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Esperienze di vita reale da soccorritore...

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    #1

    Esperienze di vita reale da soccorritore...

    Apro questo post dopo esser intervenuto in quello "Vi sembrano troppi 13 minuti per un'ambulanza?" per farvi toccare con mano cosa vuo, dire DAVVERO indossare la divisa da soccorritore...

    Si vivono situazione al limite del comico come anche situazioni capaci di cambiarti dentro... a volte vedi cose che ti fanno sentire davvero bene dentro.. altre volte nn vedi l'ora di chiudere il servizio, montare sull'ambulanza, chiudere il portellone e lasciarti, finalmente, andare...

    Tutto questo per farvi capire che dietro una telefonata al 118 c'è davvero MOLTO di più di un freddo operatore e una ambulanza a sirene spiegate...

    Le esperienze che riporterò provengono da un forum tematico sul soccorso che frequento anche io.. ovviamente, nel pieno rispetto della privacy i fatti son raccontati omettendo qualsiasi riferimento che possa ricondurre ad identificare momenti e persone.

    Per chiarezza vi spiego un paio di abbreviazioni usate nel lessico del soccorritore:

    ALS e MSA = ambulanza di soccorso avanzato (con India o Mike a bordo)
    BLS e MSB = ambulanza di soccorso di base (niente medico a bordo)
    Automedica = autovettura con medico e zaino medicinali e presidi
    Mike = medico
    India = infermiere
    Drago = sigla elisoccorso di una regione
    BLS-D = soccorritore abilitato all'uso del defibrillatore DAE e manovra relativa
    ACR = arresto cardio repiratorio
    BIANCO = nessuna urgenza, il medico di famiglia basta e avanza
    VERDE = nessun parametro vitale a rischio
    GIALLO = uno o più parametri vitali a rischio
    ROSSO = almeno un parametro vitale è assente o fortemente a rischio
    BLU = codice per arresto cardiaco (non in tutte le regioni)

    =====================

    Questa devo raccontarla... è successa l'altra notte a dei miei amici della CRI di ... non si puo' direee!!!

    La Centrale li fa uscire all' 1.30 di notte perchè "un disabile è caduto, dentro casa è solo, andate a vedere... probabilmente dovrete passare per la porta finestra".
    Partono, arrivano sul posto, entrano - dentro casa un caldo della M...... - e il tipo - che non è a terra - gli fa: "POTETE ABBASSARMI DI DUE GRADI IL TERMOSTATO?"
    Al che i Volontari... "Ma dica, è caduto, si è fatto male?"...
    - "no... dovevo solo abbassare il termostato... vedete, sono invalido, sono da solo...".
    Il Volontario: "Va bene..... Altro?"
    - "No grazie"
    - "Buonanotte"

    Terminato il servizio.

    Che gran servizio: Sveglia! Serve un'ambulanza BLS-D con 3 persone per abbassare un termostato, all'1.30 di notte...

    E' ARRIVATO L'ARROTINO E L'OMBRELLAIOOOO!!!!! ARROTIAMO COLTELLI, FORBICI, RIPARIAMO OMBRELLI!!! ASSISTENZA CALDAIEEE!!! FORZA DONNE CHE VADO VIAAAA!!!!

    =========================

    A me è capitato una notte di qualche mese fa...sala operativa 115, mi chiama una signora lamentandosi del fatto che era andata via la luce solo nel suo alloggio, il salvavita era apposto ed il contatore in cantina, signora disabile costretta, dice lei, a dormire su di una poltrona elettrica in una precisa posizione...le spiego che avrei avuto qualche difficoltà a giustificare l'uscita di una squadra con cinque persone per un intervento del genere ma comunque le avrei trovato una soluzione. Pensa e ripensa, telefono in questura e chiedo: "non è che avete una pattuglia che sta passando nei paraggi di via xx a xx??" L'operatore, gentilissimo, mi dice di si, io gli spiego il problema alchè manda la sua pattuglia a tirare su la leva del contatore e la signora ha potuto andare a dormire tranquilla...
    Invece in ambulanza già due volte mi è capitato di andare a soccorrere qualcuno che alla fine aveva niente di grave, poteva stare tranquillamente seduto,quindi caricato con parente al seguito in macchina...che ci volete fare, purtroppo la gente ormai pensa "vado con il 118 così passo prima in pronto soccorso"...e noi a correre come scemi su e giù...

