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    #121
    ps: sono l'unico fesso che sui libri di scuola, in merito a questi fatti (rivoluzione francese ecc) trovava testualmente scritto: movimenti anarchico rivoluzionari? me lo sono sognato? io la scuola l'ho finita 10 anni fa e forse ricordo male....

    no perchè mi viene il dubbio, sono 8 pagine che io esprimo opinioni e il 99% non è d'accordo, possibile che l'unico furbo sono io?
    impossibile.... statisticamente impossibile... sono io che mi sto rincoglionendo, è sicuramente cosi'... passo e chiudo, e vado a farmi una flebo.

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      #122
      Originally posted by iomoto View Post
      dopo sei pagine di 3d la colpa deve essere mia per forza, non ci sono altre spiegazioni....
      vediamo se ce la faccio...

      anarchia: dottrina sociale e politica che propungna, tramite rivoluzione, l'abolizione dell'ordine costituito

      come puoi pensare che io mi riferissi al dopo? lo so bene che DOPO questi fatti c'? stata la democrazia, ma l'ordine costituito ? stato spodestato tramite un movimento anarchico organizzato (il popolo)

      cos'? che non ti torna? nella rivoluzione francese c'era un ordine costituito (re, regina ecc) che non voleva mollare il potere (se no che la facevano a fare la rivoluzione con la presa della bastiglia, le battaglie ecc?)
      non ? che il re ha detto: si avete ragione, mo faccio come volete voi...

      il popolo organizzato se ne ? fot tuto delle leggi in vigore (quelle di re e regina) e combattendo la legge e chi la lappresentava (rivoluzione) ha abbattuto con la forza l'ordine costituito.

      in questo ragionamento lineare, cos'? che non ti torna????
      la rivoluzione ? stata portato avanti da un movimento anarchico (? la stessa definizione di anarchia che testimonia cio')
      ? chiaro che poi gli anarchici rivoluzionari col tempo hanno inventato nuove leggi e regole, ma questo ? scontato.

      quindi senza questi movimenti anarchici rivoluzionari il popolo avrebbe continuato a sottostare a re e regine. io piu' facile di cosi' non riesco a spiegarla.

      credo che tu sia l'unico utente del forum che abbia interpretato male quello che ho scritto.

      poi se tu affermi che quando un gruppo di persone si organizza, e con la forza va a fare il culo ai capi, questa cosa NON si chiama movimento anarchico, o periodo di anarchia, be.... non so che dire, forse dovresti scrivere tu un vocabolario e mettere le cose in chiaro.

      cmq ragazzi, mi avete stremato... siete piu' combattivi di un mastino, io credo che mollero', devo riprendere le forze.. statemi bene



      ti ? poco chiara la storia, con un movimento anarchico vai poco in la, forse quella francese ? nata cos? ma giusto un flash.
      quella americana si pu? paragonare a una guerra fra stati,i motivi eran un pelo diversi da quelli francesi.
      con l'anarchia non si raggiunge nessuno scopo.
      le rivoluzioni hanno sempre avuto chi le comandava chi dettava le regole e gli obiettivi

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        #123
        fiddler scusa tanto, mettiamo che io mi organizzi con altri ragazzi perchè voglio abbattere le istituzioni,e poi col tempo decido insieme ai miei compari di fare nuove leggi.

        in quel lasso di tempo in cui faccio casino come mi vuoi definire? rivoluzionario e non anarchico? ok.. magari hai ragione.. eppure a me la definizione sembra chiara.

        ora per curiosità vado a cercare il mio vecchio libro di storia, se per caso trovo la frase "movimenti anarchico rivoluzionari" riferita a questi fatti, me la offrite almeno una birra?

