Grimeca getta la spugna
Operai al lavoro gratis
Il ministro Sacconi ha chiesto di ritirare la richiesta di concordato, la Bassano Grimeca ha rifiutato. Nessuna certezza per gli stipendi finch? il tribunale non nominer? un commissario che trovi l'accordo con i creditori
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I lavoratori della Bassano in corteo per le strade del centro (Donzelli)
GRIMECA, LA PROTESTA BLOCCA LA PARTENZA DEL TOUR ROSA
GIRO DONNE, LA TEUTENBERG VINCE LA TAPPA FICAROLO-LENDINARA
GLI OPERAI GRIMECA BLOCCANO IL TOUR ROSA: GUARDA LE IMMAGINI
Rovigo, 7 luglio 2010 - Il viaggio a Roma non ha dato i frutti sperati e i lavoratori della Grimeca oggi si troveranno di nuovo davanti a un bivio. Continuare la lotta per salvare il posto di lavoro o tornare a lavorare, senza garanzie.
L?unica nota positiva dell?atteso incontro al ministero del Lavoro ? stata l?apertura di un tavolo permanente sulla vertenza Grimeca a Roma, il cui scopo principale ? quello di trovare un acquirente. L?attuale titolare Tiziana Grillini, infatti, presentando richiesta di concordato preventivo si ? di fatto tagliata fuori, gettando la spugna e rinunciando definitivamente alla speranza di un finanziamento da perte delle banche.
Il ministro Maurizio Sacconi, che ieri ha voluto incontrarla separatamente prima di sedersi al tavolo con le autorit? istituzionali e i sindacati, le ha chiesto di fare un passo indietro, per avere qualche possibilit? di intervento in pi?, ma di fatto la Grillini, stanca di attendere che gli istituti di credito battano un colpo, ha rifiutato.
Da oggi quindi la Grimeca entra nel limbo e ci rester? finch? il tribunale non nominer? un commissario che dovr? cercare un accordo con i creditori e decidere di riprendere l?attivit?. Solo allora lo stipendio dei lavoratori sar? garantito, ma fino ad allora sar? chiesto loro di tornare al lavoro, per non perdere le commesse e i clienti, ma senza la certezza di essere pagati.
La notizia, che sar? comunicata ufficilamente all?assemblea sindacale di questa mattina (davanti ai cancelli alle 9, ma i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm si inv?contreranno all?alba, per elaborare una posizione comune), ? trapelata nel tardo pomeriggio di ieri, creando lo scompiglio sia tra quelli che aspettavano notizie davanti alla fabbrica, sia tra coloro che sono rimasti alla tenda in piazza Vittorio.
Ma quali sono i volti della lotta? ?Lavoro alla Grimeca dal 1988 e sono in cassa integrazione dal 2000. Da allora non ho pi? lavorato un?ora ? racconta Roberto Lelio, 61 anni di Rovigo, del reparto verniciatura, ogni giorno alla tenda ? Sono qui per i colleghi. Se la Grimeca si salver?, sar? merito di chi ? sceso in piazza?.
Mario Rosa, 49enne di Mardimago, ? un operaio della fonderia, in Grimeca da due anni. ?Per fortuna mia moglie lavora ? riflette ? ma se io perdessi il lavoro, che vita sarebbe la mia? Presto dovremo sostenere anche le spese per mia madre, che avr? bisogno di entrare in casa di cura, non so come faremo?.
?Io in fabbrica ci lavoro da 31 anni ? racconta Giovanni Poli, del reparto montaggio mozzi, che negli ultimi giorni ha lavorato in modo frenetico per completare le commesse ? negli ultimi tempi ho calcolato che la perdita media di un operaio quasi sempre al lavoro come me ? stata di circa 5mila euro in un anno. Non si pu? continuare cos??. Il reparto pompe e pinze, dove si lavora soprattutto ai freni dei motocicli, ? un altro di quelli che ultimamente sono stati sovraccarichi, ma i problemi non mancano nemmeno l?. ?Da due anni io, come molti altri, ho lavorato circa una settimana al mese ? racconta Marcello Bellinelli ? vivere con 750 euro al mese ? molto dura?.
?Come facciamo? Tiriamo la cinghia ? commenta Gino Giacobbe del reparto limatura, 36 anni, sposato con una figlia di 4, dipendente Grimeca da dodici anni ? mia moglie non lavora sempre purtroppo, cos? ? dura?.