    =========================

    ieri sera turno con la Delta, il 118 ci spedisce su un servizio fuori città affermando che non hanno squadre, non ci sono volontari e il 118 è nel panico (aggiungo che la città era completamente bloccata da neve e ghiaccio). La signora che ha chiamato ha fornito un indirizzo sbagliato, una volta persi in periferia richiamiamo la centrale e chiediamo di metterci direttamente in linea con lei che ci spiega di aver battuto una mano che era leggermente gonfia. Parliamo di nuovo con la centrale, spieghiamo che per arrivare sull'indirizzo corretto ci metteremo moltissimo e che le condizioni della paziente sono queste. Nonostante ciò siamo ovviamente obbligati a coprire comunque il servizio, non si sa mai cosa si può trovare finchè non si vede il paziente. Arrivati sul posto la signora ci aspettava già pronta e vestita (non si voleva neanche far prendere i parametri per la furia di andare in ospedale, quindi non aveva bisogno di una "consulenza" ma di un trasporto) e ci ha chiesto quattro volte se con l'ambulanza avrebbe "fatto prima" in Ps. Ovviamente, in casa con lei c'erano cinque parenti adulti e in "età da guida" e il figlio che ci ha seguito con la macchina con le gomme termiche (che nemmeno l'ambulanza aveva) fino in Ps.

    ================

    Ieri pomeriggio ero di turno e alle 16.04 ci è arrivata la chiamata per questo incidente. Per noi codice Rosso, arrivati sul posto abbiamo trovato il centauro su un fianco che metteva solo un verso ma non reagiva ne alla chiamata verbale ne a nessun altro stimolo doloroso. Il casco era rigato e alcuni pezzi di vernice staccati. Una volta messo in posizione supina, tagliata la tuta( con non poche difficolta x' son veramente dure) e tolto il casco abbiamo constatato esserci un trauma alla base cranica con conseguente otorragia dall'orecchio destro e la parte del collo destra era nera e aveva delle escoriazioni alla braccia; inoltre non hai mai mosso gli arti inferiori (mentre agli arti superiori aveva delle contratture improvvise), la cute inoltre era di un colore tra il pallido e il grigio e non ha mai cambiato colore.Sul posto poi è stato inviato l'elisoccorso di Como e nell'attesa che arrivasse il personale dell'elisoccorso abbiamo caricato il pz sulla nostra ambulanza dopo averlo immobilizzato con tutti i presidi del caso. I ragazzi dell'elisoccorso saliti sul nostro mezzo hanno sedato e intubato il motociclista. Poi ci siamo diretti verso l'elisoccorso che distava un 10 di metri da dove è avvenuto l'incidente e l'abbiamo caricato ed è stato trasportato a Niguarda. Dalla dinamica sembrerebbe che il centauro abbia preso a forte velocità la curva e non sia stato più capace di tenere la moto così ha tentato di frenare ma la moto è andata via dritta finendo contro il muro della corsia opposta e il motociclista dopo aver sbattuta la testa contro il muro e per terra è finito in mezzo alla corsia. rimanendo a terra incosciente.


    Ieri con mia grande felicità ho appreso che il ragazzo coinvolto in questo incidente, sta bene . E'stato ricoverato in ospedale per 1 mese e mezzo, ma già a dicembre 2008 si era ristabilito completamente. L'incedente è stato causato da il blocco della ruota posteriore che non gli ha permesso di controllare la moto e di impostare la curva.Sono contenta di sapere che si è ripreso che sta bene, anche grazie a quello che abbiamo fatto io e i miei colleghi quel giorno

    ====================

    Sono soccorritore volontario da gennaio e di morti, disastri e sangue ne ho già visti abbastanza; non ci si abitua mai, è vero, ma la mattina di martedì scorso sono stato colto davvero impreparato non tanto per la crudezza della scena, ho visto di peggio, quanto per la modalità in cui ho dovuto operare.

