Oggi vittima di abuso di potere... la depressione da lavoro estivo da alla testa !

[fiddler_jones]

non sono affatto d'accordo

io sono un polemico di natura, non tanto perchè mi piace fare il duro, ma sono in disaccordo col 99,99% del pensiero comune. capita.

(e siccome l'intelligenza è stata equamente distribuita, ho piu' di un dubbio sulle mie convinzioni, impossibile che il 99% della gente sia cretina ed io l'unico furbo....)

ciononostante ritengo sia un peccato imperdonabile mortificare il senso di giustizia che portiamo in seno, sacrificandolo in nome dei rischi/benefici.

se un ladro armato e drogato mi entra in casa, io vado beato in contro a morte certa semplicemente perchè è cosi' che deve essere (sui forum è facile fare il rambo eh? )
l'abuso del ladro, la violazione della mia casa, delle mie intimità è un'ingiustizia troppo palese, troppo insostenibile... non riuscirei a sopportarlo, e infatti non lo sopporterei.
non si tratta di denaro, anche se rubasse solo un portacenere non farebbe differenza.

e non sto dicendo che chi non lo affronta è un vile o un codardo, ognuno ha la sua sensibilità.
io personalmente non mi lancerei mai col paracadute, non prenderei mai in mano ragni o lucertole, sono un pauroso cronico, e se vedo una siringa mi metto a piangere,
solo che il ladro o il poliziotto frustrato ledono la mia dignità, compiono un sopruso ai miei danni.
se ho paura della siringa non c'è abuso, non c'è ingiustizia.

cosa si puo' , si deve, (si dovrebbe?!?!?) sacrificare per sanare un ingiustizia? tutto, qualsiasi cosa, il lavoro, la morosa, la vita..
l'uomo giusto non patteggia, l'uomo giusto agisce in nome e per conto della propria coscienza, senza condizioni, senza limiti.
cosi' la vedo io.

ognuno ha la sua scala di valori, normale amministrazione.
basta con gli applausi...
ho già fatto richiesta di beatificazione, saro' il primo santo vivente della storia

eppoi, considerazione pratica...
diciamolo, siamo in troppi in questo cacchio di pianeta, e nessuno è indispensabile... ma proprio nessuno.
quando passeggiamo nel parco, quando lo scippatore ci mette il coltello alla gola e ci chiede il portafogli, se invece di piagniucolare impauriti provassimo ad ascoltare la nostra coscienza la reazione sarebbe automatica, serena, composta. senza rabbia, senza vendetta, agiremmo per il bene di tutti.

certo, non nego che in principio ci sarebbero dei morti, ma poi, son sicuro, anche i malavitosi si darebbero una calmata, il passaparola fa miracoli, in ogni ambiente.

quando un balordo sa che anche la vecchietta proverà a smembrarlo, quando sa che basta un fischio e altri 100 arrivano per concimare giustizia, (non con l'ignobile omertà che c'è in giro, indegna per qualsiasi essere umano, che se uno chiede aiuto gli altri scappano), lo stesso balordo ci penserà non una, ma cento volte prima di scippare qualcuno.

cosa sara mai perdere la vita paragonando la soddisfazione che si prova agendo in nome della giustizia? in nome del bene? non c'è confronto.
basta con gli applausi, mi mettete in imbarazzo...

di base sono anche quasi d'accordo, ma vale solo per certe cose, il concetto di giustizia alla fine dovrebbe essere ogettivo ma non lo è.
se sacrifico la morosa per niente alla fine commetto un'atto di grande ingiustizia visto che magari lei avrebbe vissuto la sua vita senza far del male a nessuno e ciò non mi renderebbe migliore del ladro che entra a casa mia.
lo stesso vale se sacrifico me stesso farei soffrire delle persone(non tante a dire il vero ) per un portacenere, proprio per il senso di giustizia non lo farei mai.
poi del resto non me ne può fregar di meno se i criminali crepano, non vuol dire girarsi dall'altra parte se c'è uno stupro, ma valutare l'importanza delle cose e un ladro in casa a poca importanza.
cmq siamo enormemente off topic