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Esperienze di vita reale da soccorritore...

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    #31
    Originally posted by Icy View Post
    in questo contesto vi inviterei a ripensare ai commeti nel post dei 4 soccorsitori morti a causa della valanga nel tentativo di soccorrere gli incauti che si erano avventurati nonostante le condizioni altamente a rischio...
    si si...ricordo bene

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      #32
      Originally posted by Icy View Post
      Max, l'autoprotezione e la messa in sicurazza dell'area del soccorso è la prima cosa che ti insegnano ed è quella su cui vieni e verrai CONTINUAMENTE cazziato... e a buona ragione visto che ci si mette ZERO a passare da soccorritore a colui che necessita a sua volta di soccorso...

      Ti addestrano in continuazione... 10000 volte... eppure, credimi, ci sono situazioni nelle quali l'autoprotezione passa in secondo piano... ed è un errore GRAVE... ma è anche assolutamente istintivo...

      Di solito che fa questo genere di volontariato/lavoro ha dentro qualcosa senza la quale non reggerebbe 10 minuti... è quello che ti regala sia una marcia in più che una umanità nel soccorso tutto particolare ma che rischia di fregarti quando pesi "ce la posso fare... ce la devo fare... c@zzo ci provo!!!"

      Per rispondere al tuo "e questo penso sia il solo motivo per cui nn ho mai provato a farlo..xke nn riuscirei a esser un "robot" ne tantomeno a seguir le procedure..mettendo a repentaglio la mia vita e quella dei miei soci.." io ti dico... provaci... davvero... magari non se tagliato ma magari un giiorno potresti essere quello che fa la differenza....
      grazie delle tue parole..ma credo cadranno nel vuoto..al di la del mio carattere credo proprio di non esser "tagliato" x far il volontario

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        #33
        Originally posted by @Sky@ View Post
        ma per incidenti motociclistici ? standard il codici giallo??? perch? a me hanno dato il codice giallo, ma non avevo niente

        Molto dipende dalla chiamata fatta al 118.. cmq una caduta in moto ? sempre un politrauma (ovvero pi? traumi... rotolando...) e la colonna vertebrale ? SEMPRE considerata "a rischio" finch? il Pronto Soccorso non chiarisce qualsiasi dubbio...

        ...direi che sei sei caduto BENE un Giallo ci st? a meno che non arrivano e ti trovano in piedi e con una situazione tranquilla allora si dichiara un codice diverso da quello di chiamata...

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          #34
          Icy se la storia non ci avesse fatto vedere che gli angeli hanno le ali si potrebbe tranquillamente scambiarli per persone come te...scusa la schiettezza ma devo dire che hai le palle per fare quello che fai come tutti i tuoi colleghi

          vanne orgoglioso

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            #35
            Guarda, in tutta sincerità ti dico grazie per le belle parole, davvero... però vorrei farti leggere una discussione sul come è visto il volontoriato, almeno in questo settore, tra noi...leggilo... è una specie di finestra dove affacciarsi...

            Anche se fosse una persona riconosciuta giuridicamente.
            Anche se fosse sufficientemente tutelato (considerando ad esempio i rischi nel fare il soccorritore), il volontario è una persona come tutte le altre, né più né meno. Anche se la domenica, o la notte di un qualsiasi giorno della settimana invece di andare al cinema o a suonare i campanacci allo stadio, preferisce passare il proprio tempo sperando che una "campana" NON suoni.

            Anche se sembra così bravo da rinunciare al proprio letto per passare la notte su una branda invece di dormire comodo tra due guanciali, il volontario è una persona comune e forse "furba": ha trovato il modo migliore per soddisfare il proprio Ego.

            A conti fatti é un Italiano perfetto, unisce l'utile al dilettevole.
            L'Italia é il paese dei compromessi e che male c'è a fare del bene a sè stessi, facendo del bene agl'altri o viceversa? Nulla, è una soluzione...

            Spesso la gente accusa i volontari: dicono che si fanno belli e altro.
            Molti asseriscono che non dicono quello che fanno forse per tale paura o timore di essere giudicati. Forse non comprendono quanto, alle volte, sono le persone aiutate o soccorse ad aiutare i volontari, invece del contrario. E dunque di cosa dovremmo aver timore?

            I volontari non sono delle persone con problemi psicologici o turbe mentali o falliti in cerca del senso della propria vita, perché da quanto ho letto da altre parti sembrerebbe quasi così.

            I volontari sono solo delle persone normali che hanno avuto la fortuna di trovare un modo di fare qualcosa di bello e che cercano di farlo anche bene.
            Ma quali sono le armi del volontario? Non sono solo la competenza e lo spirito di abnegazione e la disponibilità, certo, sono sicuramente qualità utili ma.... le vere "armi" sono il sorriso e l'ironia...

            Il sorriso donato è migliore di qualunque soccorso e l'ironia è l'arma di difesa. E quanto riempie il cuore, un sorriso ricevuto...

            Comunque niente è perfetto, nessuna organizzazione composta da uomini può esserlo, lavorando in ambito ad un sistema che obbliga per sopravvivere a determinate scelte e costrizioni, spese e bilanci, sovvenzioni e quantaltro avvenga un po' dappertutto.
            Ma se qualcosa non ci va giù fa parte del gioco, fa parte della normalità, fa parte della vita.

