Ciao ragazzi,
scusate se scrivo per sfogarmi, ma sinceramente tra perbenisti e ignoranti sono stufo di sentirmi dire "ve la andate a cercare", ho bisogno di parlare con qualcuno che possa ascoltarmi.....
Ieri un mio carissimo amico, compagno di giri per strada da qualche anno, ha avuto un brutto incidente mentre percorreva i 3 km che lo separavano dal lavoro a casa: poco dopo essere partito da uno stop stava percorrendo un rettilineo, e un'auto con alla guida una neopatentata si ? immessa in strada proprio mentre lui stava arrivando. Il mio amico purtroppo non ricorda assolutamente nulla, si ? svegliato in pronto soccorso con un leggero trauma cerebrale, una frattura multipla (esposta) molto grave al femore, spalla e gomito fratturati, e (sembra) una piccola frattura anche al collo. Sono passato sul luogo dell'incidente, per vedere se c'erano segni di qualche frenata o altro, e non ne ho trovati, anzi, mi sono arrabbiato ancora di pi? constatando che lungo tutto il rettilineo ? in fase di allestimento una nuova pista ciclabile larga almeno un metro e mezzo proprio dal lato da cui ? uscita la macchina. La conducente, ovviamente, dice di non aver visto il mio amico arrivare, anche se senza il minimo impedimento visivo ad ostacolarla mi chiedo davvero come sia possibile... Ovviamente la colpa ? sempre del motociclista... chiss? quanto stava correndo! I giovanni non hanno testa (il mio amico ha solo 26 anni)! Con le moto andate via come dei pazzi..... Ma certo... partito da neanche 2 Km (motore freddo) e per di pi? tra lo stop e il punto dell'impatto ci saranno circa 7-800 metri (di certo non ha tirato le marce a limitatore). Poco importa dirgli che questo ragazzo aveva 25 mila Km alle spalle con la sua seconda moto (con la prima non ricordo quanti ne aveva fatti), che non aveva mai avuto incidenti, e che per strada abbia sempre usato la testa prima del polso destro... l'unico grave errore che ha commesso ieri ? stato quello di avere un normale giubbetto addosso senza protezioni, almeno spalla e gomito forse si salvavano. Intanto lui si trova in ospedale adesso, e ne avr? per un bel po' prima di poter dire di stare bene. E ora, parlando egoisticamente, si riaccendono le lotte contro tutti... ? da inizio anno che ripeto che questo ? l'ultimo anno in strada per me, ? una decisione che avevo preso gi? da prima, anche se avevo dovuto "lottare" con chi mi sta vicino e con me stesso. Ora ? di nuovo guerra, contro la massa, contro i perbenisti, con alcune delle persone che mi stanno vicino... i miei genitori in primis. Vedo mia moglie che ha paura, ma che per rendermi felice mi asseconda, e in pi? dentro di me non riesco a capire cosa provo, sono confuso, e arrabbiato. Proprio sabato sera a cena col mio amico parlavamo con un'altro ragazzo che insisteva sulla pericolosit? della nostra passione, fatta di incidenti e morti in moto... io gli ho detto che credo nel destino, e che quando sar? la mia ora non potr? farci nulla, che stia attraversando le strisce pedonali a piedi, o che sia in moto. Adesso per? non so con che faccia presentarmi davanti ai genitori del mio amico stasera, quando lo andr? a trovare. Il "mio" destino non gli ha portato via il figlio, ma li sta mettendo tutti a dura prova.
Basta, ormai ho scritto anche troppo, ho ancora altro dentro, ma ? meglio che smetta. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere.
scusate se scrivo per sfogarmi, ma sinceramente tra perbenisti e ignoranti sono stufo di sentirmi dire "ve la andate a cercare", ho bisogno di parlare con qualcuno che possa ascoltarmi.....
Ieri un mio carissimo amico, compagno di giri per strada da qualche anno, ha avuto un brutto incidente mentre percorreva i 3 km che lo separavano dal lavoro a casa: poco dopo essere partito da uno stop stava percorrendo un rettilineo, e un'auto con alla guida una neopatentata si ? immessa in strada proprio mentre lui stava arrivando. Il mio amico purtroppo non ricorda assolutamente nulla, si ? svegliato in pronto soccorso con un leggero trauma cerebrale, una frattura multipla (esposta) molto grave al femore, spalla e gomito fratturati, e (sembra) una piccola frattura anche al collo. Sono passato sul luogo dell'incidente, per vedere se c'erano segni di qualche frenata o altro, e non ne ho trovati, anzi, mi sono arrabbiato ancora di pi? constatando che lungo tutto il rettilineo ? in fase di allestimento una nuova pista ciclabile larga almeno un metro e mezzo proprio dal lato da cui ? uscita la macchina. La conducente, ovviamente, dice di non aver visto il mio amico arrivare, anche se senza il minimo impedimento visivo ad ostacolarla mi chiedo davvero come sia possibile... Ovviamente la colpa ? sempre del motociclista... chiss? quanto stava correndo! I giovanni non hanno testa (il mio amico ha solo 26 anni)! Con le moto andate via come dei pazzi..... Ma certo... partito da neanche 2 Km (motore freddo) e per di pi? tra lo stop e il punto dell'impatto ci saranno circa 7-800 metri (di certo non ha tirato le marce a limitatore). Poco importa dirgli che questo ragazzo aveva 25 mila Km alle spalle con la sua seconda moto (con la prima non ricordo quanti ne aveva fatti), che non aveva mai avuto incidenti, e che per strada abbia sempre usato la testa prima del polso destro... l'unico grave errore che ha commesso ieri ? stato quello di avere un normale giubbetto addosso senza protezioni, almeno spalla e gomito forse si salvavano. Intanto lui si trova in ospedale adesso, e ne avr? per un bel po' prima di poter dire di stare bene. E ora, parlando egoisticamente, si riaccendono le lotte contro tutti... ? da inizio anno che ripeto che questo ? l'ultimo anno in strada per me, ? una decisione che avevo preso gi? da prima, anche se avevo dovuto "lottare" con chi mi sta vicino e con me stesso. Ora ? di nuovo guerra, contro la massa, contro i perbenisti, con alcune delle persone che mi stanno vicino... i miei genitori in primis. Vedo mia moglie che ha paura, ma che per rendermi felice mi asseconda, e in pi? dentro di me non riesco a capire cosa provo, sono confuso, e arrabbiato. Proprio sabato sera a cena col mio amico parlavamo con un'altro ragazzo che insisteva sulla pericolosit? della nostra passione, fatta di incidenti e morti in moto... io gli ho detto che credo nel destino, e che quando sar? la mia ora non potr? farci nulla, che stia attraversando le strisce pedonali a piedi, o che sia in moto. Adesso per? non so con che faccia presentarmi davanti ai genitori del mio amico stasera, quando lo andr? a trovare. Il "mio" destino non gli ha portato via il figlio, ma li sta mettendo tutti a dura prova.
Basta, ormai ho scritto anche troppo, ho ancora altro dentro, ma ? meglio che smetta. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere.
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