    Ore 12.45: chiamata dalla centrale, codice rosso in zona periferica. "C***o, da quelle parti ci abitano i miei zii...vabbè sono un sacco di poderi"
    Ore 12:53: incontro con l'auto che ci aspettava all'ingresso della zona per accompagnarci al podere
    Ore 12.57: l'auto gira cavolaccio...GIRA!
    Ore 13.00: "È casa di mio zio ragazzi..." "Se vuoi non scendere, andiamo noi", "no, vengo"
    Ore 13.01: "Zio che succede?" "sono caduto, la corrente d'aria mi ha preso (?)"
    Mi sono rotto il cavolaccio di mettere gli orari; Set prelievi, pressione, pulsossimetro, elettrodo spalla dx, elettrodo spalla sx, elettrodo in baso a sx, alzo la camicia per mettere l'ettrodo e vedo ciò che avevo già pensato di trovare per via deln tremendo odore: melena, tanta melena. È difficile riuscire ad ostentare calma ma vado avanti. 250 di fisiologica, Emagel, altri farmaci che adesso non ricordo e si riparte verso il P.S.
    Lo zio è tranquillo, orientato e lucido ma inizia a vomitare sangue, poco per fortuna. Arriviamo in P.S., lasciamo lo zio, un saluto ai cugini e alla zia e rientro in sede.
    Ore 14:00: finisco il turno, mangio un bocone e corro in P.S. a vedere la situazione, Entro e trovo lo zio "invaso" dal gastroenterologo che tenta di tamponare la fortissima emorragia interna senza riuscirci: "deve essere trasferito in reparto per effettuare l'intervento chirurgico".
    Salgo insieme allo zio e agli infermieri addetti ai trasferimenti e li aiuto a sistemarlo
    Ore 15:30: Lo zio continua a sanguinare, tanto sangue, io rimango con lui e cerco di non farlo muovere per non staccarsi dalle flebo di sangue, emagel e liquidi vari. "Zio non devi muovere il braccio, altrimenti ti si stacca tutto qua, dai che adesso entri in sala operatoria e ti rimettono a posto" (non ero molto credibile)
    "speriamo".
    Ore 16:30: Sono fuori dalla stanza con cugini e zii, quando avverto chiaramente il tono che si usa quando si chiama qualcuno che sta per perdere conoscenza o che l'ha già persa "[nome dello zio], ehi [nome dello zio]", mi affaccio e lo zio ha gli occhi girati, lo scuotono e lo chiamano ma non reagisce.
    La porta viene chiusa e vedo entrare una triste sequenza di oggetti a me noti: ambu, laringoscopio, tubo endotracheale, fonendo, defibirillatore.
    La zia mi chiede spiegazioni, "Zia, stanno tentando di rianimarlo", Dalla porta sento tutto, "via me, via voi, via tutti" e sento il suono della carica dei Joule.
    Ore 17:15: Il rianimatore, sudatissimo, esce e ci dice ciò che già sospettavamo "L'emoraggia è stata devastante, in 20 anni di lavoro non ho mai visto un cosa del genere".


    Sistemato lo zio ci fanno rientrare, ha l'aspetto sobrio ed elegante che lo ha contraddistinto per tutta la sua esistenza, eleganza e sobrietà che rendevano difficile credere che facesse il contadino.

