Prendendo spunto da questo articolo del corriere:
Inquinamento - Il governo
?Meno caldo nelle case
per combattere lo smog?
Il ministro Prestigiacomo: lavoriamo a un Piano nazionale
Stefania PrestigiacomoROMA - Stefania Prestigiacomo lo smog sta letteralmente attanagliando le citt?. E il suo ministero, quello dell?Ambiente, che cosa sta facendo?
?Il ministero sono pi? di otto mesi che sta lavorando insieme con i ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture per realizzare un Piano nazionale contro lo smog. Una battaglia difficile. Non si pu? improvvisare. Come, ? evidente, non possono bastare i provvedimenti isolati presi dalle singole citt??.
Si riferisce a Milano, ad esempio? Qui la concentrazione delle polveri sottili sta sforando i limiti quasi tutti i giorni. E allora si sta pensando di tutto: blocco del traffico, targhe alterne per un mese di seguito....
?Milano ? leader assoluta in Europa per la battaglia allo smog?. E dunque? ?Dunque con questo si dimostrano due cose. Che il problema dell?inquinamento urbano esiste, ma che per affrontarlo gli interventi isolati non bastano. Ma anche che i limiti sulle polveri sottili imposti dall?Unione europea sono in assoluto troppo bassi?. Che limiti sono? ?Non si possono superare la media di quaranta microgrammi per metro cubo per trentacinque giorni, in tutto l?anno. Milano soltanto nei primi ventiquattro giorni di quest?anno li ha superati gi? diciotto volte. Per questo contro l?Italia l?Unione europea ha aperto una procedura d?infrazione. Anche se non siamo certo soli?. Ah no? Chi altro? ?Sono state aperte procedure d?infrazione per altri dieci paesi. Come Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Spagna...?.
Va bene. Ma a parte i limiti, lo smog ce lo viviamo dentro le narici, ogni giorno. Che fare?
?Il Piano nazionale al quale stiamo lavorando ha diversi livelli di intervento. Le linee guida per i comuni, su mobilit? sostenibile e risparmio energetico. Ma in particolari situazione climatiche, anche nelle zone pi? "virtuose" possono diventare necessarie ulteriori misure. Anche impopolari?. Impopolari? ?Certo. Si pu? pensare a temporanei limiti di velocit? sulle strade a rischio. Come anche ad intimazioni a tenere le temperature pi? basse negli appartamenti. Ormai facciamo tutti gli americani: vogliamo stare in casa in magliettina anche se fuori nevica. Non si pu? avere tutto, se ci teniamo alla salute, dobbiamo modificare i nostri stili di vita?.
Riscaldamento? Quando si parla di smog si pensa sempre alle automobili, al traffico...
?Le auto sono certo un elemento determinante. Ma non l?unico?.
Certo, perch? insieme al monossido di carbonio c?? anche il monossido di azoto tra principali produttori delle polveri sottili. Dunque, i riscaldamenti....
?Dunque le caldaie vecchie che andranno rottamate e sostituite con altre con migliore efficienza energetica. Come andranno rottamati anche i vecchi mezzi di trasporto pubblici ?.
Spese non indifferenti. Avete gi? quantificato?
?Non ancora. Ma cercheremo formule. Ed incentivi. Dobbiamo studiare bene una metodologia. Non vogliamo commettere lo stesso errore fatto per il pacchetto dei mezzi ecologici?.
Ovvero? Che ? successo? ?Avevamo messo a disposizione finanziamenti per i filtri antiparticolato con un?agevolazione del 25% per i mezzi pubblici. Le Regioni non hanno accolto positivamente l?iniziativa, l?unica richiesta ? arrivata dal comune di Roma?.
Chi sta lavorando concretamente a questo piano?
?Il ministero dell?Ambiente come gi? detto, con Sviluppo economico e le Infrastrutture. Poi, in ogni ministero, gli uffici e le direzioni competenti. Ma al di l? di questo Piano nazionale anti Pm10, che oltre alla mobilit? e gli usi civili riguarda anche l?agricoltura, c?? da lavorare pure sull?industria?.
Ovvero?
?Il ministero dell?Ambiente sta mettendo sotto esame tutti gli impianti industriali pi? importanti d?Italia, sono circa duecento ?.
E che esame devono superare?
?Quello dell?A.I.A. Ovvero l?Autorizzazione integrata ambientale ?.
Tradotto?
?? una certificazione per la sostenibilit? ambientale degli impianti: chi non ? in regola deve provvedere in tempi e modalit? stabilite e certe. Tutto ci? servir? anche a ridurre le polveri sottili?.
E quante di queste aziende hanno superato l?esame, fino ad ora?
?Una sessantina, circa. Il lavoro ? lungo. Ma si andr? avanti, a ritmi serrati, fino alla fine. Quando sono arrivata al ministero di autorizzazione ne era stata rilasciata soltanto una?.
A parte la vaccata scritta in rosso, sono gas e non polveri quelli, voi quanto contribuite al surriscaldamento globale e all'inquinamento per il vostro confort???
