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Indecenza Universitaria

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    #106
    Originally posted by ALex1487 View Post
    B? ? una buona universit?! Buttala via!!
    Le virgolette e la faccina ci stavano apposta...

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      #107
      Originally posted by wildfire View Post
      Non sono d'accordo. A livello universitario ci si attende (molto giustamente) che gli errori tu sia in grado di individuarli e correggerli da solo. Se non ne sei in grado allora evidentemente non padroneggi la materia a sufficienza per poter superare l'esame. QED.
      In tutto questo l'unico errore della docente e' stato l'ostruzionismo rispetto all'accesso agli elaborati.
      perdonami ma non sono affatto d'accoro. se ho commesso errori mi pare evidente che non padroneggio al meglio la materia o alcuni suoi aspetti.in questo senso ? doverosa l'azione del professore che ponendo in evidenza l'errore, correggendo e spiegando chiaramente ti permette di porre rimedio alle carenze nella preparazione, diversamente credo risulti un pochino piu complesso. poi ovviamente dipende dalla facolt? e dell'esame di cui si parla.

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        #108
        Originally posted by wildfire View Post
        "Il mondo universitario ? fatto cos?, son tutte persone che non hanno mai lavorato (e quindi applicato nella pratica) quel che hanno studiato o fanno studiare"

        L'hai detto tu, non io. Le petizioni dell'assoluto sono tue, non mie.

        E da non economista sono d'accordo con Pezzoli, considerando che tra i costi della tua impresa va ricompresa anche la remunerazione del capitale (irrilevante che sia proprio o di terzi) nonche' la remunerazione per l'attivit? gestionale/imprenditoriale.


        Per me puoi essere d' accordo con Pezzoli, ma ti chiedo, tu hai un' azienda? Non mi tirare fuori le frasine che trovi su Wikipedia o che ti sei studiato a memoria, quando hai un' azienda i giochi sono un p? diversi, si parla di centri di costo, di margini di contribuzione, si parla di perdite e di guadagni, e si parla di cercare di guadagnarci soldi, che ti possano permettere di stare bene e che diano valore alla responsabilit? che hai fra le mani. La famosa remunerazione dell' attivit? imprenditoriale ? data dal netto che ti rimane in mano a fine anno per intenderci. L' attivit? imprenditoriale sulla carta ? una cosa, nella realt? ? un'altra.
        La mia non ? una petizione dell' assoluto, ho anche detto che c' era un commercialista fra i miei professori, ma era uno su tanti, che posso quasi considerare un eccezione. Pezzoli non ha mai avuto un'azienda, per cui non ha un'idea precisa di cosa parli nei suoi libri, te lo assicuro. E ripeto, tu sei stato fortunato ad avere professoroni cos? importanti e che hanno messo in pratica la materia che ti hanno insegnato. Personalmente ho imparato tanto pi? sul campo, da e dirigenti del vecchio GFT e della vecchia dirigenza Gucci, piuttosto che da ci? che ho studiato. Certo, va anche detto che la tua materia ? di natura semiassiomica, nel senso che le leggi non sono proprio assolute, ma comunque sono scritte, per cui vanno solo applicate e studiate nel modo giusto.
        Purtroppo l' economia ? una materia che non ha delle basi ben precise, ci si va avanti a tastoni, e tranne lo studio della contabilit? (e quindi di tutta la ragioneria)e della parte matematica, il resto si basa su principi instabili che non hanno nessun fondamento assoluto e sono frutto di ipotesi di risposta.
        Non prendere come assolute le cose che sto dicendo, ci? che dico ? la mia esperienza, beato te che hai un' esperienza cos? diversa e una visione cos? positiva del mondo accademico italiano.