    ==================

    1995, cacciatore colpito sotto l'ascella dx da un pallettone da cinghiale, in un bosco fittissimo in dicembre, mentre era a caccia con il figlio senza cellulare. Il figlio corre alla prima casa che incontra, dopo circa 40 minuti di corsa in discesa. In 15 minuti lo raggiungiamo con 2 mezzi, di cui 1 fuoristrada, inutile comunque. Con lui facciamo 1 ora e 15 di quasi corsa in salita con tutti i presidi, cucchiaio, zaino, ossigeno e defibrillatore. Sul pz, lo troviamo in forte shock ipovolemico, emorragia arrestata inserendo una t-shirt nel "buco" di circa 6 cm di diametro in entrata e 10 in uscita. L'elicottero dei CC giunto da Pisa nel frattempo non riesce nè a verricellare nè ad atterrare nei pressi ed atterra dove abbiamo lasciato i mezzi, cmq il posto più vicino possibile. Intanto sono le 16:30, 2 ore e 30 abbondanti dall'evento. Iniziamo il trasporto a valle con cucchiaio (non avevamo portato la toboga, sperando nell'elicottero), pz. di 120 kg, siamo in 5 figlio compreso. In 1 ora percorriamo poco più di 300 mt, è buio. Piano piano ci raggiungono VV.FF. (1 squadra) e un altro equipaggio con 3 volontari. Arriviamo a valle alle ore 21:20 circa, circa 7 ore e 30 dopo l'evento ed a più di 6 dall'uscita. Non nascondo che il pz è caduto più volte e più volte è stato fatto scivolare tipo slitta sulle foglie bagnate. A valle troviamo un "baraccone" di 5-6 ambulanze, elicottero e 3 pattuglie CC, 4 squadre VV.FF., tutti sul posto inviati dal 118 senza che lo sapessimo (ah, la radio era scarica ed i cellulari non prendevano, ci mancherebbe)...e soprattutto tutti sul posto senza sapere dove andare. Cmq alla fine pz ristabilitosi completamente, 1 VV.FF. con caviglia rotta ed 1 volontario con ernia inguinale.

    =====================
    Last edited by Icy24; 20-01-10, 12:35.

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    #2
    Quando arrivi sul posto, ti aspetti di tutto.
    Dici "La centrale mi ha dato un codice verde, ma so che non devo sottovalutare niente, non devo lasciare nulla al caso!, e inizi a valutare il paziente dalla testa ai piedi.
    Arrivi sul luogo di un incidente stradale, e sai che può essere qualcosa di lieve come anche qualcosa di allucinante; pensi al fatto che devi salvaguardare la tua sicurezza prima di intervenire, ma alla fine molto spesso vieni preso dalla fretta di levare i pazienti da quella trappola...
    potrebbe essere chiunque, tuo fratello, tuo zio, un tuo amico...
    anche uno sconiosciuto, tu sei comunque li per lui e sei l'unico a cui lui si affida perchè sa che sei li per lui!
    Vi parlo di un intervento di cui ho parlato soltanto ad un mio collega volontario che è psicologo, non ne ho parlato manco con i miei compagni di squadra perchè l'unica cosa che erano buoni a dire era che non ho salvaguardato la mia incolumità;
    il telefono ha squillato come tutte le volte, il centralinista ha preso la chiamata come sempre, e tu prendi il foglietto, sali in ambulanza e parti verso quello che potrebbe essere qualcosa di routine o qualcosa che da quel momento in poi potrebbe anche cambiarti la vita...
    un'intervento iniziato come tutti gli altri, ma con una particolarità, il fumo sprigionato dal vano motore della macchina;
    diventa sempre più fitto e più nero, l'odore era sempre più forte e menomale che il vento giocava a nostro favore...
    io sinceramente, per quanto non sia stato compito mio in quel momento non sono riuscito a non avvicinarmi al paziente, magari perchè l'ho visto terrorizzato o non so... ma il mio errore è stato avvicinarmi istintivamente.
    Mi son fatto avanti, ho cercato di tenerlo calmo, era incastrato, i vigili non arrivavano, erano lontani, allora una marea di persona si è avvicinata con estintori e secchi d'acqua, il ragazzo aveva le gambe fratturate, ed erano sotto il sedile dell'auto sganciato dal proprio alloggio nell'impatto, c'erano anche altri traumi;
    il montante della macchina, spezzato bloccava lo sportello, non avendo niente, un camionista ha legato una cima li, per tirare con la motrice, ma niente, il fuoco è cresciuto!
    non potevamo fare niente ma qualcosa doveva pur esserci!!!
    quando il fuoco era entrato in abitacolo lui urlava ancora di più, ma noi ci siamo dovuti allontanare, era troppo pericoloso, avevamo già rischiato troppo, e io ho chiuso gli occhi e mi son diretto dietro la macchina della polizia, si sentivano le sirene dei vigili ma ancora di più le urla del ragazzo... i vigili sono arrivati, erano incolonnati nella fila di macchine e sono corsi tre vigili a piedi per usare gli idranti di un negozio li davanti, ma la macchina bruciava già tutta, solo il bagagliaio si è salvato...
    io ero li, appoggiato sulla volante della polizia a piangere, a piangere e a tapparmi le orecchie... non ascoltavo niente, sentivo solo le pacche sulla schiena del camionista quando era già finito tutto, la poliziotta che mi parlava ma non mi ricordo cosa diceva, e mi teneva abbracciato, i miei colleghi che ricordo erano scossi anche loro, siamo rimasti zitti zitti tutto il turno, e i vigili, anche un vigile era rimasto scioccato, era il suo primo intervento in incidente stradale, ma lui ha fatto tutto ciò che poteva, io invece ho parlato troppo presto è ho promesso a quel ragazzo che lo avremo tirato fuori di li!
    in sede e a casa pensando a questo particolare, mi sentivo anche peggio, non aver mantenuto una promessa,a distanza di anni mi sento ancora una mer...
    non so neanch'io cos'ho fatto, se ho fatto la cosa giusta, se no, se ho fatto davvero il possibile se ho sbagliato tutto...
    interventi spaventosi ne ho fatti, in 12 anni di ambulanze ne ho visti, ma mai nessuno mi ha fatto male come questo, nessuno!

