principalmente mozza (mussa, in dialetto) o passera...
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come chiamate dalla vostre parti la tanto amata patatina???
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X
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Agevolo
A
* Aiuola: la preferita dagli ambientalisti. Decora le citt? e dona un piacevole tocco di eleganza ai giardinetti urbani
* Amichetta o Michetta: nel primo caso ? cos? detta perch? conforta, la seconda ? buona come il pane
B
* Babbu: versione stupida nel dialetto catanese. Infatti viene cos? chiamato anche una persona di scarsa intelligenza; ad esempio "'U Babbu di to' soru" significa "quello stupido di tua sorella"
* Baccalaru (baccal?): versione ittica siciliana. Si usa consumarlo col limone. Attenzione alle spine
* Barbisa: lett. "portatrice di barba" nel dialetto lombardo. Raro nelle versioni pi? giovani
* Bernarda: nome proprio di vagina. Da non confondere con San Bernardo, ? un altra cosa. Ricordiamo il compianto Mike Bongiorno che la conobbe come la Fernarda, ma sempre lei ?
* Bigiojra: rivisitazione piemontese. La sua pronuncia ? tutt'ora ignota
* Boschetto: cfr. Aiuola. Come la prima ? molto amata dagli ambientalisti, la differenza sta nell'essere pi? cospicua
* Brigna: dialetto lombardo-piemontese. Viene detta anche Broegna o Fregna
* Buco: in tempo di guerra ogni buco ? trincea; in tempo di carestia, ogni buco ? galleria.
C
* Castagna: versione autunnale. Spinosa, ma molto piacevole, specie se riscaldata nell'apposita padella
* Cestella, Cestunia e Gisberra: versioni campane arcaiche ormai usate da ben pochi, tutte originate dal comune Cesta. Un tempo la Cestella si usava nei campi, durante i raccolti ed era una vera gioia riempirla
* Ciaccarella: rivisitazione agronocerina (campania). In Sicilia si usa la variante Ciaccazza, una sorta di pessima Ciaccarella
* Ciomma: rara rivisitazione campana. Fu celebre in matematica per il detto "cambiando l'ordine degli addendi la Ciomma non varia"
* Cianno: si usa nel dialetto Foggiano con l'espressione "? ciann d mamm't!". Originato dall'asserzione che "le donn' ? ciann" (le donne ce l'hanno)
* Cicala: versione zoologica, molto amata dagli entomologi; usa frinire, specie d'estate, stagione degli accoppiamenti. Si usa in Toscana
* Ciogna: ? risaputo che i bambini li porta la Ciogna. Usata nel dialetto Ascolano
* Ciola: versione lucana. Da non confondersi con la Ciolla che ? tutta un'altra cosa. Ne esiste una versione pi? minuta, la Ciorciola, molto apprezzata in Trentino
* Ciornia : versione di origine russa. Famoso il coro dedicatole "Ochi Ciornie". Largamente usata dai redattori di "Le Ore", "Caballero" e "Climax Color", fogli carpentieristici pre-internet
* Ciuetta (civetta): versione rapace, la si incontra soprattutto di notte e la si riconosce dall'inconfondibile richiamo. Si dice che accompagnasse le anime dei defunti, beati loro! Viene anche citata nell'inno dell'Ascoli
* Cocchia: rivisitazione centro-marchigiana. Celebre il detto "non mettere la Cocchia davanti ai buoi"
* Cosetta: versione piccola e maliziosa
* Cunnu: versione insulare, nota agli autori di proverbi sia sardi che siciliani, come testimoniano i due detti Su Cunnu ca raccuddau mamma rua bagassa (trad. dal sardo: "quel Cunnu regalatati da quella donatrice di Cunnu di tua madre") e Tira cchi? assai 'npilu di Cunnu ca 'na parigghia di voi (la traduzione dal siciliano ? piuttosto nota anche all'estero)
* Curciu: versione salentina. Apprezzata dai lettori, la Casa Editrice Curciu
F
* Fagiana: versione pennuta amata dai cacciatori. Viene usata nel ferrarese con la richiesta: "posso impallinarti la fagiana?"