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          #124
          Originally posted by iomoto View Post
          ps: sono l'unico fesso che sui libri di scuola, in merito a questi fatti (rivoluzione francese ecc) trovava testualmente scritto: movimenti anarchico rivoluzionari? me lo sono sognato? io la scuola l'ho finita 10 anni fa e forse ricordo male....

          no perch? mi viene il dubbio, sono 8 pagine che io esprimo opinioni e il 99% non ? d'accordo, possibile che l'unico furbo sono io?
          impossibile.... statisticamente impossibile... sono io che mi sto rincoglionendo, ? sicuramente cosi'... passo e chiudo, e vado a farmi una flebo.



          ma di fatto non lo erano, quella che ci assomiglia di pi? era quella francese ma c'era chi la dirigeva, un governo che governava chi non voleva essere governato, gli americani volevan cmq esser governati e volevano fortemente uno stato ma non quello inglese.
          nessuna di quelle rivoluzioni ? partita con l'idea di non continuare l'idea di stato, anzi volevano uno stato e un governo.

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            #125
            Originally posted by iomoto View Post
            fiddler scusa tanto, mettiamo che io mi organizzi con altri ragazzi perch? voglio abbattere le istituzioni,e poi col tempo decido insieme ai miei compari di fare nuove leggi.

            in quel lasso di tempo in cui faccio casino come mi vuoi definire? rivoluzionario e non anarchico? ok.. magari hai ragione.. eppure a me la definizione sembra chiara.

            ora per curiosit? vado a cercare il mio vecchio libro di storia, se per caso trovo la frase "movimenti anarchico rivoluzionari" riferita a questi fatti, me la offrite almeno una birra?


            l'anarchia ? un'idea non un' azione se tu parti dal presupposto di cambiare un governo e cambiarne i capi non sei un'anarchico visto che l'anarchia cmq non accetta l'idea di stato e nega una qualsiasi forma di governo.

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              #126
              fonte, un sito attendibile:
              "Anche alla luce del seguente lavoro, al fine di comprendere il pensieo anarchico nelle teorie e nelle opere dei suoi padri fondatori dell’800, sarà opportuno tralasciare l’analisi di tutti quei movimenti antiautoritari di cui la storia è piena fin dai tempi più remoti (e classificabili come “anarchici” solo secondo precise condizioni), per concentrarci maggiormente su quegli eventi e su quel secolo, il diciottesimo, in cui devono essere individuati i germi del pensiero libertario e sondato il terreno in cui mise radici l’anarchismo, sia come corrente filosofica che come prassi, dell’800."

              "Grembo in cui la teoria anarchica potè nutrirsi e venire al mondo fu sicuramente la Rivoluzione Francese del 1789, che, a buon diritto, può essere considerata la madre del libertinismo anarchico


              fonte, un altro sito autorevole (non è beppe grillo...)
              "Anche il liberalismo e il socialismo fecero propri questi valori, ma l'interpretazione anarchica è profondamente diversa: se per il socialismo il valore principale di riferimento è l'uguaglianza e per il liberalismo la libertà, per l'anarchismo tali valori sono del tutto inscindibili e non possono che darsi contemporaneamente. Non vi può essere libertà senza uguaglianza né uguaglianza senza libertà. E la solidarietà verso gli oppressi è sempre presente. L'anarchismo quindi fa riferimento a questi valori, ma in un modo ben preciso, rigoroso e totale. Ciò che è importante rilevare è che l'affermazione anarchica della libertà, individuale e sociale, è radicale e completa, e si unisce all'altrettanto radicale critica nei confronti del principio di autorità, nei confronti del potere e del dominio in quanto tale.

              L'anarchismo ne ha combattuto perciò ogni manifestazione storica, in particolare la forma politica assunta dal dominio nella società moderna: lo stato. La critica anarchica non nasce isolata: pensiamo alle svariate espressioni di lotta al potere, tanto religioso che politico, tanto culturale che economico- sociale che percorrono l'era moderna, fino a giungere alla decapitazione di un re sulla piazza della Rivoluzione a Parigi.


              da wikpedia
              Anche se oggi viene trascurata, l'influenza che nel corso del XX secolo il movimento libertario ha esercitato sul movimento operaio è stata notevole. Gli anarchici rappresentano una parte a sé stante del movimento sindacale e operaio internazionale, e la loro presenza si rintraccia in tutti i movimenti rivoluzionari, del XIX e del XX secolo, come la Comune di Parigi del 1871, la rivoluzione russa del 1917 e la guerra civile spagnola del 1936.
              ----------------------------------------------------------------------

              su internet, otre a questi esempi, c'è un altro migliaio di scritti che accomunano i movimenti anarchici alle rivoluzioni piu' famose e non.
              solo che non mi va di cercare le testimonianze piu' autorevoli solo per avere ragione, manco fossimo al parlamento..