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      #3
      Un mestiere che non potrei mai fare, onore a chi lo fa e ancora non è totalmente insensibilizzato.

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        #4
        il massimo rispetto per voi soccorritori mario..

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          #5
          Originally posted by MiKiFF View Post
          Un mestiere che non potrei mai fare, onore a chi lo fa e ancora non ? totalmente insensibilizzato.


          Credimi, insensibilizzati non lo si ? mai...
          Per quanto uno possa avere esperienza ci sono situazioni che capaci di devastarti dentro... prima tra tutte il soccorso sui bambini.

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            #6
            Originally posted by nicoss View Post
            il massimo rispetto per voi soccorritori mario..

            Son poco più di un paio d'anni che son dentro e da qualche mese (poco prima del periodo del terremoto dell'aquila... tanto per scendere subito in campo) ho finito di conseguire l'ultimo brevetto da soccorritore PSTI, sono poco più di un novizio ancora... tanto, troppo ancora da imparare...
            Last edited by Icy24; 20-01-10, 12:50.

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              #7
              E onore doppio a chi lo fa solo per aiutare gli altri

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                #8
                Originally posted by Icy View Post
                Credimi, insensibilizzati non lo si ? mai...
                Per quanto uno possa avere esperienza ci sono situazioni che capaci di devastarti dentro... prima tra tutte il soccorso sui bambini.
                Gi?...quando la centrale ti chiama e ti dice che devi soccorrere un bambino in codice rosso...impossibile non sentire qualcosa..

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                  #9
                  l'ultimo racconto mi ha fatto scendere le lacrime

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                  • Font Size
                    #10
                    Originally posted by Icy View Post
                    Credimi, insensibilizzati non lo si ? mai...
                    Per quanto uno possa avere esperienza ci sono situazioni che capaci di devastarti dentro... prima tra tutte il soccorso sui bambini.
                    di la verita'...finche si e' li' in azione sul momento...non ci pensi....

                    ma poi torni a casa e.......

                    vero?

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                    • Font Size
                      #11
                      premesso che legger? OGNI RIGA con calma stasera....

                      Icy...come ho scritto altre volte...siccome ho toccato con mano quello che significa....

                      massimo rispetto per voi e per quello che fate!!!!!!!!!!!!!!!!

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                        #12
                        Originally posted by capello View Post
                        di la verita'...finche si e' li' in azione sul momento...non ci pensi....

                        ma poi torni a casa e.......

                        vero?

                        Dipende da tante cose... personalmente ogni volta che il telefono squilla vedi la gente intorno a te reagire in maniera diversa...

