Stavo leggendo... il libro di Roberto Patrignani "Resti tra noi"
Mi ? piaciuto questo e volevo farlo leggere a chi non l'ha ancora letto.
Qualcuno magari puo' capire.. io ho avuto spesso lo stesso pensiero di Roberto
Faceva ancora troppo freddo per andare in giro.Allora ho sfogato la voglia di moto utilizzandola come un....elettrodomestico:l'ho avviata sul cavalletto,le ho dato il tempo di reggere il minimo e poi,accompagnato dal tamburellare quieto e intonato dei quattro cilindri invece che dalle note di una musicassetta,ho riordinato un po' il garage.
Se non fosse per i gas di scarico e il timore che diventasse carente il raffreddamento,avrei prolungato molto volentieri l'entertainement.Mi risolsi invece a girare la chiave sull'off,immaginando quanto mi sarebbe risultato imbarazzante spiegare qualche giorno dopo agli amici,riuniti attorno a capezzale,perch? ero stato rinvenuto in garage con un principio di asfissia e il motore fuso.E' come venire sorpreso nella stanza di un albergo compiacente,vestito da marinaretto,in compagnia di una femmina agghindata da domatrice con frusta e forcone e sostenere candidamente di non essere maniaco sessuale.
Mania o non mania,mi rimiravo quella motocicletta cosi' bella,ancora calda e vibrante,con quell'odorino tutto suo,di proporzioni un po' esuberanti rapportata alla mia taglia e - non saprei dire adesso se con sguardo concupiscente o solo ammirato - mi venne da domandarle ancora una volta: " Ma tu,in fin dei conti,sei maschio o femmina...?". Come al solito non rispose.
Se lo sono domandati in tanti a proposito della motocicletta,ma mi sembra non ne sia mai venuta fuori una risposta definitiva.
Che fare? Non che la cosa sia determinante sotto l'aspetto dell' "utenza",ma ci sono dei momenti che uno affronterebbe con sfumature diverse se gli fosse ben chiaro con chi o cosa ha a che fare.
Capirete che il visitatore del Louvre si appresterebbe con un mutato impatto psicologico ad ammirare la Gioconda,se avesse avuto la sventura di leggere da qualche parte che l'enigmatica dama,altro non sarrebbe che un amichetto di Leonardo,travestito per l'occasione.
Ma,forse,il fascino della motocicletta sta anche nell'imperscrutabilit? della sua natura,o forse in una bivalenza da non interpretare come eterosessualit?,ma come caratteri spiccatamente maschili innestati in una natura originariamente femminile.
Non ne sono proprio sicuro,ma forse identifico la motocicletta in una vigorosa amazzone,forte,decisa,anche un po' spietata,combattente e cacciatrice che-come la leonessa-non teme il confronto con nessun maschio vero e proprio.
Insomma,un po' di femmina mi piace trovarlo nella motocicletta; mi accontento del "sospetto",dell'enigma mai svelato come quello della Sfinge,i cui tratti insondabili non permetteranno in eterno di attribuirle una precisa identit?.Se non ci fosse nella moto una sia pure infinitesimale componente di femminilit?,allora rimarrei a dir poco disorientato perch? dovrei rivedere certi atteggiamenti spontanei,certi slanci,certe fantasie che se fossero rivolti a un "essere" indiscutibilmente e totalmente riconosciuto per maschile al cento per cento,innescherebbero brutti dubbi se "lei" ? proprio tutta maschio,allora cosa sono realmente io che le faccio cosi' spesso gli occhi dolci....?
Roberto Patrignani
Mi ? piaciuto questo e volevo farlo leggere a chi non l'ha ancora letto.
Qualcuno magari puo' capire.. io ho avuto spesso lo stesso pensiero di Roberto
Faceva ancora troppo freddo per andare in giro.Allora ho sfogato la voglia di moto utilizzandola come un....elettrodomestico:l'ho avviata sul cavalletto,le ho dato il tempo di reggere il minimo e poi,accompagnato dal tamburellare quieto e intonato dei quattro cilindri invece che dalle note di una musicassetta,ho riordinato un po' il garage.
Se non fosse per i gas di scarico e il timore che diventasse carente il raffreddamento,avrei prolungato molto volentieri l'entertainement.Mi risolsi invece a girare la chiave sull'off,immaginando quanto mi sarebbe risultato imbarazzante spiegare qualche giorno dopo agli amici,riuniti attorno a capezzale,perch? ero stato rinvenuto in garage con un principio di asfissia e il motore fuso.E' come venire sorpreso nella stanza di un albergo compiacente,vestito da marinaretto,in compagnia di una femmina agghindata da domatrice con frusta e forcone e sostenere candidamente di non essere maniaco sessuale.
Mania o non mania,mi rimiravo quella motocicletta cosi' bella,ancora calda e vibrante,con quell'odorino tutto suo,di proporzioni un po' esuberanti rapportata alla mia taglia e - non saprei dire adesso se con sguardo concupiscente o solo ammirato - mi venne da domandarle ancora una volta: " Ma tu,in fin dei conti,sei maschio o femmina...?". Come al solito non rispose.
Se lo sono domandati in tanti a proposito della motocicletta,ma mi sembra non ne sia mai venuta fuori una risposta definitiva.
Che fare? Non che la cosa sia determinante sotto l'aspetto dell' "utenza",ma ci sono dei momenti che uno affronterebbe con sfumature diverse se gli fosse ben chiaro con chi o cosa ha a che fare.
Capirete che il visitatore del Louvre si appresterebbe con un mutato impatto psicologico ad ammirare la Gioconda,se avesse avuto la sventura di leggere da qualche parte che l'enigmatica dama,altro non sarrebbe che un amichetto di Leonardo,travestito per l'occasione.
Ma,forse,il fascino della motocicletta sta anche nell'imperscrutabilit? della sua natura,o forse in una bivalenza da non interpretare come eterosessualit?,ma come caratteri spiccatamente maschili innestati in una natura originariamente femminile.
Non ne sono proprio sicuro,ma forse identifico la motocicletta in una vigorosa amazzone,forte,decisa,anche un po' spietata,combattente e cacciatrice che-come la leonessa-non teme il confronto con nessun maschio vero e proprio.
Insomma,un po' di femmina mi piace trovarlo nella motocicletta; mi accontento del "sospetto",dell'enigma mai svelato come quello della Sfinge,i cui tratti insondabili non permetteranno in eterno di attribuirle una precisa identit?.Se non ci fosse nella moto una sia pure infinitesimale componente di femminilit?,allora rimarrei a dir poco disorientato perch? dovrei rivedere certi atteggiamenti spontanei,certi slanci,certe fantasie che se fossero rivolti a un "essere" indiscutibilmente e totalmente riconosciuto per maschile al cento per cento,innescherebbero brutti dubbi se "lei" ? proprio tutta maschio,allora cosa sono realmente io che le faccio cosi' spesso gli occhi dolci....?
Roberto Patrignani
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