              a me dispiace solo che in questo 3d si è trasformato in una guerra "tutti contro uno" , ma la colpa è soprattutto mia, se avessi usato dei toni meno da professore sareste stati piu' disponibili anche voi.
              buona notte

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                #127
                fiddler, che ti devo dire? io piu' che portare le testimonianze di libri e siti non so che fare...

                tu dici:
                "anarchia è un'idea non un' azione se tu parti dal presupposto di cambiare un governo e cambiarne i capi non sei un'anarchico visto che l'anarchia cmq non accetta l'idea di stato e nega una qualsiasi forma di governo."

                questa frase mi ha fatto vacillare, qui in effetti mi hai un po' fregato!!!
                pero' la questione è controversa, tanto è vero che ancora gli storici si scornano.
                non è esattamente come dici tu (ma non è esattamente nemmeno come dico io...)

                in sostanza pare che anche il piu' puro degli anarchici non sia cosi' pazzo da desiderare una totale mancanza di regole, sembra piuttosto che voglia eliminare solo il "potere centrale" ed usare altre forme di organizzazione.

                ho trovato questo passo su wikipedia, è interessante:

                "Al modo di organizzazione della vita sociale governativo e centralizzatore, i libertari oppongono un modo di organizzazione federalista che permetta di sostituire lo Stato, e tutta la sua macchina amministrativa, attraverso la presa in carico collettiva da parte degli stessi interessati di tutte le funzioni inerenti alla vita sociale che si trovano precedentemente monopolizzate e gestite da organismi statali, posti al di sopra della società.

                Il federalismo, in quanto modo di organizzazione, costituisce il punto di riferimento centrale dell'anarchismo, il fondamento e il metodo sul quale si costruisce il socialismo libertario. Il federalismo così inteso ha ovviamente ben poco a che vedere con le forme conosciute di federalismo politico praticato da un buon numero di Stati. Per i libertari non si tratta di una semplice tecnica di governo ma di un principio di organizzazione sociale a sé stante, capace cioè di inglobare tutti gli aspetti della vita di una collettività umana.


                L'organizzazione anarchica [modifica]
                Il pensiero anarchico è dunque ben lontano dal negare il problema dell'importanza dell'organizzazione, ma esso si pone come obiettivo un'altra forma di organizzazione con la quale rispondere agli imperativi collettivi. Gli uni e le altre si associano per garantirsi vicendevolmente e per provvedere ai bisogni individuali e collettivi. Così, se l'autogestione nelle imprese rende possibile la sostituzione del salariato con la realizzazione del lavoro associato, l'organizzazione federativa dei produttori, delle comuni, delle regioni permette la sostituzione dello Stato."
                ----------------------------------------------------------

                questo ultimo articolo potrebbe dipanare qualche dubbio.
                ammetto senza vergogna che la questione non è cosi' chiara, e se mai avro' tempo e voglia approfondiro' questi argomenti. (state tranquilli, non posto niente, studio per i fatti miei!!!)

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                  #128
                  di fatto fin dall'alba dell'uomo in poi c'? sempre stato un'istituzione che dettava regole e comportamenti del popolo ? nella natura umana e non pu? essere diverso, prima era il capofamiglia, poi il capovillaggio, fino ad arrivare all'insieme di leggi che regolano i vari stati..
                  il federalismo puoi farlo in maniera limitata, una istituzione centrale che controlla quello che fai ? necessaria, gi? sto paese non ha regole valide per tutt.
                  ? cmq un non senso perch? queste fantomatiche unit? autogestite devono avere leggi e capi, amministratori e amministrati, non diventerebbe altro che uno stato all'interno dello stato.
                  nessuno delle definizioni a me note ? applicabile per la natura umana, non lo ? mai stato e mai lo sar?, nemmeno i pirati eran anarchici per dire, non avevan stato in teoria, ma le loro navi di fatto eran piccoli stati con leggi, doveri e punizioni.