* Farfalla o Farfallina: versione zoologica, molto apprezzata dagli entomologi
* Fedda (fetta) o Faddacca: Siciliano, spesso pronunciato come "Si' 'na bedda fedda 'i Muluni" (sei una bella fetta di anguria)
* Fessa: cfr. Babbu. Altra versione particolarmente stupida. In Calabria diventa Fissa, cio? immobile
* ****: classico dei classici, noto anche nella sua rivisitazione ortolana di Fica, saporito frutto dell'albero di fico. Molto apprezzata in Toscana essa si legge fi'c'a, come sostiene Nanni Moretti, oppure ficha, fia o fiha, secondo altre lezioni. Celebre la moglie di Shrek, Fiona (Ficona)
* Finferla: abbreviazione di finta ferla, cio? finto fungo. L'allusione all'apparato riproduttivo delle ife non si limita alla sola Finferla, giacch? esiste anche la Trifola, nota appunta per i Funghi Trifolati, nel caso la vagina abbia la candida
* Fiorellino: per gli hippy e gli amanti della natura. Celebre in merito la canzonetta porno di Francesco De Gregori, Buonanotte Fiorellino. ? anche il fratello di Fiorello, ma non attira quanto la versione femminile
Fiorellino. Non hai creduto alla storiella dell'ape e del polline, vero?
* Folpa: rivisitazione veneto-ittica
* Fragola: versione agricola
* Fresca: molto apprezzata in estate. Tipica in Abruzzo
* Frice: molto apprezzata nel Friuli
* Frisillu: versione salentina nel linguaggio femminile, delle nonne soprattutto
* Fritoea: rivisitazione agricola veneta
G
* Giangiacoma: ancora un nome proprio di vagina. Espressione molto in voga nella Citt? senza Nome. Detta anche Ciuffa in et? da asilo, ma ? piuttosto rara (a differenza del Messi? Parbl?)
* Gigia: Ulteriore nome proprio di vagina. Si usa in Veneto per indicarne una particolarmente sfigata.
* Gnocca: insieme ai Tortellini, un tipo di pasta ripiena molto apprezzata dagli intenditori, da cui il celebre proverbio Sabato trippa e domenica Gnocca!. Si usa dire "Che Gnocca!" ad un bel piatto di pasta
* Grotta: per speleologi
* Guersa: gergo portuale genovese
I
* Iolanda: nome proprio di vagina. Rivisitazione in chiave Luciana Littizzetto
K
* Kracatoa: tipica orientale... molto esplosiva!
M
* Micia: a differenza della topa, miagola
* Mona: dal quadro di Leonardo Da Vinci, la Mona Lisa. Si usa in Veneto
* Mozza: priva di arti. Tipica di Carrara
* Mussa: dal francese mousse. Si usa in Liguria
N
* N' tacca: Campania
* Nicchiu o Nacchiu: Messina e dintorni. In Calabria si usa chiamarla Nnicchiu
* Nerciu: versione salentina (terza) nel linguaggio maschile arso
P
* Pacchio: catanese (siculo)
* Pacciocciu: rivisitazione sassarese
* Palisse: Rivisitazione friulana
* Panole: rivisitazione agricola friulana
* Paruso?a: sempre veneto, etimologia incerta
* Passera: cfr. Fagiana. Versione avio-zoologica molto apprezzata
* Patacca o Petacchia: versione monetale, di poco valore. Dialetto Romagnolo
* Patanacca: versione genovese (carlofortina, molto volgare)
* Patata: ottima nell'insalata e nel minestrone. Di solito si fa lessa o fritta. La versione pi? "giovane", la Patatina, si trova chiusa in confezioni argentate ed ? di solito molto salata
* Patonza: versione internazionale
* Paparedda (piccola papera): cfr. Fagiana, versione pennuta. Molto in voga in Sicilia
* Perdesca : versione potentina
* Pesce: versione ittica tarantina. Da non confondere con il Pesce, la sua controparte maschile. In Campania si usa la variante Pescia
* Pet?ra : versione massese