Inquinamento - Il governo
?Meno caldo nelle case
per combattere lo smog?
Il ministro Prestigiacomo: lavoriamo a un Piano nazionale
Stefania PrestigiacomoROMA - Stefania Prestigiacomo lo smog sta letteralmente attanagliando le citt?. E il suo ministero, quello dell?Ambiente, che cosa sta facendo?
?Il ministero sono pi? di otto mesi che sta lavorando insieme con i ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture per realizzare un Piano nazionale contro lo smog. Una battaglia difficile. Non si pu? improvvisare. Come, ? evidente, non possono bastare i provvedimenti isolati presi dalle singole citt??.
Si riferisce a Milano, ad esempio? Qui la concentrazione delle polveri sottili sta sforando i limiti quasi tutti i giorni. E allora si sta pensando di tutto: blocco del traffico, targhe alterne per un mese di seguito....
?Milano ? leader assoluta in Europa per la battaglia allo smog?. E dunque? ?Dunque con questo si dimostrano due cose. Che il problema dell?inquinamento urbano esiste, ma che per affrontarlo gli interventi isolati non bastano. Ma anche che i limiti sulle polveri sottili imposti dall?Unione europea sono in assoluto troppo bassi?. Che limiti sono? ?Non si possono superare la media di quaranta microgrammi per metro cubo per trentacinque giorni, in tutto l?anno. Milano soltanto nei primi ventiquattro giorni di quest?anno li ha superati gi? diciotto volte. Per questo contro l?Italia l?Unione europea ha aperto una procedura d?infrazione. Anche se non siamo certo soli?. Ah no? Chi altro? ?Sono state aperte procedure d?infrazione per altri dieci paesi. Come Francia, Germania, Inghilterra, Austria, Spagna...?.
Va bene. Ma a parte i limiti, lo smog ce lo viviamo dentro le narici, ogni giorno. Che fare?
?Il Piano nazionale al quale stiamo lavorando ha diversi livelli di intervento. Le linee guida per i comuni, su mobilit? sostenibile e risparmio energetico. Ma in particolari situazione climatiche, anche nelle zone pi? "virtuose" possono diventare necessarie ulteriori misure. Anche impopolari?. Impopolari? ?Certo. Si pu? pensare a temporanei limiti di velocit? sulle strade a rischio. Come anche ad intimazioni a tenere le temperature pi? basse negli appartamenti. Ormai facciamo tutti gli americani: vogliamo stare in casa in magliettina anche se fuori nevica. Non si pu? avere tutto, se ci teniamo alla salute, dobbiamo modificare i nostri stili di vita?.
Riscaldamento? Quando si parla di smog si pensa sempre alle automobili, al traffico...
?Le auto sono certo un elemento determinante. Ma non l?unico?.
Certo, perch? insieme al monossido di carbonio c?? anche il monossido di azoto tra principali produttori delle polveri sottili. Dunque, i riscaldamenti....
?Dunque le caldaie vecchie che andranno rottamate e sostituite con altre con migliore efficienza energetica. Come andranno rottamati anche i vecchi mezzi di trasporto pubblici ?.
Spese non indifferenti. Avete gi? quantificato?
?Non ancora. Ma cercheremo formule. Ed incentivi. Dobbiamo studiare bene una metodologia. Non vogliamo commettere lo stesso errore fatto per il pacchetto dei mezzi ecologici?.
Ovvero? Che ? successo? ?Avevamo messo a disposizione finanziamenti per i filtri antiparticolato con un?agevolazione del 25% per i mezzi pubblici. Le Regioni non hanno accolto positivamente l?iniziativa, l?unica richiesta ? arrivata dal comune di Roma?.
Chi sta lavorando concretamente a questo piano?
?Il ministero dell?Ambiente come gi? detto, con Sviluppo economico e le Infrastrutture. Poi, in ogni ministero, gli uffici e le direzioni competenti. Ma al di l? di questo Piano nazionale anti Pm10, che oltre alla mobilit? e gli usi civili riguarda anche l?agricoltura, c?? da lavorare pure sull?industria?.
Ovvero?
?Il ministero dell?Ambiente sta mettendo sotto esame tutti gli impianti industriali pi? importanti d?Italia, sono circa duecento ?.
E che esame devono superare?
?Quello dell?A.I.A. Ovvero l?Autorizzazione integrata ambientale ?.
Tradotto?
?? una certificazione per la sostenibilit? ambientale degli impianti: chi non ? in regola deve provvedere in tempi e modalit? stabilite e certe. Tutto ci? servir? anche a ridurre le polveri sottili?.
E quante di queste aziende hanno superato l?esame, fino ad ora?
?Una sessantina, circa. Il lavoro ? lungo. Ma si andr? avanti, a ritmi serrati, fino alla fine. Quando sono arrivata al ministero di autorizzazione ne era stata rilasciata soltanto una?.
A parte la vaccata scritta in rosso, sono gas e non polveri quelli, voi quanto contribuite al surriscaldamento globale e all'inquinamento per il vostro confort???
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