si fa un gran parlare di accanimento terapeutico
di testamento biologico
etica e diritto alla vita.
ma per me la questione ? di una semplicit? disarmante
io che oggi sto bene,
oggi che sono sana come un pesce,
dichiaro e sottoscrivo
sotto la mia totale volont?
di non venire rianimata,
di nn essere sottoposta a respirazione ventilata,
di non venire nutrita con un sondino
di non protrarre uno stato vegetativo o terminale
se non fossi in grado di esprimere pi? il mio parere.
il mio testamento biologico,
in sitesi,
? questo.
non potrei sopportare che qualcuno si sostituisca a me
nelle mie funzioni vitali
che sia costretto a nutrirmi con un sondino nel naso
che debba eliminare le mie scorie corporee
e non possa comprendere se ho freddo
se sono spaventata
o se provo dolore.
non vorrei mai immaginarmi attaccata a un tubo
che mi fa respirare mentre intorno a me
la vita prosegue
mentre la mia non ? che un respiro forzato.
non sono minimamente pronta ad affrontare il dolore
l'ansia
e la falsa speranza
che proverebbero le persone che amo
e che prima o poi si augurerebbero di poter dire che ? finita.
secondo la CEI "il malato non decide sulla fine della sua vita"
ah..no? e perch? nn pu? decidere?
si afferma che non pu? esistere il diritto di morire
non parlere infatti di diritto..
ma di libert?.
libert? di scegliere
scegliere di non proseguire un'esistenza artificiale.
direi che ? totalmente diverso.
c'? poi chi lotta
fino all'ultimo istante
di dolore anche
pur di rimanere con chi ama ancora un soffio
ancora un'ora
come lo straordinario Randy Pausch
che nel suo libro
spiega la sua vita da uomo che sta per morire
e il desiderio di sottoporsi a qualsiasi trattamento doloroso
pur di vivere ancora un giorno coi suoi figli
i suoi piccoli Godot.
speranza incarnata in bisogni.
spero di trovare lo stesso coraggio
se mai succeder? anche a me una prova cos? devastante.
ma vorrei poter scegliere.
per anni
all'universit?
studiando il codice deontologico
dell'assistente sociale
mi hanno martellato coi vari principi etici
primo tra tutti
l'autodeterminazione.
il dovere di promuovere e rispettare
l'autodeterminazione della persona
principio fondamentale
e irrinunciabile.
il testamento biologico ? autodeterminazione della persona.
e io lo rispetto.
condivido con chi ha avuto il coraggio di arrivare fin qui
una storia-sociale
che ha tolto parte delle mie ore di sonno
lasciando nella mia mente
domande aperte.
G. aspetta un bambino,
un mese prima della nascita,
mentre ? a far visita col marito
ai suoi genitori
? colpita da un'emorragia cerebrale.
il bambino viene fatto nascere
sta bene anche se sottopeso.
il marito le ? sempre accanto
nel giro di 8 mesi G. recupera il contatto con l'esterno
muovendo solo un piede.
non ha mimica
ne alcun movimento.
la logopedista riesce a insegnarle a comunicare attraverso un tabellone
in cui sono applicate lettere, parole, figure.
G. muove con fatica il piede e sceglie le tessere.
scrive al marito Ti Amo.
dopo un anno si ? pronti per tornare a casa,
tutto ? pronto e organizzato
letto ortopedico,
alzamalati
carrozzella
assistenza infermieristica
nido per il bambino
permessi di lavoro per il marito
la notte prima delle dimissioni G. ha un'altra emoragia
pi? grave.
va in rianimazione.
il marito supplica di lasciarla stare
di non insistere
di lasciarla volare via.
G. ? ora da sei anni in stato vegetativo
non ha pi? ripreso conoscenza.
vive in una struttura protetta.
i suoi genitori hanno rivendicato l'affido del nipote
sono in corso perizie e rivendicazioni
dispetti e colpi bassi.
il marito non riesce a rifarsi una vita
esclude la separazione
non si sente di legarsi a una donna finch? G. ? ancora in vita
le fa visita sempre pi? raramente
non riconosce pi? in quel corpo
sua moglie.
il bambino ? seguito da uno psicologo
si rifiuta di vedere la madre
dicendo che ? scappata anni fa
e l'ha abbandonato.
tutti aspettano.
aspettano di poter piangere la morte della persona che hanno amato
di cui ora rimane solo un corpo senza anima.
non ci sono considerazioni finali
la vita ? anche questo.