* Pettinissa: letteralmente pettinata. Si usa in Calabria e provincia
* Piccione: versione zoologica molto in voga al Sud. In Calabria con la variante Picciuni
* Picu: altra versione pennuta, prettamente salentina
* Pillittu: utilizzato nell'entroterra sardo
* Pilu: autentica versione calabrese. Nota grazie alla campagna elettorale di Cetto Laqualunque: "Cchi? Pilu ppi' tutti"
* Pisciotta: rivisitazione campana. In lucano si usa la variante Pisco, da non confondersi con la prima persona singolare di pisciare - piscio - cosa ben diversa. In Puglia si usa anche Piscianno, variante usata da Bari in su, che ? la terza persona plurale
* Poscia: sinonimo ottocentesco di poi, forse per il fatto che alla domanda "Me la dai?" la risposta di solito era appunto "Poscia!". Tale termine ? ancora usato in Campania
* Pota: rivisitazione bergamasca doc, nonch? famoso intercalare. A Livorno si usa l'analoga Potta, in alternativa a "fia". Celebre in tal merito la versione ecclesiale di Potta Pia
Lo storico logo.
* Pottaminchie (porta-peni): Sicilia, Catania e dintorni
* Pucchiacchia o Pucchiacca: nota in Campania
* Puscio: espressione lucana
* Pri- (o Pi-)stiddru (pistillo): cfr. Fiorellino. Altra rivisitazione in chiave botanico-floreale. Si usa nel cosentino
* Prugna: altra versione agricola. Da prendere in modiche dosi, se abusata pu? essere causa di forti effetti lassativi
Q
* Qualsiasi parola terminante in -e- purch? inserita in una frase ricca di ammiccamenti e gestacci: s? i friulani pensano solo a quella...
S
* Sarda: cfr. Baccalaru, dal nome del pesce da consumarsi sotto sale. Tipica la frase T'alliccassi 'a sarda (leccherei con piacere la Sarda), che indica il gesto compiuto dai gatti con tale pesce. In uso in Sicilia
* Sciacca: deliziosa localit? della costa sud della Sicilia, nota per il proverbio nun c'? sciroccu senza acqua, nun c'? fimmina senza sciacca (non c'? Scirocco senza pioggia, non c'? donna senza Sciacca)
* Senca: versione colta, giacch? abbreviazione di Seneca. Campania
* Sgniacchera: versione ferrarese
* Sorca: tipica esclamazione romana su bella ragazza
* Sticchio: termine riferito alle sacre piaghe dei martiri, si dice infatti Sticchio di Santo. Usato in Sicilia
* Su toppi: versione sarda
* Susine: cfr. Prugna. Rivisitazione agricola friulana
T
* Tacca : tipica dai cacciatori che amano mettersela sul proprio fucile ad ogni preda presa. Si usa presso La Spezia
* Tana: cfr. Buco. Rifugio nei tempi bui, chiunque vorrebbe averne una in cui ripararsi. Si usa dire anche "Donna nana tutta tana!!!"
* Topa: da non confondere con la pantegana
* Trattore, treno, autostrada Firenze mare, galleria del monte Bianco, quell'affare l?, azienda, gattina, chitarrina, passerottina, fisarmonica, passerotta, mona, picchia, crepaccia, pucchiacca, tacchina, topa, sorca, patonza (due volte), bernarda, gnocca, gnacchera, anonima sequestri, vagina, vulva : versione Benigni
U
* Ubicazione per pene : versione geografica, molto simile al pi? domestico Pottaminchie
* Udda: in versione sarda. Da qui il tipico detto "Chi ha orecchie per udire udda".
V
* Verzella: piccola Verza. Ottima in insalata. Versione barese
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ne metto due "postabili"
Cicciabaffina (ma non è propriamente di Arezzo)
Cicala (da pronunciare assolutamente in ciHala...e questa è aretina)
poi boh...non me ne vengono in mentre altre....
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