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attualit? : il compagno putin .....

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    #1

    attualit? : il compagno putin .....

    stanno venendo fuori testimonianze interessanti sulla strage di Beslan.
    Mantenendo il profondo disprezzo per i terroristi che se la prendono con bambini inermi, prima o poi dovremo cominciare anche a pensare al comportamento del compagno Putin che ha fatto usare ai suoi corpi speciali delle armi che si sapeva avrebbero ucciso buona parte delle persone tenute in ostaggio. Ci siamo gi? dimenticati di come avessero gasato tutti gli ostaggi del teatro l'anno scorso? Oppure dobbiamo far finta di niente perch? la Russia sta diventando un terreno fertile per buoni affari?

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    #2
    Re: attualit? : il compagno putin .....

    Originally posted by nonno enio
    stanno venendo fuori testimonianze interessanti sulla strage di Beslan.
    Mantenendo il profondo disprezzo per i terroristi che se la prendono con bambini inermi, prima o poi dovremo cominciare anche a pensare al comportamento del compagno Putin che ha fatto usare ai suoi corpi speciali delle armi che si sapeva avrebbero ucciso buona parte delle persone tenute in ostaggio. Ci siamo gi? dimenticati di come avessero gasato tutti gli ostaggi del teatro l'anno scorso? Oppure dobbiamo far finta di niente perch? la Russia sta diventando un terreno fertile per buoni affari?
    Le cose certe sono ke i terroristi avevano gi? ucciso 30 ostaggi e una volta caduta la bomba dal soffitto della palestra ed esplosa trai bambini molti hanno cercato di sfuggire mentre i maiali gli sparavano alle spalle...

    ... non c'era alternativa ed ogni tentativo di delegittimaxione ? orrendo.



    La strage del teatro ? stata invece una caxxata dal punto di vista logistico in kuanto all'intervento risolutore dell'uso del gas non ? stato affiancato un pronto utilizzo di antidoto (ke non era disponibile in dosi sufficienti)...

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      #3
      c'e' anche un'altra cosa che non ho sentito dire in tv riguardo Beslan... non so se la sapete anche voi. Non e' una questione politica, e' solo storia.
      Per chi non ha palle di leggere tutto, riassumo dicendo che Beslan e' stata per i Ceceni una specie di vendetta.
      Vi appiccico alcuni estratti della storia cecena, sorgente: http://www.cronologia.it/storia/mondiale/cece000.htm

      [...]

      Con poco pi? di 700.000 abitanti residenti la maggior parte a sud, con capitale Grozny , il piccolo Paese da qualche decennio era diventato per Mosca (e lo ? ancora) sempre pi? strategicamente importante per la scoperta presso Malgobek di notevoli giacimenti di petrolio e di gas naturale. Non solo, ma la maggiore industria della Cecenia ? quella meccanica che produce soprattutto macchinari e attrezzature proprio per l'industria petrolifera russa che ? concentrata quasi tutta sul Caucaso.

      [...]

      Il braccio di ferro dei Ceceni decisi a riconquistarsi l'indipendenza e cacciare gli osseni dalle loro case, ha inizio nel 1992. Iniziano alcune sollevazione popolari, poi sfilate silenziose a Mosca, poi attentati dimostrativi, poi attentati con vittime, e non ottenendo nulla, si continu? con la guerriglia organizzata. Ma sempre di una guerra civile locale si trattava. Ma come sempre accade in questi contrasti si formano gruppi estremistici decisi a tutto. Mentre dall'altra parte demagogicamente si invocava la "sovranit? dello Stato".
      Infatti Mosca per stroncare le ribellioni indipendentistiche rispose dando aiuto agli osseni, partendo proprio dall'Ossezia per compiere raid aerei, che provocarono diverse migliaia di vittime tra militari e civili.

      [...]

      Proseguendo la guerriglia con tumulti e attentati, nel dicembre del 1994 Yeltisn decide di inviare le truppe di terra in Cecenia per stroncare i "ribelli", e nel febbraio successivo (1995) i militari dopo una strenua battaglia fra le vie della capitale, in qualche modo riuscirono ad occupare Grozny. Era ormai una guerra di fatto dichiarata. Tutti gli indipendentisti ceceni furono considerati ribelli, ma questi per nulla intimoriti erano decisi a resistere e cacciare gli invasori con la guerriglia e le azioni di sabotaggio. Azioni che preoccuparono non poco Mosca, soprattutto dopo la sanguinosa, fallita e quasi inutile invasione di Grozny (una battaglia che si svolse come una piccola Stalingrado, nelle vie, nelle piazze, fra le case).

      Incapace a reagire, quando il 3 luglio del '96, Yeltisn vince le elezioni presidenziali, poche settimane dopo (il 14 agosto) incaric? il capo della sicurezza Alexander Lebed di iniziare delle trattative con il leader dei guerriglieri per porre fine alla guerra. Gli incontri furono brevi e molto positivi, fino al punto che pochi giorni dopo, il 31 agosto, i Ceceni firmarono un accordo di pace (Trattato di Khasavyurt). Le truppe russe avrebbero dovuto a breve termine sgomberare dalla Cecenia e dalla capitale Grozny; gli accordi erano del resto questi, anche se non fu stipulata una formale indipendenza o cos'altro in cambio, per soddisfare le rivendicazioni dei "ribelli" e per porre in definitiva fine al conflitto.
      Ci fu anche (nel "partito della forza" a Mosca la chiamarono una vergognosa capitolazione) un lasciapassare per quei ribelli ceceni che nella guerriglia della capitale avevano preso degli ostaggi. Furono scambiati e tornarono in libert?.

