Ma ci penser? domani.
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