dal corriere.it
MILANO - Il ddl svuota-carceri, duramente criticato dalla Lega e dal ministro dell?Interno, Roberto Maroni, cambia volto: il governo praticamente ha riscritto il testo in toto presentando tre emendamenti in commissione Giustizia alla Camera. Tra le novit? principali del nuovo disegno di legge c'? lo stop all?automatismo per cui ai detenuti cui resta un anno di pena vengono concessi i domiciliari. A decidere se consentire la detenzione domiciliare sar? il magistrato di sorveglianza. La maggioranza, assicura ora il Guardasigilli Angelino Alfano, Si avvia a superare il dissenso con i leghisti. ?Le cose vanno bene - ha detto il ministro -, ho parlato con il sottosegretario Caliendo che ? alla Camera, dove si sta lavorando per un ottimo punto di intesa per andare avanti?. ?Nel merito - ha precisato il Guardasigilli - sa tutto Caliendo, ma siamo al lavoro per un punto d?intesa confacente agli scopi della coalizione. Credo - ha aggiunto - che in commissione si potr? andare anche oltre rispetto alla stessa coalizione?. Soddisfatto il Carroccio. ?Sono state accolte alcune istanze che avevamo posto sin dall'inizio come la cessazione dell'automatismo dell'ultimo anno a casa, l'accertamento della pericolosit? da parte del magistrato e il potenziamento delle forze dell'ordine? ha spiegato d'altro canto Nicola Molteni, componente leghista in commissione Giustizia alla Camera. ?Finalmente - ha aggiunto Matteo Brigand? - non si parla pi? sic et simpliciter di prendere i detenuti e portarli a casa. Ora bisogner? fare i conti con l'oste e l'oste in questo caso sono i magistrati?. Il Carroccio, tra l'altro, sta valutando anche di presentare dei sub-emendamenti al testo con "paletti" ad esempio sulla questione dell'idoneit? del domicilio. Gradite anche al Pd le modifiche al ddl. ?Per noi ? un passo in avanti in termini di chiarezza? ha detto la capogruppo dei democratici in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti.
LE MODIFICHE - Il primo dei tre emendamenti del governo, tutti a firma del sottosegretario Giacomo Caliendo, sostituisce l'articolo 1 del ddl Alfano ribadendo che la pena detentiva, non superiore a 12 mesi, anche se costituente parte residua di maggior pena, ?? eseguita presso l'abitazione del condannato o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza, di seguito denominato "domicilio"? ma a decidere ? il magistrato di sorveglianza sulla base di una relazione sulla condotta che gli viene trasmessa dall'istituto penitenziario. La relazione ? corredata da un verbale di accertamento della idoneit? del domicilio. In base a questo viene anche esclusa l'ipotesi che il domicilio nel quale l'immigrato sconta l'ultimo anno possa essere il Cie. Tra gli emendamenti del governo uno prevede, inoltre, l?'adeguamento dell'organico del corpo di polizia penitenziaria alla situazione emergenziale in atto?. Per questo viene prevista la possibilit? con decreto del ministro della Giustizia di abbreviare i corsi di formazione iniziale per gli agenti del corpo di polizia penitenziaria. Il termine per i sub-emendamenti ? fissato per domani alle 10. Stralciato invece l?articolo che prevedeva la sospensione della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali. Lo stralcio ? stato votato quasi all?unanimit? dalla Commissione: contro si ? espressa solo la deputata radicale eletta nel Pd Rita Bernardini, in sciopero della fame proprio per protesta contro il sovraffollamento delle carceri. La Commissione torner? a riunirsi domani quando alle 10 scadr? il termine per i subemendamenti agli emendamenti presentati dal governo.
insomma....ci son troppi delinquenti.......poche carceri....anche se tutti fanno un buon lavoro,forze pubbliche e magistrati, alla fine bisogna mandarli fuori........
p.s. vado a comprarmi un passamontagna........