                        ..c'? chi ? stato "spento" fino a quel momento e poi diventa freddo e preciso come un robot... c'? chi (come me) ripassa mentalmente i protocolli in continuazione e controlla la zaino e il vano sanitario almeno 5 volte fino a SEMBRARE freddo e distaccato ma in relt?, spesso, ho una fottuta paura di quello che potrei trovarmi ad affrontare.. c'? chi abbassa la testa.. c'? chi scatta... ma l'importante?, una volta sul target, essere il pi? calmi e freddi possibile...

                        ..? come se scatta qualcosa... non puoi lasciarti coinvolgere, non devi.. ma son solo parole e chi pi? e chi meno ogni volta prende una bella pezza a livello emotivo.

                        ..poi finisce l'intervento, recuperi i presidi che hai usato, sali in ambulanza, chiudi il portellone.. e ti risale tutto... vedere 2 lacrine scorrere sul viso del collega non ? una eventualit? rara.. anzi.. e conta che l'80% delle risorse umane in questo campo sono volontari... e che ci mettono l'anima perch? sentono di poterlo e doverlo fare, alla fine della fiera non c'? una stipendio che ti aspetta, per quello c'? il lavoro che al 90% non centra nulla con il soccorso...

                        L'unico "lusso" concesso ? una squadra di psicologi a disposizione...

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                          #13
                          l'ho fatto per 7 anni e dopo quasi 2 anni di lontananza dall'associazione....

                          MI MANCA MOLTO
                          Last edited by Liuppy; 20-01-10, 13:13.

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                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by Icy View Post
                            Credimi, insensibilizzati non lo si ? mai...
                            Per quanto uno possa avere esperienza ci sono situazioni che capaci di devastarti dentro... prima tra tutte il soccorso sui bambini.
                            Quoto,io ho fatto il Vigile del Fuoco come servizio militare e anche se in alcuni interventi avrei desiderato non essere presente (non nel caso degli incendi perch? li mi "divertivo" un sacco ),che nell'immediato mi hanno segnato abbastanza nonostante sia uno difficilmente impressionabile e a cui la vista del sangue non crea problemi,? stato comunque un anno di esperienze fantastiche che mi ha insegnato molto e che ripeterei all'istante....perch? anche se prima o poi ci si trover? sicuramente di fronte a "spettacoli" non proprio piacevoli fa parte del "gioco",e chi fa questi mestieri lo sa bene.

                            Purtroppo se uno non ? dentro non pu? capire appieno tutto il meccanismo che st? dietro dopo la semplice telefonata di richiesta d'aiuto.

                            Comunque per quanto mi riguarda ? vero come dice capello,in certe situazioni si pensa solamente a fare il proprio lavoro al meglio ed al massimo delle proprie capacit? escludendo completamente l'emotivit?,per lo meno a me veniva di agire cos? naturalmente,senza che mi ci applicassi pi? di tanto,poi una volta finito tutto allora si che ci pensavo a ci? che avevo visto ed a tutto il resto,ma durante gli interventi ? meglio cercare di essere delle "macchine".

                            Se penso ad una volta in uno scontro frontale tr? un camion ed una Polo (devastata ,che perdeva benzina e con la guidatrice incastrata dentro) in cui noncurante del fatto che gli altri mi ordinassero di andargli a prendere il piede di porco ho aperto il cofano della macchina per staccare la batteria con la sola forza delle braccia.. ..li al momento ci son rimasto,e pure i Permanenti ed il Capo Squadra,di cosa ? capace l'adrenalina.

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                            • Font Size
                              #15
                              C'è anche un altro aspetto derivante da tutto quello scritto qui sopra che ho imparato ad apprezzare con il tempo.... è quella sensazione di incoscente confronto tra realtà DAVVERO disagiate (nell'immediato o sulla lunga distanza) e la mia...

                              Mi son ritrovato a pensare e a rendermi conto sempre più spesso che i VERI problemi sono altri... non certo i miei che a fine turno scendo dall'ambulanza o esco dal PS a casa ci torno...

                              Rimette con i piedi a terra... è una esperienza che farei fare a TANTA gente che conosco e che si piange addosso per problematiche che a confronto hanno il peso del nulla assoluto...
                              Last edited by Icy24; 20-01-10, 13:34.

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