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                    #129
                    Originally posted by fiddler_jones View Post
                    di fatto fin dall'alba dell'uomo in poi c'? sempre stato un'istituzione che dettava regole e comportamenti del popolo ? nella natura umana e non pu? essere diverso, prima era il capofamiglia, poi il capovillaggio, fino ad arrivare all'insieme di leggi che regolano i vari stati..
                    il federalismo puoi farlo in maniera limitata, una istituzione centrale che controlla quello che fai ? necessaria, gi? sto paese non ha regole valide per tutt.
                    ? cmq un non senso perch? queste fantomatiche unit? autogestite devono avere leggi e capi, amministratori e amministrati, non diventerebbe altro che uno stato all'interno dello stato.
                    nessuno delle definizioni a me note ? applicabile per la natura umana, non lo ? mai stato e mai lo sar?, nemmeno i pirati eran anarchici per dire, non avevan stato in teoria, ma le loro navi di fatto eran piccoli stati con leggi, doveri e punizioni.
                    quoto tutto

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                      #130
                      In tutto questo quando devo comprare il forcone per andare a roma?

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                        #131
                        Pur non condividendo tutti gli argomenti esposti vorrei ringraziare Iomoto per aver aperto un post con un po' di spessore, trattando argomenti importanti e che in genere passano inosservati nella monotonia della vita quotidiana.

                        Attenzione a passare oltre la punta dell'iceberg della questione (la sigaretta in macchina) per poter vedere il vero nocciolo del problema, ovvero fino a che punto lo stato dovrebbe interferire a limitare la liberta' dell'individuo e fino a che punto tale limitazione vada lasciata al libero arbitrio di ognuno.

                        Secondo me, purtroppo, la maggioranza del popolo e' pecora e pertanto e' necessario che qualcuno ponga limiti.
                        Certo in un mondo ideale sarebbe bello che tutti si autogestissero con intelligenza e senza imposizioni dall'alto, ma dubito che riusciremo mai a vedere l'alba di tale giorno.


                        PS: non sono fumatore ne tantomeno anarchico

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                          #132
                          Originally posted by petrus View Post
                          Pur non condividendo tutti gli argomenti esposti vorrei ringraziare Iomoto per aver aperto un post con un po' di spessore, trattando argomenti importanti e che in genere passano inosservati nella monotonia della vita quotidiana.

                          Attenzione a passare oltre la punta dell'iceberg della questione (la sigaretta in macchina) per poter vedere il vero nocciolo del problema, ovvero fino a che punto lo stato dovrebbe interferire a limitare la liberta' dell'individuo e fino a che punto tale limitazione vada lasciata al libero arbitrio di ognuno.

                          Secondo me, purtroppo, la maggioranza del popolo e' pecora e pertanto e' necessario che qualcuno ponga limiti.
                          Certo in un mondo ideale sarebbe bello che tutti si autogestissero con intelligenza e senza imposizioni dall'alto, ma dubito che riusciremo mai a vedere l'alba di tale giorno.


                          PS: non sono fumatore ne tantomeno anarchico
                          Semplicemente siamo un popolo NON IN GRADO di fare ci? che scrivi!

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                            #133
                            Originally posted by vichingo View Post
                            Semplicemente siamo un popolo NON IN GRADO di fare ciò che scrivi!
                            Infatti alla fine dissi: "ma dubito che riusciremo mai a vedere l'alba di tale giorno."

                            Comunque non e' un problema solo italiano, alla fine il problema e' del genere umano. Un leader da seguire a testa bassa alla fine fa comodo perche' evita la fatica di dover pensare con la propria biglia.

                            Per fare un esempio stupido. Guarda un popolo considerato supercivile come gli sfizzeri. Tanto educati a casa loro ma poi parecchi, quando vengono in Italia, giu' a manetta in autostrada. Tanto sanno che anche se li beccano la multa non la pagano.

                            Allora a casa loro non e' educazione, ma solo paura di venire cazziati
                            Last edited by petrus; 01-09-09, 17:37.

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