Originally posted by Alberto2811
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Talebano 2tempista DDG
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Originally posted by buzzy84 View PostPoi c'? un piccolo problema ... chi si dopa lo f? senza la supervisione di un medico competente e senza la minima concezione di ci? che st? facendo ... e ce ne sono tanti ... poi le conseguenze si sentono ... il titolare della mia palestra v? avanti a viagra (ex bb), un canoista di un paese vicino al mio ha fatto la chemio, un ex compagno di scuola (ciclismo) aveva la ciclette in camera ... (ematocrito alle stelle) ...
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Originally posted by Alberto2811 View Postle controindicazioni sono caxxi loro, e con tutto il materiale che si trova oggi su internet, solo un idiota non saprebbe farsi una ricerchina per scoprirne gli effetti negativi.. io parlavo degli altri, per quello non condivido appieno quel che ha detto lele.
Intendevo dire che tra uno che si dopa alla membro di segugio e uno che si dopa seguito da un medico quello che si f? seguire da un medico sicuramente avr? pi? chanches di evitare gli effetti collaterali gravi ...
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Originally posted by buzzy84 View PostNon hai capito una fava
Intendevo dire che tra uno che si dopa alla membro di segugio e uno che si dopa seguito da un medico quello che si f? seguire da un medico sicuramente avr? pi? chanches di evitare gli effetti collaterali gravi ...
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Originally posted by Lele-R1-Crash View PostIo non ci vedo niente di sbagliato a doparsi ... è a rischio e pericolo dell'atletaLast edited by neeko72; 03-12-09, 00:20.
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Originally posted by Lele-R1-Crash View PostIo non ci vedo niente di sbagliato a doparsi ... ? a rischio e pericolo dell'atleta
Si eviterebbero un sacco di ipocrisie, i costi scenderebbero, diventerebbe una branca "pulita" della medicina e il limite sarebbe probabilmente un fatto di costi/opportunit?: parlando di professionisti, investo in doping (come nelle altre cose) finch? i premi, gli sponsor e compagnia bella lo rendono conveniente.
Infine, eviterei i patetici tentativi dell'antidoping, che investe milioni ed ? sempre un passo indietro dato che, per sua natura, deve aspettare che qualcuno inventi una sostanza o metodo dopante per poi mettere a punto, mesi o anni dopo, un metodo di controllo...
Per i dilettanti no, sinceramente, ma almeno potrei investire le risorse risparmiate nell'antidoping dei professionisti in controlli per queste gare
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Originally posted by Torakiky View PostGuarda, io lo renderei legale per il professionismo: sarebbe solo un'altro aspetto necessario per emergere. D'altronde, anche negli sport individuali, l'atleta non ? mai "solo contro gli altri": ci sono fior di medici, preparatori, dietisti etc. che concorrono a fare il risultato, cio? l'atleta. Sarebbe solo un altro tassello che compone il puzzle.
Si eviterebbero un sacco di ipocrisie, i costi scenderebbero, diventerebbe una branca "pulita" della medicina e il limite sarebbe probabilmente un fatto di costi/opportunit?: parlando di professionisti, investo in doping (come nelle altre cose) finch? i premi, gli sponsor e compagnia bella lo rendono conveniente.
Infine, eviterei i patetici tentativi dell'antidoping, che investe milioni ed ? sempre un passo indietro dato che, per sua natura, deve aspettare che qualcuno inventi una sostanza o metodo dopante per poi mettere a punto, mesi o anni dopo, un metodo di controllo...
Per i dilettanti no, sinceramente, ma almeno potrei investire le risorse risparmiate nell'antidoping dei professionisti in controlli per queste gare
Se doparsi non avesse conseguenze evidentemente non sarebbe un reato penale.
Di doping si muore (infarto, tumori etc.) !!
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Ragà, qualche anno fa facevo quello che viene chiamato in gergo "Il preparatore" nel Body Building.
Per fare con etica e competenza questo mestiere frequentavo lezioni di Endocrinologia all'Università, ma il mondo Accademico poco o nulla conosce di queste pratiche, e per acquisire esperienza dovevi farla su te stesso e sulle persone che seguivi (con molta cautela) attingendo alle informazioni underground (spesso miti senza fondamento) dell'ambiente che provenivano dagli USA o dall'Est europeo. Alla fine posso dire che la Scuola Italiana non aveva da invidiare nulla a quella di oltreoceano, anzi, in certi ambiti eravamo anche più avanti.
Detto questo posso affermare con certezza certa che lo sport agonistico e pratiche dopanti sono inscindibili.
Qualsiasi prestazione che allo stato attuale sia di rilievo non può prescindere da un aiuto farmacologico. E' IMPOSSIBILE!
Quindi ogni atleta che potete osservare nelle cronache dei giornali ha raggiunto la sua prestazione con l'aiuto della chimica! TUTTI! Nessuno è escluso. Non credete quando vi dicono che mangiano solo pastasciutta e carne, perchè non è vero.
L'unico sistema per preservare gli atleti sarebbe quella di adottare un doping controllato, quindi entro confini stabiliti da un organismo medico competente, e sopratutto capace a capire certi meccanismi, che sfuggono anche a molti "esperti" delle istituzioni come il CONI.
Per inciso: anche nel Ping Pong usano, oltre la già citata efedrina, steroidi particolari i quali aumentalo le onde Alfa del cervello che aumentano la capacità di concentrazione.
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Originally posted by Torakiky View PostGuarda, io lo renderei legale per il professionismo: sarebbe solo un'altro aspetto necessario per emergere. D'altronde, anche negli sport individuali, l'atleta non ? mai "solo contro gli altri": ci sono fior di medici, preparatori, dietisti etc. che concorrono a fare il risultato, cio? l'atleta. Sarebbe solo un altro tassello che compone il puzzle.
Si eviterebbero un sacco di ipocrisie, i costi scenderebbero, diventerebbe una branca "pulita" della medicina e il limite sarebbe probabilmente un fatto di costi/opportunit?: parlando di professionisti, investo in doping (come nelle altre cose) finch? i premi, gli sponsor e compagnia bella lo rendono conveniente.
Infine, eviterei i patetici tentativi dell'antidoping, che investe milioni ed ? sempre un passo indietro dato che, per sua natura, deve aspettare che qualcuno inventi una sostanza o metodo dopante per poi mettere a punto, mesi o anni dopo, un metodo di controllo...
Per i dilettanti no, sinceramente, ma almeno potrei investire le risorse risparmiate nell'antidoping dei professionisti in controlli per queste gare
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