..nulla umbra sine luce..
di testamento biologico
etica e diritto alla vita.
ma per me la questione ? di una semplicit? disarmante
io che oggi sto bene,
oggi che sono sana come un pesce,
dichiaro e sottoscrivo
sotto la mia totale volont?
di non venire rianimata,
di nn essere sottoposta a respirazione ventilata,
di non venire nutrita con un sondino
di non protrarre uno stato vegetativo o terminale
se non fossi in grado di esprimere pi? il mio parere.
il mio testamento biologico,
in sitesi,
? questo.
non potrei sopportare che qualcuno si sostituisca a me
nelle mie funzioni vitali
che sia costretto a nutrirmi con un sondino nel naso
che debba eliminare le mie scorie corporee
e non possa comprendere se ho freddo
se sono spaventata
o se provo dolore.
non vorrei mai immaginarmi attaccata a un tubo
che mi fa respirare mentre intorno a me
la vita prosegue
mentre la mia non ? che un respiro forzato.
non sono minimamente pronta ad affrontare il dolore
l'ansia
e la falsa speranza
che proverebbero le persone che amo
e che prima o poi si augurerebbero di poter dire che ? finita.
secondo la CEI "il malato non decide sulla fine della sua vita"
ah..no? e perch? nn pu? decidere?
si afferma che non pu? esistere il diritto di morire
non parlere infatti di diritto..
ma di libert?.
libert? di scegliere
scegliere di non proseguire un'esistenza artificiale.
direi che ? totalmente diverso.
c'? poi chi lotta
fino all'ultimo istante
di dolore anche
pur di rimanere con chi ama ancora un soffio
ancora un'ora
come lo straordinario Randy Pausch
che nel suo libro
spiega la sua vita da uomo che sta per morire
e il desiderio di sottoporsi a qualsiasi trattamento doloroso
pur di vivere ancora un giorno coi suoi figli
i suoi piccoli Godot.
speranza incarnata in bisogni.
spero di trovare lo stesso coraggio
se mai succeder? anche a me una prova cos? devastante.
ma vorrei poter scegliere.
per anni
all'universit?
studiando il codice deontologico
dell'assistente sociale
mi hanno martellato coi vari principi etici
primo tra tutti
l'autodeterminazione.
il dovere di promuovere e rispettare
l'autodeterminazione della persona
principio fondamentale
e irrinunciabile.
il testamento biologico ? autodeterminazione della persona.
e io lo rispetto.
condivido con chi ha avuto il coraggio di arrivare fin qui
una storia-sociale
che ha tolto parte delle mie ore di sonno
lasciando nella mia mente
domande aperte.
G. aspetta un bambino,
un mese prima della nascita,
mentre ? a far visita col marito
ai suoi genitori
? colpita da un'emorragia cerebrale.
il bambino viene fatto nascere
sta bene anche se sottopeso.
il marito le ? sempre accanto
nel giro di 8 mesi G. recupera il contatto con l'esterno
muovendo solo un piede.
non ha mimica
ne alcun movimento.
la logopedista riesce a insegnarle a comunicare attraverso un tabellone
in cui sono applicate lettere, parole, figure.
G. muove con fatica il piede e sceglie le tessere.
scrive al marito Ti Amo.
dopo un anno si ? pronti per tornare a casa,
tutto ? pronto e organizzato
letto ortopedico,
alzamalati
carrozzella
assistenza infermieristica
nido per il bambino
permessi di lavoro per il marito
la notte prima delle dimissioni G. ha un'altra emoragia
pi? grave.
va in rianimazione.
il marito supplica di lasciarla stare
di non insistere
di lasciarla volare via.
G. ? ora da sei anni in stato vegetativo
non ha pi? ripreso conoscenza.
vive in una struttura protetta.
i suoi genitori hanno rivendicato l'affido del nipote
sono in corso perizie e rivendicazioni
dispetti e colpi bassi.
il marito non riesce a rifarsi una vita
esclude la separazione
non si sente di legarsi a una donna finch? G. ? ancora in vita
le fa visita sempre pi? raramente
non riconosce pi? in quel corpo
sua moglie.
il bambino ? seguito da uno psicologo
si rifiuta di vedere la madre
dicendo che ? scappata anni fa
e l'ha abbandonato.
tutti aspettano.
aspettano di poter piangere la morte della persona che hanno amato
di cui ora rimane solo un corpo senza anima.
non ci sono considerazioni finali
la vita ? anche questo.
..nulla umbra sine luce..
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