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          #109
          Originally posted by syd87 View Post
          perdonami ma non sono affatto d'accoro. se ho commesso errori mi pare evidente che non padroneggio al meglio la materia o alcuni suoi aspetti.in questo senso ? doverosa l'azione del professore che ponendo in evidenza l'errore, correggendo e spiegando chiaramente ti permette di porre rimedio alle carenze nella preparazione, diversamente credo risulti un pochino piu complesso. poi ovviamente dipende dalla facolt? e dell'esame di cui si parla.
          1) prendere domanda d'esame
          2) prendere libro di testo e/o appunti
          3) estrapolare risposta corretta da testo
          4) confrontare risposta dell'esame con risposta corretta
          5) se le due risposte sono sovrapponibili proseguire con domanda successiva ripartendo dal punto 1
          6) ELSE assimilare in quale punto le due risposte sono diverse, capire perche' si e' data una risposta diversa (non l'ho studiato? me lo sono dimenticato? ho cortocircuitato il ragionamento? ha fatto un errore materiale) e poi passare ad altra domanda e ripartire da 1

          A 20 anni forse bisogna abituarsi all'idea che non c'e' piu' la maestrina ma che, all in all, sono solo caxxi tuoi se impari e/o capisci. O anneghi o impari a nuotare, nessuno ti obbliga a stare li'.

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            #110
            Originally posted by Gabryamar1 View Post
            Per me puoi essere d' accordo con Pezzoli, ma ti chiedo, tu hai un' azienda? Non mi tirare fuori le frasine che trovi su Wikipedia o che ti sei studiato a memoria, quando hai un' azienda i giochi sono un p? diversi, si parla di centri di costo, di margini di contribuzione, si parla di perdite e di guadagni, e si parla di cercare di guadagnarci soldi, che ti possano permettere di stare bene e che diano valore alla responsabilit? che hai fra le mani. La famosa remunerazione dell' attivit? imprenditoriale ? data dal netto che ti rimane in mano a fine anno per intenderci. L' attivit? imprenditoriale sulla carta ? una cosa, nella realt? ? un'altra.
            La mia non ? una petizione dell' assoluto, ho anche detto che c' era un commercialista fra i miei professori, ma era uno su tanti, che posso quasi considerare un eccezione. Pezzoli non ha mai avuto un'azienda, per cui non ha un'idea precisa di cosa parli nei suoi libri, te lo assicuro. E ripeto, tu sei stato fortunato ad avere professoroni cos? importanti e che hanno messo in pratica la materia che ti hanno insegnato. Personalmente ho imparato tanto pi? sul campo, da e dirigenti del vecchio GFT e della vecchia dirigenza Gucci, piuttosto che da ci? che ho studiato. Certo, va anche detto che la tua materia ? di natura semiassiomica, nel senso che le leggi non sono proprio assolute, ma comunque sono scritte, per cui vanno solo applicate e studiate nel modo giusto.
            Purtroppo l' economia ? una materia che non ha delle basi ben precise, ci si va avanti a tastoni, e tranne lo studio della contabilit? (e quindi di tutta la ragioneria)e della parte matematica, il resto si basa su principi instabili che non hanno nessun fondamento assoluto e sono frutto di ipotesi di risposta.
            Non prendere come assolute le cose che sto dicendo, ci? che dico ? la mia esperienza, beato te che hai un' esperienza cos? diversa e una visione cos? positiva del mondo accademico italiano.
            Ho un'"azienda" che solo in sede da' da lavorare a 40 persone senza contare le filiali in altre 6 giurisdizioni, ti basta?

            E ti assicuro che non ho un cavolo bisogno di wikipedia, sono semplicemente i ricordi di Economia Politica I e II *che ho studiato 20 anni fa*.
            Da punto di vista dell'impresa (ossia l'attivit? di produzione e scambio di beni o servizi) disincarnata il tuo margine di profitto E' un costo.

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              #111
              Originally posted by wildfire View Post
              Ho un'"azienda" che solo in sede da' da lavorare a 40 persone senza contare le filiali in altre 6 giurisdizioni, ti basta?

              E ti assicuro che non ho un cavolo bisogno di wikipedia, sono semplicemente i ricordi di Economia Politica I e II *che ho studiato 20 anni fa*.
              Da punto di vista dell'impresa (ossia l'attivit? di produzione e scambio di beni o servizi) disincarnata il tuo margine di profitto E' un costo.