            Uno dei motivi che spinge maggiormente qualcuno a non "sentire" più cosa significhi essere volontario è l'abitudine. In altri casi invece è quando una persona pensa maggiormente alla politica che inevitabilmente c'è dietro, rispetto allo scopo per il quale fa volontariato. Questi sono solo alibi, quando subentrano sarebbe bene fermarsi un attimo a riflettere.

            Aggiungo due parole sul fare volontariato. Comunque la si metta, come qualcuno dice, lo si fa per noi stessi. Perché, è innegabile, c'è un tornaconto che non è economico, ma è talvolta fondamentale.

            Spero di trovare le giuste parole: questo tornaconto è dato dalla sensazione di benessere che si prova a dedicare del tempo agli altri.

            In tutti i generi di rapporto vige la regola dello scambio, il dare per avere. Sono fandonie la storia che l'amore è solo dare.

            Però il segreto penso sia non aspettarsi niente in cambio se non la gioia stessa del donare.

            Un sorriso ricevuto da una persona aiutata, un paziente o da un parente, vale di più di mille divise.

            Capisco che dopo un po' subentri l'accennata abitudine e forse arriva una fase di "stanca", ma la gioia di stare insieme, di conoscere ed avere nuovi amici, di dire "ci sono anche io, non sono solo uno spettatore di questa vita, ma do il mio contributo", è una grande opportunità. E siamo fortunati ad averla, e quindi non è forse stupido sprecarla?

            Insomma è uno dei modi per essere "artefici" di una parte della nostra vita (si fa per nostra volontà, nessuno ci obbliga).

            Forse raggiungere questo tipo di consapevolezza può servire ancora a "sentire" che questo modo di "donare" è sufficiente per essere bello e farci sentire bene e perché no a dare ancora di più o per alcuni... iniziare a dare.
            Non sono mie parole ma in alcuni passaggi mi ci ritrovo molto...
            Sono e siamo persone NORMALISSIME che per un motivo o per un altro hanno scelto di provare a fare la differenza, magari anche in piccole cose, nojn è che tutti sono immuni alla vista del sangue o non stanno male a loro volta quando qualcuno stà male...

            C'è una cosa che a me, sincertamente, fa incazzare quando sento le solite frasi fatte... il sentire che qui in Italia vive la popolazione del "tanto ci penserà qualcun'altro..."... non è vero per nulla!!! C'è tantissima gente che SILENZIOSAMENTE qualcosa, nel suo piccolo fà... tanta..

            ...poi come in ogni mondo e famiglia c'è sempre la meola bacata (vedi i volontari che sono saliti all'aquila per poter dire IO C'ERO... e li riconoscevi lontano kilometri: erano quelli con la divisa PERFETTA E PULITISSIMA) mentre io (e tutti quelli che son saliti per FARE) dopo mezz'ora ero conciato peggio di un barbone della stazione termini... non vi dico dopo 10gg di servizio h24... pure il gatto m'ha schifato quando son tornato a casa...

            ...fatevi venire il dubbio, la curiosità... provateci... credetemi, vale più di 1000 sedute dal terapeuta o stupidi programmi di recupero dello stress...
            Last edited by Icy24; 21-01-10, 16:51.

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              #36
              Se vi và di leggere un'altro papiro di roba vi riporto l'esperienza di un comune cittadino che ha passato una nottata (direi una di quelle nottate davvero SFIGATE...) con un equipaggio di soccorritori...

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                #37
                Le esperienze riportate sono sempre molto toccanti.

                Io ho un immenso rispetto ed ammirazione per chi è come te e fa questo tremendo lavoro.

                Io sono uno sensibile...non riesco ad estranearmi e a dimenticare.

                La scorsa settimana, leggendo un articolo di un bimbo abbandonato dalla mamma che non ce l'ha fatta, sono rimasto traumatizzato tutta la sera

                Fui molto colpito dalla foto del bimbetto in braccio all'infermiera e da ciò che disse il medico

                Figurarsi fare il soccorritore....mi rovinerei la vita!

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                  #38
                  Icy lo so' che siete persone normali...ma in un epoca in cui nessuno fa' niente per niente io le considero persone normalmente speciali...e parlo di quelli che si fanno il mazzo per quello in cui credono

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                    #39
                    Ora ti racconto una cosa io, vista con gli occhi di chi st? dall'altra parte.
                    A venti giorni dal mio 18 esimo compleanno, feci un incidente in moto molto grave. Finii sotto un camion, riportando un ematoma al polmone e fratture scomposte a tibia e perone.
                    Non ricordo niente dell'accaduto, se non la perdita di aderenza della moto.

                    A distanza di anni sono tornato per altri motivi meno gravi al pronto soccorso della mia citt?.
                    Ad un certo punto, in attesa del mio turno, sento una voce che mi pare familiare; mi giro, vedo un infermiere.
                    Anche lui mi guarda. Gli chiedo:" Scusa, ci conosciamo?"
                    E lui, con il sorriso, mi dice:
                    "Certo! Tu sei quello che ha avuto l'incidente in moto a Centova, io ero li con l'ambulanza".
                    Cos? ci mettiamo a chiacchierare e mi racconta alcune cose di cui ovviamente non ho alcun ricordo, ad esempio che al loro arrivo io ero sveglio e rispondevo.
                    Non so per quale strana ragione, ma anche se non riconoscevo la faccia, appena sentita la voce ho ricollegato qualcosa nella mia testa.

                    A distanza di anni, gli voglio nuovamente dire grazie.
                    E grazie a tutti quelli che fanno questo lavoro

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