      Sembrava tutto finito nel miglior dei modi, invece le cose si complicarono, e i motivi non si conoscono. Yeltisn rimuove Lebed dalla carica di capo della sicurezza con l'accusa di insubordinazione. Che cosa ha combinato non si sa. Ma la prima conseguenza ? che non si parla pi? di concessioni, il patto di pace diventa carta straccia, n? si parla pi? di ritiro truppe; queste sgomberano (o sono cacciate) da Grozny, ma la maggior parte si accampa nelle retrovie appena al di l? del confine, nella vicina repubblica degli Osseni, e pi? precisamente a Beslan, un piccolo paese sede di un'antica fortezza al tempo degli zar.

      A Beslan fin dal primo invio di truppe nel dicembra del '94, era stata messa la base militare, l? si erano concentrate le truppe russe pronte a schiacciare la rivolta indipendentista della Cecenia. Decine di cargo e di elicotteri vi sbarcarono paracadutisti, brigate d'assalto, reparti speciali, battaglioni meccanizzati; e sempre da Beslan era partita la campagna voluta da Eltsin per andare a stroncare la ribellione cecena a Grozny.
      Ma i generali non furono all'altezza del compito, e anche i militari di leva non erano i pi? adatti per essere impiegati contro gli agguerriti oltre che motivati guerriglieri; appena superato il confine la guerriglia organizzata dai ceceni con numerose imboscate sbaragli? gli invasori. A Grozny gli fecero trovare il resto, come abbiamo gi? detto sopra.

      I Russi si ritirarono nuovamente a Beslan e da allora il piccolo paese, assunta a base, con il via vai di militari, tecnici e commercianti, si trasform? in pochi anni in una prosperosa cittadina militare e industriale della retrovia russa.
      Molti militari finita la leva vi si stabilirono, quintuplicando in breve tempo la popolazione di questa citt?.
      Molti bambini di oggi sono i figli di quei militari che hanno compiuto in Cecenia inaudite repressioni; di cui se ne sono fatti sempre vanto; e proprio a Beslan esistone dei murales che ricordono proprio le loro sanguinose gesta a Grozny. Il mondo non se ne occupo', era quella una guerra interna, di "sovranit?", una guerra di "altri" insomma.

      [...]

      Brevemente:
      - alla fine del 1999 Yeltisn si dimette in favore di Putin che diventa presidente agli inizi del 2000.
      - i soldati russi continuano a sedare gli indipendentisti ceceni con azioni militari
      - i ceceni continuano con le loro opere di guerriglia armata
      - i ceceni occupano il teatro Bubrovka e i suoi occupanti. Putin non cede su nulla e alla fine nel blitz muoiono 50 ceceni e 128 ostaggi (a causa del gas usato nel blitz)
      - i vertici russi ritengono la ribellione un terrorismo organizzato unito alla matrice di Al Qaeda, il che permette alla Russia "... di non assumere le proprie responsabilit?"

      Il resto e' opinionismo, chi dice che i russi vogliono il petrolio, chi che i ceceni sono martiri musulmani...
      Almeno la storia non e' un'opinione...
      spero che qualcuno legga sta cosa... ciao

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        #4
        LA STORIA E' UNA OPINIONE IN QUANTO ? SCRITTA DA UOMINI KE LA HANNO... SEMPRE.



        A queste "perle" di storia va aggiunto ke "i ceceni" non sono tutti ribelli, anzi, le origini della lotta sono fondamentalmente di origine razziale, etnica e religiosa...

        ... i ribelli ceceni sono per lo pi?, guarda caso, comandati da estremisti islamici ke usano affiancare alla lotta contro l'esercito regolare azioni di puro terrorismo e morte contro civili residenti anke migliaia di kilometri dal luogo degli scontri per fare "propaganda", punire i russi e far puntare i riflettori sul dramma ceceno (non a torto)...

        ... dramma e atti di straordinaria disumanit? e destinati all'impunit? ke hanno sicuramente bisogno di un maggiore interesse della comunit? internazionale.





        Questa ? una visione pi? neutrale:







        Detto questo il terrorismo (cos? come l'uso di violenza su civili) non ha giustificazioni...

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          #5
          Originally posted by mikifromflorence
          Detto questo il terrorismo (cos? come l'uso di violenza su civili) non ha giustificazioni...

          QUOTO!

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            #6
            certo certo... l'importante e' che l'opinione di chi scrive non venga trasmessa a chi legge e in teoria la storia non dovrebbe trasmettere opinioni, poi... be' non posso che appoggiare quello che dici tu, hai perfettamente ragione. Bellissimo link tra l'altro, molto esplicativo.

            Le uniche cose su cui forse riflettere ancora un po' sono a mio avviso:

            - le motivazioni: i ceceni lottano per la loro etnia, i russi per il petrolio?

            - i membri: i ceceni sono musulmani, per la stragrande maggioranza. Dove scatta la violenza gli estremisti arrivano e fanno baldoria. E infatti affianco al leader indipendentista ceceno Aslan Maskhadov si trova il radicale islamico Shamil Basayev (affianco non significa che stanno assieme, visto che il secondo ha cercato piu' volte di uccidere il primo). Mentre il primo e' una persona con cui trattare e che condanna il terrorismo contro i civili, il secondo e' un fanatico, uno di quelli addestrati dalla Cia nell'Afghanistan per indenderci, che fomenta attentati sanguinosi solo per il gusto di attirare l'attenzione. Insomma, anche tra i ceceni ci sono vari schieramenti. Basayev e' pero' indispensabile per la lotta armata dato il potenziale bellico delle sue ?brigate islamiche?, ricche di soldi e di armi (provenienti dai paesi arabi) (http://www1.emergency.it/pr/storia.php?id=43)

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