              Ma perch? te quando fai un bilancio o una previsione consideri anche il margine di profitto fra i costi? Non so che tipo di attivit? hai te, la mia ? un' azienda di produzione, e bisogna che mi spieghi cosa intendi te per margine di profitto. Per me il margine di profitto ? un dato storico che estrapolo a fine anno dopo che so quanto netto mi rimane in tasca. E' una cosa che prevedo a grandi linee su base ipotetica, ma non ? mai un dato reale di previsione, anzi ? cosiderato un dato storico e analitico.

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                #112
                Originally posted by wildfire View Post
                1) prendere domanda d'esame
                2) prendere libro di testo e/o appunti
                3) estrapolare risposta corretta da testo
                4) confrontare risposta dell'esame con risposta corretta
                5) se le due risposte sono sovrapponibili proseguire con domanda successiva ripartendo dal punto 1
                6) ELSE assimilare in quale punto le due risposte sono diverse, capire perche' si e' data una risposta diversa (non l'ho studiato? me lo sono dimenticato? ho cortocircuitato il ragionamento? ha fatto un errore materiale) e poi passare ad altra domanda e ripartire da 1

                A 20 anni forse bisogna abituarsi all'idea che non c'e' piu' la maestrina ma che, all in all, sono solo caxxi tuoi se impari e/o capisci. O anneghi o impari a nuotare, nessuno ti obbliga a stare li
                '.
                tralasciando i toni della risposta che sicuramente non si confanno a una persona della tua eta o con la tua professionalit? ma sono sicuro che sia una svista e non magari una mancanza di rispetto per la persona con la quale hai a che fare...evidentemente proveniamo da studi chiaramente differenti. Studiando materie scientifiche o prettamente tecniche la questione ? un po piu difficile di come vuoi farla apparire. se cosi non fosse non spiegherebbe come mai si laureino cosi poche persone in ambiti scientifici (ad esempio ad ingegneria) rispetto a quante se ne laureano ad ogni sessione in giurisprudenza ovviamente a parit? di iscritti.

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                  #113
                  Originally posted by syd87 View Post
                  tralasciando i toni della risposta che sicuramente non si confanno a una persona della tua eta o con la tua professionalit? ma sono sicuro che sia una svista e non magari una mancanza di rispetto per la persona con la quale hai a che fare...evidentemente proveniamo da studi chiaramente differenti. Studiando materie scientifiche o prettamente tecniche la questione ? un po piu difficile di come vuoi farla apparire. se cosi non fosse non spiegherebbe come mai si laureino cosi poche persone in ambiti scientifici (ad esempio ad ingegneria) rispetto a quante se ne laureano ad ogni sessione in giurisprudenza ovviamente a parit? di iscritti.
                  La mia risposta non era rivolta a te personalmente, pure se occasionata dal tuo intervento....
                  Quello che voglio dire e' che in uni (e poi dopo) *sei solo, totalmente e foxxutamente solo* e che non puoi sperare nel Deus ex Machina che ti tenga per mano (non foss'altro per i numeri completamente diversi tra una classe di liceo ed un corso universitario).

                  La differenza tra i laureati e' presto detta: giurisprudenza e' piu' facile

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                    #114
                    Originally posted by wildfire View Post
                    La mia risposta non era rivolta a te personalmente, pure se occasionata dal tuo intervento....
                    Quello che voglio dire e' che in uni (e poi dopo) *sei solo, totalmente e foxxutamente solo* e che non puoi sperare nel Deus ex Machina che ti tenga per mano (non foss'altro per i numeri completamente diversi tra una classe di liceo ed un corso universitario).

