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Basta leggere le battute di oggi del Sig. B. sulle ragazze albanesi!
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Per me, un po' come viene, direi che bisognerebbe verificare se ? vero che siamo attratti di pi? dalle notizie negative, a chi si riferisce, cio? chi ? che ? lo sarebbe, e poi dove, in Italia, Nord Sud, Mondo, Guatemala, nella bergamasca, ecc., e poi tv e/o carta stampata, e poi quali sarebbero le notizie negative, quali quelle positive, quali quelle di cronaca nera, ecc. ecc.
Poi penserei che, tutto verificato e delimitato come sopra, si potrebbero cercare vari tipi di spiegazione, quella sociale di Mikiff, quella psicologica, quella politica, quella .... ecc.
Poi probabilmente bisognerebbe vedere se le cose sono cambiate negli anni, o se c'? una costante di questo tipo nella storia, se ci sia qualcosa di paragonabile a ci? che c'? oggi in fatto di informazione o di desiderio di notizie negative, ecc. ecc..
Io azzardo un'osservazione superschematica.
- Anni fa la tv si proponeva come modello.
- poi ne vollero fare la tv verit?.
- siccome il programma sopra ? impossibile, allora la tv ? diventata testimone di verit? diverse, cio? di diversissime realt? tra loro. Io non mi riconosco in nessuno del Gf, e, in generale, in nessuno che va in tv. Penso che molti la pensino come me
- sempre in questo sviluppo la tv ? diventata, da testimone di realt? diverse, creatrice di sensazioni e sentimenti.
Per me siamo allo stato sopra: la tv DEVE creare emozioni e sentimenti, non insegna pi? nulla, non ? un modello (punto 1), la tv crea solo sensazione.
Se ? cos?, allora si giustificano gran parte dai programmi di oggi.
E chi la guarda molto va in assuefazione. Un litigio va bene, ma quando ci scapper? il morto ? Un terremoto con centinaia di mrti va bene, ma quando ci emozioneranno con un terremoto che distrugge un intero popolo ? Un abbraccio tra gente che non si rivede da venti anni va bene, ma quando si vedr? risorgere un morto ?
Bo ?!?Comment
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