?E pensare che una volta facevamo i turni di notte, tanto era il lavoro ? ricorda il compagno di reparto Vittorio Bertucci, 47 anni, del Comitato tenda, sposato con una figlia ? ora invece siamo con il fiato sospeso. Ma finch? non troveremo una soluzione, non ci muoveremo di qui?.
di MILENA FURINI
Operai al lavoro gratis
Il ministro Sacconi ha chiesto di ritirare la richiesta di concordato, la Bassano Grimeca ha rifiutato. Nessuna certezza per gli stipendi finch? il tribunale non nominer? un commissario che trovi l'accordo con i creditori
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I lavoratori della Bassano in corteo per le strade del centro (Donzelli)
GRIMECA, LA PROTESTA BLOCCA LA PARTENZA DEL TOUR ROSA
GIRO DONNE, LA TEUTENBERG VINCE LA TAPPA FICAROLO-LENDINARA
GLI OPERAI GRIMECA BLOCCANO IL TOUR ROSA: GUARDA LE IMMAGINI
Rovigo, 7 luglio 2010 - Il viaggio a Roma non ha dato i frutti sperati e i lavoratori della Grimeca oggi si troveranno di nuovo davanti a un bivio. Continuare la lotta per salvare il posto di lavoro o tornare a lavorare, senza garanzie.
L?unica nota positiva dell?atteso incontro al ministero del Lavoro ? stata l?apertura di un tavolo permanente sulla vertenza Grimeca a Roma, il cui scopo principale ? quello di trovare un acquirente. L?attuale titolare Tiziana Grillini, infatti, presentando richiesta di concordato preventivo si ? di fatto tagliata fuori, gettando la spugna e rinunciando definitivamente alla speranza di un finanziamento da perte delle banche.
Il ministro Maurizio Sacconi, che ieri ha voluto incontrarla separatamente prima di sedersi al tavolo con le autorit? istituzionali e i sindacati, le ha chiesto di fare un passo indietro, per avere qualche possibilit? di intervento in pi?, ma di fatto la Grillini, stanca di attendere che gli istituti di credito battano un colpo, ha rifiutato.
Da oggi quindi la Grimeca entra nel limbo e ci rester? finch? il tribunale non nominer? un commissario che dovr? cercare un accordo con i creditori e decidere di riprendere l?attivit?. Solo allora lo stipendio dei lavoratori sar? garantito, ma fino ad allora sar? chiesto loro di tornare al lavoro, per non perdere le commesse e i clienti, ma senza la certezza di essere pagati.
La notizia, che sar? comunicata ufficilamente all?assemblea sindacale di questa mattina (davanti ai cancelli alle 9, ma i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm si inv?contreranno all?alba, per elaborare una posizione comune), ? trapelata nel tardo pomeriggio di ieri, creando lo scompiglio sia tra quelli che aspettavano notizie davanti alla fabbrica, sia tra coloro che sono rimasti alla tenda in piazza Vittorio.
Ma quali sono i volti della lotta? ?Lavoro alla Grimeca dal 1988 e sono in cassa integrazione dal 2000. Da allora non ho pi? lavorato un?ora ? racconta Roberto Lelio, 61 anni di Rovigo, del reparto verniciatura, ogni giorno alla tenda ? Sono qui per i colleghi. Se la Grimeca si salver?, sar? merito di chi ? sceso in piazza?.
Mario Rosa, 49enne di Mardimago, ? un operaio della fonderia, in Grimeca da due anni. ?Per fortuna mia moglie lavora ? riflette ? ma se io perdessi il lavoro, che vita sarebbe la mia? Presto dovremo sostenere anche le spese per mia madre, che avr? bisogno di entrare in casa di cura, non so come faremo?.
?Io in fabbrica ci lavoro da 31 anni ? racconta Giovanni Poli, del reparto montaggio mozzi, che negli ultimi giorni ha lavorato in modo frenetico per completare le commesse ? negli ultimi tempi ho calcolato che la perdita media di un operaio quasi sempre al lavoro come me ? stata di circa 5mila euro in un anno. Non si pu? continuare cos??. Il reparto pompe e pinze, dove si lavora soprattutto ai freni dei motocicli, ? un altro di quelli che ultimamente sono stati sovraccarichi, ma i problemi non mancano nemmeno l?. ?Da due anni io, come molti altri, ho lavorato circa una settimana al mese ? racconta Marcello Bellinelli ? vivere con 750 euro al mese ? molto dura?.
?Come facciamo? Tiriamo la cinghia ? commenta Gino Giacobbe del reparto limatura, 36 anni, sposato con una figlia di 4, dipendente Grimeca da dodici anni ? mia moglie non lavora sempre purtroppo, cos? ? dura?.
?E pensare che una volta facevamo i turni di notte, tanto era il lavoro ? ricorda il compagno di reparto Vittorio Bertucci, 47 anni, del Comitato tenda, sposato con una figlia ? ora invece siamo con il fiato sospeso. Ma finch? non troveremo una soluzione, non ci muoveremo di qui?.
di MILENA FURINI
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