                    La differenza tra i laureati e' presto detta: giurisprudenza e' piu' facile



                    non era sicuramente quello che intendevo,pur trovandomi perfettamente d'accordo. Ci? che intendevo dire ? che da noi, pur mettendoci la buona volont? e a condizione che le capacit? non manchino difficilmente si va molto avanti con la "presunzione" di poter sempre far da soli senza la necessit? di spiegazioni e correzzioni approfondite, semplicemente per il fatto che non ? possibile sempre poter capire tutto e da subito agendo cosi di conseguenza sui propri errori, tutto qui. Dell'inuitilit? del nutrire speranze in un deus ex machina che ci tenga per mano o anche solo in un tutor che possa darti qualche dritta(come sarebbe poi previsto da statuto di facolt?) poi sta sicuro che a vent'anni (ma anche molto prima) ne siamo gi? tutti ben persuasi (come tu ben saprai avendo gi? fatto il tuo percorso molto prima di me)

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                      #115
                      Originally posted by Gabryamar1 View Post
                      Ma perch? te quando fai un bilancio o una previsione consideri anche il margine di profitto fra i costi? Non so che tipo di attivit? hai te, la mia ? un' azienda di produzione, e bisogna che mi spieghi cosa intendi te per margine di profitto. Per me il margine di profitto ? un dato storico che estrapolo a fine anno dopo che so quanto netto mi rimane in tasca. E' una cosa che prevedo a grandi linee su base ipotetica, ma non ? mai un dato reale di previsione, anzi ? cosiderato un dato storico e analitico.
                      Idealmente si'. Se nella stima effettuata il ricavo da un determinato progetto non e' in grado di coprire tutti i costi di acquisto di beni e servizi per quel progetto NONCHE' quello che ritengo un accettabile (margine di) profitto per me (che deve essere uguale o superiore al margine di profitto che potrei ricavare dedicandomi ad un altro progetto) semplicemente non faccio partire il progetto perche' non appare in grado di ripagare tutti i fattori della produzione.
                      Nella mia testa il "margine di profitto" e quello che mi rimane/mi dovrebbe rimanere in tasca quando ho pagato tutti gli altri conti. Se l'attivit? di impresa e' in grado di pagarmi un "margine di profitto" accettabile, allora continuo con quell'impresa, altrimenti da un punto di vista strettamente economico dovrei mollare quell'impresa e fare altro (ovvio che e' un'analisi tagliata con l'accetta e nella decisione sulla prosecuzione dell'attivit? di impresa ci sono tanti altri fattori da considerare)

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                        #116
                        Originally posted by wildfire View Post
                        Idealmente si'. Se nella stima effettuata il ricavo da un determinato progetto non e' in grado di coprire tutti i costi di acquisto di beni e servizi per quel progetto NONCHE' quello che ritengo un accettabile (margine di) profitto per me (che deve essere uguale o superiore al margine di profitto che potrei ricavare dedicandomi ad un altro progetto) semplicemente non faccio partire il progetto perche' non appare in grado di ripagare tutti i fattori della produzione.
                        Nella mia testa il "margine di profitto" e quello che mi rimane/mi dovrebbe rimanere in tasca quando ho pagato tutti gli altri conti. Se l'attivit? di impresa e' in grado di pagarmi un "margine di profitto" accettabile, allora continuo con quell'impresa, altrimenti da un punto di vista strettamente economico dovrei mollare quell'impresa e fare altro (ovvio che e' un'analisi tagliata con l'accetta e nella decisione sulla prosecuzione dell'attivit? di impresa ci sono tanti altri fattori da considerare)


                        Si a grandi linee lo faccio anche io, anche se quando metto in produzione valuto di pi? il margine di contribuzione in quanto il margine di profitto lo considero solo come dato generale e storico a fine anno. E' evidente che abbiamo due attivit? di tipo molto differente, nella mia attivit? ho altissimi costi variabili e costi fissi che incidono per circa la met? del fatturato. Spesso valuto quindi di mettere in produzione modelli o di mandare avanti catene e linee di produzione che danno alto margine contribuzione per coprire dei costi imprevisti in quel momento, ma che poi in realt? hanno margini di profitto vicini allo zero. Ovvio che anche la mia ? una valutazione fatta a grandi linee.

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