MILANO - Il ddl svuota-carceri, duramente criticato dalla Lega e dal ministro dell?Interno, Roberto Maroni, cambia volto: il governo praticamente ha riscritto il testo in toto presentando tre emendamenti in commissione Giustizia alla Camera. Tra le novit? principali del nuovo disegno di legge c'? lo stop all?automatismo per cui ai detenuti cui resta un anno di pena vengono concessi i domiciliari. A decidere se consentire la detenzione domiciliare sar? il magistrato di sorveglianza. La maggioranza, assicura ora il Guardasigilli Angelino Alfano, Si avvia a superare il dissenso con i leghisti. ?Le cose vanno bene - ha detto il ministro -, ho parlato con il sottosegretario Caliendo che ? alla Camera, dove si sta lavorando per un ottimo punto di intesa per andare avanti?. ?Nel merito - ha precisato il Guardasigilli - sa tutto Caliendo, ma siamo al lavoro per un punto d?intesa confacente agli scopi della coalizione. Credo - ha aggiunto - che in commissione si potr? andare anche oltre rispetto alla stessa coalizione?. Soddisfatto il Carroccio. ?Sono state accolte alcune istanze che avevamo posto sin dall'inizio come la cessazione dell'automatismo dell'ultimo anno a casa, l'accertamento della pericolosit? da parte del magistrato e il potenziamento delle forze dell'ordine? ha spiegato d'altro canto Nicola Molteni, componente leghista in commissione Giustizia alla Camera. ?Finalmente - ha aggiunto Matteo Brigand? - non si parla pi? sic et simpliciter di prendere i detenuti e portarli a casa. Ora bisogner? fare i conti con l'oste e l'oste in questo caso sono i magistrati?. Il Carroccio, tra l'altro, sta valutando anche di presentare dei sub-emendamenti al testo con "paletti" ad esempio sulla questione dell'idoneit? del domicilio. Gradite anche al Pd le modifiche al ddl. ?Per noi ? un passo in avanti in termini di chiarezza? ha detto la capogruppo dei democratici in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti.
LE MODIFICHE - Il primo dei tre emendamenti del governo, tutti a firma del sottosegretario Giacomo Caliendo, sostituisce l'articolo 1 del ddl Alfano ribadendo che la pena detentiva, non superiore a 12 mesi, anche se costituente parte residua di maggior pena, ?? eseguita presso l'abitazione del condannato o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza, di seguito denominato "domicilio"? ma a decidere ? il magistrato di sorveglianza sulla base di una relazione sulla condotta che gli viene trasmessa dall'istituto penitenziario. La relazione ? corredata da un verbale di accertamento della idoneit? del domicilio. In base a questo viene anche esclusa l'ipotesi che il domicilio nel quale l'immigrato sconta l'ultimo anno possa essere il Cie. Tra gli emendamenti del governo uno prevede, inoltre, l?'adeguamento dell'organico del corpo di polizia penitenziaria alla situazione emergenziale in atto?. Per questo viene prevista la possibilit? con decreto del ministro della Giustizia di abbreviare i corsi di formazione iniziale per gli agenti del corpo di polizia penitenziaria. Il termine per i sub-emendamenti ? fissato per domani alle 10. Stralciato invece l?articolo che prevedeva la sospensione della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali. Lo stralcio ? stato votato quasi all?unanimit? dalla Commissione: contro si ? espressa solo la deputata radicale eletta nel Pd Rita Bernardini, in sciopero della fame proprio per protesta contro il sovraffollamento delle carceri. La Commissione torner? a riunirsi domani quando alle 10 scadr? il termine per i subemendamenti agli emendamenti presentati dal governo.
insomma....ci son troppi delinquenti.......poche carceri....anche se tutti fanno un buon lavoro,forze pubbliche e magistrati, alla fine bisogna mandarli fuori........
p.s. vado a comprarmi un passamontagna........
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